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La svolta ecologica del Sesso


curiosità 03.07.2009 2   |   Canali: curiosità sesso naturismo sexyshop toys ecologia

La svolta ecologica del Sesso
Il futuro è verde e le parole d'ordine dell'economia e della politica sono eco-compatibilità ed eco-sostenibilità. E il sesso che c'entra? Che ci crediate o meno, anche la nostra condotta sessuale ha un impatto ambientale sul pianeta e sulla nostra salute. Vibratori e lubrificanti a volte possono nascondere sostanze nocive e infettive per il nostro corpo, come per il nostro pianeta.

Lo sanno molto bene gli amici di FuckforForest, un'organizzazione no-profit che usa il sesso come pretesto per sensibilizzare le persone sul problema dello sfruttamento delle risorse naturali e della progressiva devastazione del pianeta. Questi bizzarri attivisti ambientali sostengono, non a torto, che il sesso e il pianeta sono entrambi oggetto di continue mancanze di rispetto; se la pornografia commerciale insulta il corpo e la persona e riduce il sesso a uno stereotipo, la nuova eco-pornografia valorizza invece l'individuo, esalta la libertà sessuale e usa la nudità come un'arma non convenzionale per la salvaguardia dell'ambiente.
Si tratta in poche parole di una variante estrema del naturismo, che trasforma il rispetto per l'ambiente in uno stile di vita, integrando la pratica del nudismo integrale e della libera espressione della sessualità con una serie di comportamenti volti alla conquista dell'armonia con la natura e del proprio benessere psico-fisico.

PICCOLI GESTI - Infatti per essere realmente eco-friendly non basta semplicemente amare il verde o praticare l'outdoor ma serve avere un'attenzione particolare verso noi stessi e verso quello che facciamo, compreso ciò che ruota intorno all'atto sessuale. Ad esempio sarebbe bene consumare afrodisiaci naturali e biologicamente certificati, tartufo bianco, spezie ed erbe per sostituire gli eccitanti chimici; fare la doccia insieme al partner per risparmiare tempo, denaro ma soprattutto acqua potabile; scegliere abbigliamento intimo in cotone biologico o materiali a basso impatto ambientale come la soia, il bambù o il nuovissimo lempur, materiale di progettazione italiana ricavato dagli scarti della lavorazione del pino; farlo a lume di candela ma a patto che non sia stato utilizzato del petrolio per fabbricarla.

ACQUISTI ECOLOGICI - Anche acquistando al sexy shop possiamo fare qualcosa per la salvaguardia dell'ambiente oltre che per il nostro personale godimento. Vibratori, palline anali e tutta la gamma dei giocattoli erotici sono preziosi per eccitarsi e divertirsi ma a volte possono danneggiare la nostra salute a causa di sostanze chimiche, alcune cancerogene, che possono rendere tossico lo sperma, provocare disfunzioni dell'apparato riproduttivo o semplicemente causare fastidiose infezioni. Secondo un'indagine di Greenpeace anche l'industria dei giocattoli erotici si sta lentamente convertendo alle politiche ecologiste dopo aver scoperto i rischi di un utilizzo sconsiderato di pvc e ftalati (spesso utilizzati per ammorbidire la plastica dura e renderla simile a gelatina) per strumenti che vengono a contatto con le mucose e in generale con le zone più calde e umide del nostro corpo.

Per giocare in totale serenità conviene scegliere toys in plastica dura, acciaio, vetro borosilicato, silicone, lattice, caucciù, legno e cristallo avendo cura di quelli costruiti con materiali altamente deperibili perchè le abrasioni della superficie possono provocare ferite o infezioni. In generale, per una maggiore igiene, è preferibile che i materiali non siano porosi perchè trattengono meno batteri e possono essere puliti con dei saponi antibatterici o con una soluzione 1:10 candeggina/alcool e acqua. In questo senso i vibratori elettrici waterproof sono i migliori in quanto possono essere immersi completamente e puliti alla perfezione. Se invece non ce la fate proprio a rinunciare al vostro morbido e coloratissimo toys di gomma, rivestitelo sempre con un preservativo, magari un eco-condom in lattice prodotto con metodi biologici. Diffidate, o comunque informatevi sul produttore, dei toys etichettati come novità di mercato, anche se i prezzi contenuti potrebbero invogliare all'acquisto; spesso provengono da fabbriche cinesi e vengono realizzati con materiali poveri e dannosi per la salute. Preferite a questi, prodotti di provenienza nordeuropea dove l'industria è affermata e sottoposta a rigoroso controllo. Infine se il vostro vibratore si è rotto o non è più l'oggetto preferito del vostro piacere esiste un modo rispettoso dell'ambiente per poterlo riciclare: il sito inglese sextoyrecycling offre un servizio di riciclaggio di giocattoli erotici rotti o in disuso facendovi acquisire crediti per l'acquisto di altri, fabbricati con materiali a loro volta già riciclati.

Se proprio siete fanatiche del mondo eco, allora potrete oprare per il primo vibratore ecologico al 100%, creato interamente a partire da materiali riciclati e caricabile grazie ad una manovella. Si chiama Earth Angel e va caricato con una manovella per circa 4 minuti per 30 minuti di piacere: se con pazienza raddoppiate il tempo di carica, prolungherete il vostro piacere per ben un’ora e via dicendo. Niente batterie da tenere a portata di mano quindi ed è possibile anche caricarlo prima dell’uso e conservare l’energia prodotta per il momento del bisogno.

Per quanto riguarda i lubrificanti diffidate assolutamente da quelli contenenti benzocaina o sostanze addolcenti, zuccheri di dubbia provenienza, pseudo anestetizzanti, profumi e coloranti, soprattutto se ne fate un uso anale. Evitate anche il Nonoxynol-9, una sostanza antibatterica molto usata fino a qualche tempo fa, che si diceva in grado di sconfigere il virus dell'HIV; in realtà si è rivelata assolutamente inutile nella prevenzione del contagio ed è in più assolutamente dannosa per la nostra pelle causando lesioni e abrasioni della mucosa.

Insomma ricordatevi che amarsi significa anche amare l'ambiente nel quale viviamo e, anche se nel sesso spesso è difficile tenere vigile la coscienza, non bisogna mai smettere di pensare a quale è la cosa migliore da fare. Essere eco infatti significa soprattutto essere consapevoli del fatto che anche l'azione apparentemente più innocua può determinare un cambiamento negli equilibri della natura e compromettere il nostro benessere in modo più o meno diretto.


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