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Nudi in spiaggia, maxi multe cancellate dal giudice di pace


news 04.02.2019 24   |   Canali: naturismo spiagge nudismo toscana

Nudi in spiaggia, maxi multe cancellate dal giudice di pace

Due naturisti vincono il ricorso che contesta una maxi multa per atti contrari alla pubblica decenza.

È successo a Cecina, in Toscana, il 10 gennaio scorso, quando il giudice di pace ha accolto la richiesta dei due nudisti.

I fatti risalgono all’estate del 2017. Siamo nella zona della Fossa Camilla, tra Marina di Bibbona e Castagneto Carducci. Questo lembo di mare è da sempre meta degli appassionati di naturismo nonostante manchi, tutt’oggi, l’approvazione formale da parte dell’amministrazione comunale.

Da qualche giorno, i cittadini del posto segnalano un aumento del fenomeno dell’abusivismo commerciale con vendita di capi d’abbigliamento contraffatti portato avanti da sei cittadini extracomunitari. Ed ecco che, la mattina del 21 luglio, scatta il maxi blitz sull’arenile castagnetano.

L’azione lampo è anche l’occasione per beccare cinque turisti del nord Italia che, completamente nudi, si aggiravano sul tratto di mare coinvolto nel blitz disposto dalla questura di Livorno. Tre di essi erano intenti a fare il bagno mentre gli altri due erano impegnati a prendere la tintarella.

Gli agenti della municipale di Castagneto li sanziona tutti con una multa complessiva di 16.666 euro (ovvero 3.333 euro ciascuno) per aver violato l’articolo 726 del Codice penale.

Il processo

Mentre dei tre non si ha alcuna notizia circa la contestazione o meno della multa, la coppia si rivolge all’Associazione Naturista Italiana (A.N.ITA.) che subito si schiera dalla parte dei multati. La strategia di difesa prevede di portare, nell’aula del giudice di pace di Cecina, quindici persone pronte a testimoniare che, in quel tratto di mare della provincia di Livorno, la pratica del naturismo era ormai consolidata da tempo e quindi una consuetudine.

Anche la sindaca di Castagneto, Sandra Scarpellini, e quello di Bibbona, Massimo Fedeli, sono stati chiamati a testimoniare visto che, l’associazione, da tempo si era rivolta a queste due figure istituzionali per ottenere l’autorizzazione ad aprire la spiaggia ai naturisti.

Una difesa che ha ottenuto i risultati sperati visto che il giudice di pace, qualche giorno dopo l’inizio di gennaio, ha annullato la maxi sanzione. Nonostante le motivazioni della sentenza non siano ancora note, Giampietro Tentori, presidente di A.N.ITA. parla di "una vittoria del movimento naturista, che scrive un’altra pagina della sua storia. Una storia che stiamo costruendo insieme con un cammino che è fatto di partecipazione, condivisione e sostegno". Una vittoria, insomma, che va ad impreziosire la sentenza della Terza sezione penale della Corte di Cassazione (n. 3557 del 2000), secondo la quale il naturismo non è da considerare indecente se praticato in luoghi adatti.

Naturismo libero

L’Associazione Naturista Italiana ha anche istituito un fondo di solidarietà per chiunque voglia presentare ricorso in caso di multa. In tal caso, si seguirebbe lo stesso iter adottato per la coppia che ha vinto il ricorso: ci si opporrebbe alla sanzione ricorrendo al prefetto o al giudice di pace.

Lo stesso Tentori afferma che l’obiettivo è quello di giungere a chiedere la depenalizzazione della pratica del naturismo a favore della libertà.


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