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Lui & Lei

Al laghetto


di Membro VIP di Annunci69.it Bravo_racazzo
05.11.2021    |    2.867    |    2 9.6
"Riprendo a baciarti la clitoride, stavolta uso anche le labbra oltre che la lingua..."
Ci eravamo visti da quattro giorni. Ti avevo assaggiata fugacemente. Quel sapore, quell'odore però hanno continuato a fottermi il cervello. Insieme al ricordo del tuo sguardo. Cazzo, quegli occhi li vedo anche ora, se chiudo i miei.
La voglia di poterti riassaporare cresce dentro di me ad ogni ora.
Oggi finalmente l'occasione. Una pausa pranzo. Poche ore. Abbastanza per sentire nuovamente quell'aroma afrodisiaco.
Provo a chiederti di vederci, rifiuti. Non mi convinci. Non convinci l'orso affamato del tuo miele.
Insisto. Alla fine cedi. Lapidaria. Luogo ed orario.
Esco dal lavoro, già sento il tuo sapore. Solco la strada sul mio scooter, sfioro le auto, ma la mia testa è già lì. Tra le tue cosce.
Mangio una cosa al volo, mentre guido, non voglio arrivare tardi, non voglio perder neanche un minuto. Finalmente arrivo, non ci sei. Sono in anticipo, come ho fatto? Chissà...
Eccoti. Nervosa ma decisa. Mi inviti a seguirti. In questo momento pur di poterti mangiare farei di tutto. Sono nervoso. Non vedo l'ora di leccarti. Di vederti godere.
Dico le mie solite cazzate su ciò che ci circonda. Dove mi stai portando? Non lo so, c'è un laghetto, delle anatre, qualche passante, una strada. Non mi interessa, ovunque mi porterai ci saremo noi. Ci sarà quel sapore che mi sta ossessionando.
Arriviamo in questo posto semi-isolato. Sembra un bel nido. Il pavimento fatto di canne secche, la parete di tronchi di eucalipto, il soffitto di foglie.
Mi stupisci, metti un telo a terra. Ti bacio. Finalmente inizio a saziarmi di te.
E' un bacio lungo, appassionato. Sai baciare, cazzo se lo sai fare.
L'eccitazione sale, mi offusca la mente. Ti voglio.
No! Non sono venuto per questo. Son venuto perché voglio leccarti.
Mi faccio strada tra i tuoi jeans, scosto le mutandine nere, sono di pizzo. Sento finalmente il tuo sesso allagato di desiderio.
Rivoglio quel sapore. Mi porto il dito alla bocca. Una scarica di eccitazione turba la patta dei miei pantaloni. Hai un sapore fantastico. Lo voglio sentire dalle tue labbra. Mi fissi mentre succhi il mio medio, assaporando i tuoi stessi umori. Un'altra scarica di eccitazione. Sento il cazzo quasi farmi male dalla durezza. Ma no! Non sono venuto per questo.
Ti faccio sdraiare. Ti tolgo pantaloni e slip. Io rimango vestito, in giacca e cravatta, non serve spogliarmi, non oggi. Vorrei farti desiderare la mia lingua girando intorno alla tua fica. Non ci riesco. L'ho assaggiata una volta sola, ma mi sento come un cocainomane alla caccia della sua dose.
Voglio leccarti. Non resisto.
Riesco solo a stare qualche secondo a guardare la tua fica, senza toccarti, con aria sognante. Hai una fica elegante e profumata.
Non resisto. La lecco. E' dolce, con un retrogusto aspro.
Mi isolo.
Sento solo il sapore e l'aroma della tua fica. Le auto, le anatre, il lago, non c'è più niente. Ti esploro con la lingua. Hai delle labbra morbide e carnose, una clitoride piccolina e sensibile.
Ti studio. Cerco di capire cosa ti piaccia. Mi avevi detto che sei solita dare indicazioni. Non parli. Bene. Sperimento. Ti succhio, giro intorno al tuo organo del piacere con la mia lingua. I tuoi occhi trasmettono godimento.
Non mi basta. Voglio farti perdere la testa. Mi sollevo. Infilo un dito. Ti piace.
Scivola dentro come nulla fosse nonostante la tua fica sia decisamente stretta.
Ti lecco e ti scopo con un dito. Lo tolgo. Voglio riassaporarti, va meglio. Ti sei fatta più dolce.
Ti fisso negli occhi. Mi torna in mente quella tua fantasia. Far sapere al prossimo che starà con te del mio passaggio. Ti faccio un succhiotto nell'inguine. Mi guardi, capisci il messaggio. Ti fa eccitare ancora di più.
Voglio vederti godere..
Riprendo a baciarti la clitoride, stavolta uso anche le labbra oltre che la lingua. Rinizio a torturarti con un dito, che poi diventano due. Ti sento strettissima. Ti guardo, ti senti piena per qualche secondo. Poi il tuo sguardo cambia. Il sentirti piena ti ha ricordato cosa ho tra le mutande. Le dita non ti bastano.
No! Non sono venuto per questo. Ma te lo leggo negli occhi. Voglio una conferma.
Ti dico semplicemente “tu vuoi essere scopata”.
Realizzo che la stavo leccando più per mio piacere che per soddisfarla. Mi sento quasi in colpa. Cazzo. Vuoi essere scopata. Ed io mi concentro solo sulla mia voglia di leccarla.
L'aroma della tua fica mi stordisce. Ci tuffo il naso un ultima volta. Mi alzo. Catturi il mio membro con la bocca. Giusto il tempo di dirmi che si nota che ho iniziato a mangiare più frutta.
E' giunto il momento. Ti devo accontentare. Ti faccio prima prendere consapevolezza della forte eccitazione che mi hai procurato. Lo poggio sulle labbra, entro. Sei stretta. Ma scivolo dentro che è un piacere. In tre spinte dolci ma decise riesco ad entrare tutto. Sto dentro di te fermo per qualche secondo. Ti bacio. Non riesci a dedicarti alla mia bocca. Mi piace. Sono ancora vestito, ho persino la cravatta. Realizzo che spingendoti le mie scarpe son sprofondate nella sabbia. Mi hai detto più volte che ami esser scopata piano. Io non ti sto scopando piano. Vedo nei tuoi occhi, però, un piacere sorpreso.
Ti sollevo le gambe, voglio che lo senti più in fondo possibile. Non è comodo, ma apprezzi. Provi a contrarre i muscoli vaginali, non riesci a stringerlo come vorresti, mi piace comunque molto.
Aumento l'intensità. Gemi.
Mi chiedi di non fermarmi. Non lo farei per nulla al mondo.
Sei tesa, molto tesa. Di colpo ti rilassi ed inizi a ridere. Ridere di gusto.
Mi avevi detto che qualche volta ti capitava di farlo. Ma non me l'aspettavo.
Continuo a spingere. Sempre con maggiore intensità. Vedo le tue tette che sobbalzano ad ogni colpo. La tua testa si avvicina ad un ramo, ti abbraccio. Senza fermarmi. Ti bacio il collo.
Ti offro un dito sulla bocca. So che vorresti fosse un altro cazzo. Lo prendi in bocca senza smettere un istante di penetrarmi col tuo sguardo.
Voglio venire.
Il mio corpo decide di accontentarmi. Sento una scarica elettrica partire dalle estremità per giungere nel mio fallo.
Grugnisco. Vengo copiosamente. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque getti di piacere. Mi guardi compiaciuta mentre ho un brivido che mi percorre tutta la schiena. Ho le tue unghie nei fianchi, non me n'ero accorto.
Mi tremano le braccia. Ti bacio.
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