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Consigli utili per fare foto erotiche in casa


guide 04.10.2006 5   |   Canali: guide fotografia

Consigli utili per fare foto erotiche in casa
Indecisi sulla location, sulle luci, sul soggetto o su quali siano le inquadrature più conturbanti per le vostre foto amatoriali? Niente paura! Arriva on-line, direttamente dall'America, "How to make better dirty pictures"...o meglio, la guida pratica per realizzare da casa e con semplici strumenti dei servizi fotografici sexy degni delle migliori copertine patinate del settore. E non c'è dubbio che i suggerimenti vengano da una penna autorevole: lui è Michael Gross, l'ideatore del logo del film Ghostbusters, di cui è stato anche produttore. Un uomo, Gross, che nella sua ormai veneranda carriera, ha svolto quasi ogni sorta di mestiere. Oltre a coltivare la sua passione innata per le belle donne, infatti, Michael è stato vincitore di un Award come art director, ha fatto il disegnatore free lance per John Lennon, per Rolling Stones, per la famosa rivista National Lampoom e per gli organizzatori delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968.

Realizzare dei servizi fotografici piccanti secondo Grass è vergognosamente facile: è sufficiente infatti "puntare la macchina, innamorarsi ed a quel punto semplicemente scattare!". Bella scoperta direte voi...eppure questa frase nasconde un segreto fondamentale. Il messagio è tra le righe: un accorgimento prezioso se si vogliono scattare foto che, oltre ad essere eccitanti, siano anche di gusto è il non cedere alla tentazione di concentrarsi sul mero particolare erotico ma valutare la sua collocazione nello spazio. In fondo tutti sappiamo benissimo che un particolare anatomico zoommato all'inverosimile non è abbastanza per stimolare l'eros di una persona. Ed è proprio per questo motivo che l'attenzione per l'ambientazione è fondamentale ed è possibile creare contesti interessanti anche per gli scatti 'indoor', ovvero al chiuso. Per quanto riguarda la strumentazione Gross, senza tanti preamboli, preferisce dar per scontato che ognuno di noi, nel momento in cui si accosti all'aspirazione di realizzare scatti interessanti, sia in grado di procurarsi una qualsiasi macchina fotografica digitale, strumento ideale per ottimizzare la gestine del materiale fotografico e la velocità di selezione degli scatti migliori. Detto ciò, il fotografo cosiglia vivamente di non affidarsi ad apparecchi con una risoluzione inferiore a 5 megapixel e di munirsi di un flash a parte (più grande di quello incorporato alla macchina) per poter creare punti di luce alternativi...ma andiamo per ordine. Quali sono le locations prese in considerazione in questa guida alla sexy-fotografia?

Probabilmente molti di voi resteranno delusi dalla mancanza di fantasia di Grass, ma forse a quell'età e con alle spalle una carriera come la sua è comprensibile ripiegarsi un po' sul tradizionalismo e concentrarsi sulla tecnica più che sul 'rischio'. Bene veniamo al dunque. Secondo Grass il massimo della trasgressione si raggiungerebbe con gli scatti 'outdoor', ovvero all'aperto. Eppure, ignorando gli assiomi del naturismo e dell'esibizionismo, sceglie di condurre le sue modelle solamente in luoghi dove nessuno possa vederle: in vicoli nascosti ad esempio. Con buon gusto ed una giusta dose di modestia il fotografo americano non pretende di essere imitato e lascia, così, spazio all'audacia e all'iniziativa del singolo nello scegliere il luogo in cui ambientare il suo servizio erotico 'en plein air'. Consigli decisamete più interessanti riguardano, invece, gli scatti 'indoor'. E' infatti nella vostra alcova, al riparo da occhi indiscreti, che avrete la possibilità di sperimentare le varie tecnice di illuminazione, importantissime per coferire vita all'immagine, caricarla di realismo o drammaticità, fare, insomma, la differenza. I soggetti all'interno di una stanza possono essere fotografati in quattro modi. La tecnica più semplice è quella di dare risalto al soggetto sfruttando la luce proveniente da una finestra; si ottiene così un forte chiaro-scuro che aumenta la drammaticità dell'immagine ma che può risultare limitante in quanto cancella la maggior parte dei particolari, mettendo in rislato semplicemente la sagoma. La seconda alternativa, anch'essa assai intuitiva, è quella di utilizzare lampade o la normale luce elettrica della stanza.  In questo caso è molto facile che la foto esca un po' giallognola, un effetto che a molti piace perchè dona calore all'immagine ma che, spesso, appiattisce eccessivamente: è dunque sconsigliato a chi ha come obiettivo quello di esaltare le rotondità di un bel corpo giunonico. Passiamo quindi alle ultime due tecniche di illuminazione, entrambe vedono protagosnista il flash. Lo scatto effettuato con il flash classico della fotocamera ha il pregio di non appiattire e di riprodurre con fedeltà curve e rotondità ma spesso la luce bianca può suscitare freddezza nell'osservatore, per questo motivo molti si rifiutano di usarla anche in ambienti molto bui. Ed eccoci alla vera 'chicca', la tecnica preferita di Grass, quella del flash riflesso. E' sufficiente munirsi di un flash direzionabile ed 'azzeccare' la zona del soffitto in cui puntarlo per far sì che la luce si rifletta e di rimbalzo colpisca il soggetto dinnanzi a voi. Grass suggerisce di puntare il flash in alto leggermente più indietro rispetto la propria testa. Provare per credere!    

E poi, basta con le inquadrature da album della prima comunione. Munendosi di una macchina digitale con una memoria rispettabile è possibile abbondare con gli scatti e selezionare, con calma, le foto meglio riuscite. Sperimentare varie distanze, punti di vista, illuminazioni e pose è d'obbligo. Ma soprattutto: mai e poi mai dimenticare il dogma supremo della fotografia: la regola dei terzi. Vediamo insieme di che cosa si tratta. Immaginate che il rettangolo della foto sia attraversato da tre linee orizzontali e tre verticali che lo suddividono in nove riquadri uguali. Bene, un errore molto diffuso è quello di pensare che il soggetto principale debba sempre essere posizionato nella colonna di mezzo, occupando il centro della composizione. Niente di più falso! Posizionando il soggetto in corrispondenza di uno dei quattro punti di intersezione delle linee, quindi in posizione leggermente decentrata, si rende la foto più interessante e la composizione decisamente più intrigante. I punti di intersezione delle linee verticali ed orizzontali, infatti, rappresentano i punti di forza della compoizione, quelli in cui l'attenzione dell'occhio umano viene attratta con più intensità. Ricordatevi, quindi, che non sempre simmetria è sinonimo di bellezza... Probabilmente, anche se nella guida di Grass non se ne parla, è utile spendere due parole in più sull'inquadratura. In gergo una foto scattata tenendo la macchina perfettamente perpendicolare (foto verticale, ad esempio una foto ritratto) o parallela al suolo (foto orizzontale: un paesaggio) è detta 'in bolla'. Questa strana espressione deriva dall'utilizzo di una piccola livella nei cavalletti professionali che serve a misurare l'inclinazione della fotocamera. Come in ogni livella la 'bolla' d'aria posizionata al centro dei due trattini centrali indica che la superficie è perfettamente in piano. Le inquadrature 'in bolla' sono le più usate e tradizionali ma non bisogna dimenticarsi che spesso è possibile aumentare la dinamicità della foto 'forzando' leggermente la spinta prospettica. Un risultato del genere si può ottenere inclinando (a destra o a sinistra) la fotocamera ed inquadrando il soggetto da un'angolazione diversa da quella standard. Ecco il 'fuori bolla'... semplice no?

Inutile, poi, dilungarsi sulle infinite possibilità che offrono programmi di gestione dell'immagine come Photoshop. Munirsi di uno strumento simile permette, con un po' di esercizio ed una buona dose di pazienza, di modificare a posteriori luci, ombre e colori; dando al fotografo 'in erba' una chance in più di recuperare scatti unici ma sfortunati o semplicemente compromessi dalla poca esperienza. In conclusione, bisogna riconoscere con rammarico che nessuna guida è stata mai in grado di dare suggerimenti validi sull'elemento più importante di un servizio fotografico: il soggetto. Spiacenti, ma a quello dovrete proprio pensarci voi...buon divertimento!


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