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Valentina, sempre più porca.


di Membro VIP di Annunci69.it milissa67
31.08.2015    |    17.092    |    8 8.8
"Quello che la stava scopando nel culo le venne dentro e così cominciai a leccare, dapprima, la sborra che colava copiosamente e poi anche il cazzone che mi..."
Questo è un altro weekend in cui mia moglie lavora e quindi, da ieri sera (Venerdì), ritorna domani sera (Domenica).
Bene, ieri sera la mia figliastra Valentina, mi chiede cosa avrei fatto questa mattina ed io le ho risposto che sarei andato via presto e che sarei stato via per tutta la mattinata.
Lei, stranamente evasiva, mi risponde OK e, dopo aver cenato, è uscita con una sua amica.
Stamattina, verso le otto, sono uscito di casa, ma prima ho azionato tutte le videocamere del sistema di videosorveglianza che –ad insaputa sia di mia moglie che di Valentina- coprono tutte le stanze della casa.
Ho fermato la macchina in un parcheggio poco distante da casa e, tramite il mio telefono mi sono collegato alle videocamere.
Valentina era già in piedi e si stava facendo la doccia. Era bellissima e mi arrapavo nel vederla insaponarsi il suo meraviglioso corpo e nel mentre si depilava accuratamente la fichetta.
Il mio cazzo era già duro come il marmo e la tentazione era quella di tornare a casa, ma avevo il presentimento che il meglio dovesse ancora venire…
Valentina nel frattempo si era asciugata e cosparso il corpo di crema e, con mio grande stupore, stava indossando una guepiere nera e delle calze color carne. Poi senza indossare altro, si infilò l’accappatoio e tornò in camera sua.
Una decina di minuti dopo, capii che qualcuno aveva suonato il campanello perché lei, da sopra, era andata al citofono e, dopo aver risposto, aveva aperto il cancello.
A questo punto vidi entrare cinque ragazzoni di colore che, dopo aver richiuso la porta, andarono direttamente al piano superiore.
Valentina era là, distesa sul suo letto e, senza nemmeno guardarli, distesa com’era, si slacciò l’accappatoio mostrandosi completamente nuda.
Uno dei cinque, immediatamente, si inginocchiò e, dopo averle spalancato le gambe, iniziò a leccarle la fica affondando la testa in mezzo alle gambe. Si vedeva che a lei piaceva moltissimo perché fece un paio di sussulti che quasi mi face venire nei pantaloni. Gli altri erano già nudi, con dei cazzi enormi in tiro e si erano già messi tutti in fianco a lei.
Qualche istante e già ne stava spompinando due contemporaneamente con avidità, seguito anche dal terzo che era là in attesa.
A questo punto, quello che le stava leccando la fica, si alzò e cominciò a spogliarsi. Lei fece stendere uno sul letto e poi gli si mise a cavalcioni sulla faccia continuando a farsi leccare la fica e continuando a spompinare gli altri. Il primo, le si mise dietro iniziando a leccarle il buchino del culetto e, con le dita, iniziava a prepararlo per ricevere qualcosa di più grosso…
La tirò un po’ verso di se e le infilò il cazzo nella fica, iniziando a sbatterla da subito energicamente, quasi con violenza.
Lei godeva, non sentivo nulla, ma vedevo come si dimenava e come succhiava quei cazzi fantastici che se la sbattevano alternandosi l’uno con l’altro.
Cazzo, era già passata un’ora e i mandinghi non accennavano minimamente a concludere i giochi, anzi, Valentina ne fece stendere nuovamente uno sul letto e lei gli si mise con la schiena rivolta verso di lui facendosi inculare per bene. La vedevo andare su e giù per quell’asta enorme con le gambe spalancate, infilandosi le dita nella fica e cercando cazzi da succhiare.
Tutti e cinque se la incularono per bene prima di iniziare con il sandwich… un panino di delizie…. Lei, bianca, in mezzo al pane nero…
Decisi che non potevo più rimanere fermo: o tornavo a casa, o sborravo nelle mutande… Decisi per la prima opzione!!!
Entrai dal retro, senza fare alcun rumore e, dopo essermi infilato un paio di collant aperti davanti e dietro, salii le scale ed entrai in camera di soppiatto.
Valentina, nel mentre era intenta a mugulare come una troia in calore con cinque cazzi che la trapanavano ovunque, si accorse di me e, accennando ad un mezzo sorriso, mi disse: “sapevo che saresti arrivato…”.
Nonostante il traffico, mi inginocchiai e mi buttai nella mischia iniziando a leccare la fica di Valentina ed i due cazzi che la stavano scopando.
Mmmmmmmhhhhhhmmmmm, che delizia…. Il profumo della fica di Valentina con l’odore di maschio, di cazzo mi faceva impazzire. Quello che la stava scopando nel culo le venne dentro e così cominciai a leccare, dapprima, la sborra che colava copiosamente e poi anche il cazzone che mi fu gentilmente offerto dal legittimo proprietario.
Dopo poco, quello che la stava scopando nella fica mi lasciò il posto e cominciai a trombare la mia deliziosa e tanto troia figliastra. Era un lago di umori misto a sborra ed era aperta a dovere in ogni buco, visto che la scopai anche nel culo.
Nel mentre la stavo inculando alla pecorina, mi sentii sfondare il culo da qualcosa che sembrava un tronco d’albero… Invece era un tronco, ma di carne nera…
Lo sentii fino in gola e, tale sconquassamento mi provocò un orgasmo immediato che terminò con una sborrata nel culo di Valentina.
Mentre il tronco continuava a squassarmi tutto, Valentina si rigirò e si succhiò il mio cazzo pieno di sborra calda. Altri due se la rimisero in mezzo scopandola contemporaneamente in fica e nel culo.
Gli altri due mi schiaffarono i loro cazzi in gola e mi costrinsero a succhiarli contemporaneamente.
Poi, tutto ad un tratto…. Un esplosione di schizzi di sborra calda inondarono me e Valentina sia dentro che fuori. Succhiavamo entrambi ed entrambi leccavamo sborra ovunque. Valentina mi schiaffò la lingua in bocca, piena di sborra e la volli scopare nella fica, così com’era, piena di sperma ovunque.
I mandinghi stettero a guardare il nostro amplesso che culminò con una mia enorme sborrata nella fica di Valentina.
Lei era esausta: si è presa ripetutamente cazzi per due ore filate senza battere ciglio… ma era ancora pronta a riceverne!!!
Salutammo gli “amici” neri, dopodichè andammo a ripulirci ed a riposarci un po’.
La troietta mi disse che però, così, aveva goduto più lei di me e che si sentiva in colpa.
Ovviamente, per scherzare, le diedi ragione e –distesici sul letto- accarezzandola mi assopii.
Credo non fosse passata mezz’ora che mi svegliai poiché mi sembrava che qualcuno mi stesse succhiando il cazzo. Non era un sogno!!! La troietta aveva invitato tre sue amiche (Claudia, Vanessa e Giorgia) e, mentre Valentina, Claudia e Vanessa erano avvinghiate intente a leccarsi ovunque, Giorgia mi stava facendo un pompino da favola.
Quando si accorse che mi ero svegliato, mi sorrise e chiamò anche le altre che si precipitarono immediatamente.
Non capivo più nulla e non capivo a chi appartenessero le varie parti anatomiche che mi venivano incessantemente proposte quando mi accorsi che Valentina stava indossando qualcosa.
Non feci in tempo a rendermi conto di cosa fosse fino a quando mi infilò un cazzo enorme. La zoccoletta aveva indossato uno strap-on ed ora me lo stava facendo provare, scopandomi.
Il gioco del mattino continuava a ruoli invertiti: ora era lei a scopare me e le sue amiche, io ero un fantoccio dotato di attrezzo fallico, ma la vera attrice era lei, in tutto il suo splendore e la sua troiaggine.
Non avrei mai pensato di vivere in casa mia il porno più hard che, forse, avrei solo potuto sognare.
Ancora grazie, Valentina, ogni giorno che passa riesci a stupirmi sempre di più e spero che questo meraviglioso sogno non finisca mai!

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