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Se la moglie è in vacanza Eva Henger consiglia


pornostar 06.10.2004 3   |   Canali: consigli eva henger tradimenti pornostar

Se la moglie è in vacanza Eva Henger consiglia

I preziosi suggerimenti di Eva Henger per chi è alla ricerca di nuove esperienze. Dove e come rimorchiare, cosa dire e cosa non dire.
L'approccio, l'arte del corteggiamento, la conquista: una ex pornodiva racconta le trasgressioni maschili d'agosto.
Buonasera, cari amichetti dall'occhio vagabondo...
Vi vedo infilare gli occhi nel mio décolleté. Fate pure, godetevi il panorama. Ricordate però: quello sguardo in caduta libera sulle mie forme di femmina non seduce. Le donne bisogna guardarle negli occhi». L'ex pornostar Eva Henger indossa un tubino rosso fuoco a cui manca giusto la parola. E da qualche settimana scompiglia le notti dei telespettatori di Studio Universal presentando, intorno all'una di notte, i classici dell'erotismo del ciclo Hot July. La bionda ungherese introduce alla visione della pellicola con il suo «galateo della seduzione», piccanti perle di saggezza su come incantare il gentil sesso. Uomini di ogni età e grado di libido osservano rapiti. In particolare quel nugolo di mariti abbandonati in città dalla moglie. A Henger Panorama ha chiesto il manuale della trasgressione metropolitana d'agosto.

Allora, quando la moglie è in vacanza...
Gli uomini sono ben contenti di restare in città.

Cominciamo dall'inizio: dove spingersi per aumentare le possibilità?
Locali notturni, spiagge. Ma anche i centri delle città, soprattutto adesso che ci sono i saldi.

Le prede?
Universitarie con qualche esame da recuperare, laureande e turiste.

Italiane o straniere?
Italiane e straniere.

Bene, si individua la fanciulla di qualsiasi nazionalità essa sia. Poi?
Si cerca un pretesto. Senza essere insistente, come quelli appiccicosi che dicono subito: «Sei bellissima». Sembra che non abbiano tempo per corteggiare. Vogliono sapere solo se si conclude.

Invece lei che suggerisce?
Intanto è meglio scegliere una che va in giro con l'amica: così si sente più protetta e libera di parlare. Le donne hanno sempre un po' di timore degli sconosciuti. L'amica tranquillizza.

Ineccepibile. Procediamo.
Supponiamo che siano sedute al bar...

Supponiamo.
Allora lui segue il discorso e poi, zac, la fulmina con una battuta spiritosa. Se è efficace, resteranno sorprese. Ed è fatta.

È fatta?
Nooo... non in quel senso. Però si comincia a chiacchierare. Si fanno altre battute. Si avvicina la sedia. Si prende qualcosa da bere assieme...

Ed è fatta.
Ma se non la conosce nemmeno! No, prima bisogna parlare un po': «Che fate stasera? Conosco un bel locale. Potremmo andarci assieme». Cose così.

Ci sarebbe il problemino dell'amica...
Bisogna coinvolgerla nei programmi, altrimenti comincia a parlare male di lui. Meglio portare una spalla o andare in un locale pieno di uomini. Così si sgancia da sola.

Adesso sono rimasti soli: parte l'assedio?
Sì, ma con garbo. Non bisogna cercare subito il contatto fisico. Guardarla negli occhi, non nella scollatura. Ridere. E lasciarla parlare: alle donne piace essere ascoltate: le fa sentire importanti.

Ridere e tacere.
L'uomo deve parlare poco, rimanere nel mistero. Loro hanno un ideale di persona. Se parla poco, penserà che lui è l'uomo dei sogni.

Il locale sta per chiudere, l'amica ha «rimorchiato»: si conclude?
La prima sera ce la fanno solo quelli molto bravi. Ma io comunque lo sconsiglio: non c'è stato nemmeno il tempo di conoscersi. Sarebbe come masturbarsi.

Seconda sera.
Lui la porta in un bel ristorante, si sceglie il menu insieme...

Passa l'ambulante che vende le rose...
Nel dubbio, meglio comprarne una. È il gesto che fa l'uomo, le attenzioni.

Rosa sul tavolo.
Ormai c'è una certa confidenza. Può cominciare il petting.

Dove? In bagno?
È un modo di dire. Parlo del corteggiamento durante la cena, il gioco di sguardi, una mano che sfiora l'altra, eccitarsi...

Eccitante e sadico.
Usciti dal ristorante, si fa un giro in macchina. Primo bacio. Ci si avvicina, domanda fatale: «Vuoi venire da me?».

Ed è fatta...
Fatta, sì, ormai possiamo dire di sì.

La moglie? È in vacanza. Magari pure lei si sta dando da fare.

Così? Davanti a tutti?
Pazienza. Il marito, del resto, è lontano. E le donne sono come i fiori: ogni tanto pure loro hanno bisogno di un'innaffiatina. Altrimenti appassiscono.

(Articolo di Antonio Rossitto tratto da
Panorama)


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