Naturismo: la Cassazione annulla le multe salate

Se siete avidi lettori del nostro Blog, vi ricorderete sicuramente i recenti casi di Messina e Vizzola Ticino, dove alcuni naturisti sono stati multati con sanzioni elevatissime che hanno toccato addirittura i €10.000. Ma è finalmente arrivata la svolta!

Naturismo, filosofia di vita

Se per chi lo pratica è un modo per vivere l'ambiente attraverso un contatto meno artificioso, e poter godere della natura standosene completamente nudi sotto i piacevoli raggi del sole o rilassati in riva al mare, per la legge, ancora oggi è una problematica spinosa e poco regolamentata.

Il che significa che su circa 8.000km di costa marina, e 1.500 laghi, è possibile spogliarsi in serenità solo in una decina di chilometri di costa.
Al di fuori di queste aree, gli amanti del naturismo potrebbero incorrere in sanzioni elevate (e totalmente spropositate), poichè una mancata regolamentazione fa si che in Italia questa attività di lunga tradizione, sia ancora considerata come contraria alla pubblica decenza.

Ma finalmente, come ha spiegato l’Avv. Rotelli su Gay.it, arriva una buona notizia per gli amanti del naturismo!

La sentenza del 14 aprile 2022, n. 95 della Corte costituzionale, ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge del 2016, ponendo fine al paradosso che si era creato anni fa, quando gli atti contrari alla pubblica decenza erano stati riclassificati da reati blandi a reati amministrativi, portando le sanzioni da poche centinaia di euro, a multe comprese tra i 5.000 e i 10.000€. Un importo ingente e ingiusto, sproporzionato rispetto al tipo di condotta, soprattutto se messo a confronto con altri illeciti amministrativi ben più gravi.

Cosa cambia da oggi

Quindi, a seguito della sentenza di pochi giorni fa, i naturisti in Italia potranno ancora incorrere in multe per essersi spogliati in aree pubbliche, ma il rischio sarà quello di essere multati per 51€ invece che per 5.000€

Una riduzione economica notevole, ma soprattutto la percezione che i naturisti stiano uscendo pian piano da un fenomeno di totale repressione, per intraprendere un percorso di maggiore accettazione, che altri Paesi in Europa e nel mondo hanno da tempo valorizzato e reso fonte di vocazione turistica.