Lui & Lei
L'evoluzione di una piccola santarellina (parte 1)

05.08.2016 |
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"Lui sorrise, si mise accanto a me e cominciò a sbottonarmi gli shorts..."
premessa: sono i primi racconti che scrivo e per me è una nuova esperienza, spero vi piacciano e soprattutto... che vi eccitino. ovviamente sono aperto a consigli di ogni genere.Era gennaio quando il mio ragazzo mi ha lasciato. Era la mia prima storia, il mio primo amore. con lui avevo fatto tutte quelle che fino a quel momento erano le mie esperienze: le prime seghe, i primi ditalini, i primi pompini, le prime scopate... lo amavo con tutta me stessa. ero distrutta.
Il mio nome è Giada, ho 18 anni, sono alta un metro e settanta, capelli castani, occhi marroni.. io mi vedo brutta in ogni dettaglio, mi vergogno del mio corpo: mi vedo grassa, coi lineamenti brutti, occhi troppo grossi per il resto del viso. tutte le mie amiche dicono che sono bella, che dovrei dimenticare "lo stronzo" del mio ex, Gianluca, che ora dovrei pensare a divertirmi, a conoscere ragazzi nuovi e fare nuove esperienze. anche quei pochi amici maschi che ho dicono che sono bella. c'è da dire che loro sono dei gran puttanieri... non perdono occasione per provarci con qualunque essere femminile appena decente. farebbero di tutto pur di farsi fare un pompino o una sveltina.
Devo ammettere che con Gianluca non sono stata molto attiva in campo sessuale. Come ho già detto, mi vergogno del mio corpo per cui cercavo di non mostrarmi nuda a lui per paura che mi rifiutasse, lo facevamo con la luce spenta, sempre nelle solite due posizioni (sdraiati uno sull'altro) e trovavo difficoltà pure nel prenderlo in bocca. lui provava in tutti i modi a mettermi a mio agio ma io non mi lasciavo andare.
Dopo che ci siamo lasciati siamo rimasti comunque amici. un giorno, a Maggio, mentre chattavamo, arrivammo a chiacchierare delle nostre storie, se avevamo avuto nuovi rapporti. lui mi disse che stava con una ragazza ormai da un mese e che ormai scopavano regolarmente. lì capii che dovevo rifarmi una storia, che dovevo uscire con qualche ragazzo.
Il mondo intorno a me doveva avermi ascoltato perché il giorno dopo mi scrisse Marco, uno dei miei amici puttanieri: carino, biondo, con un po' di pancia ma con un bel viso. non il più bello del gruppo ma era comunque un inizio. cominciai a chattarci e giorno dopo giorno le chat si facevano più intime e spinte. cominciammo a parlare delle storie e dei rapporti avuti da entrambi, di ciò che ci sarebbe piaciuto fare. gli dissi onestamente che io ero un po' chiusa e lui, senza mezzi termini mi disse: "non ti preoccupare, ci penso io a farti sciogliere e a farti provare nuove emozioni". rimasi per un attimo scandalizzata e pensai di mollare la chat, quando immaginai Gianluca con la sua ragazza... magari in quel momento si stava facendo succhiare il cazzo o se la stava scopando a pecorina (la sua posizione preferita). "mmmm... e quando me le potresti far provare queste emozioni?" risposi a Marco. "domani pomeriggio alle tre alla pineta?" "andata! a domani". ero decisa a sciogliermi, a fare qualcosa, magari addirittura un pompino, se mi sarebbe venuto il coraggio. il giorno dopo mi depilai completamente, un leggero trucco sugli occhi e uscii pronta per questa "esperienza".
Quando lo vidi cominciò a venirmi paura, cominciai a vergognarmi di me. Marco invece era sorridente, tranquillo, mi venne incontro e mi baciò la guancia. ci stendemmo sui teli che ci eravamo portati da casa in mezzo ad alcuni alberi che ci avrebbero riparato da occhi indiscreti. cominciammo a chiacchierare, Marco cominciò a farmi alcuni complimenti e io cominciai a sciogliermi. mi accarezzò più volte e dopo un'oretta ci stavamo baciando follemente. lui era sopra di me, presto cominciò a baciarmi il collo, a succhiarlo, a mordermi il lobo dell'orecchio. sentii chiaramente la sua erezione contro la mia figa e cominciai a eccitarmi. le sue mani erano nella mia maglietta che mi palpavano le tette, i miei capezzoli erano duri come chiodi e la mia fighetta cominciava a essere parecchio bagnata. io, una ragazza che aveva sempre avuto difficoltà a sciogliersi, ora non vedevo l'ora di essere presa, toccata, forse anche leccata e di avere un orgasmo che ormai mancava da mesi. Dopo mezz'ora di baci e toccatine ancora non mi aveva neanche sfiorata in mezzo alle gambe. "ma allora... queste emozioni?" gli chiesi con la faccia più perversa che potessi fare. lui sorrise, si mise accanto a me e cominciò a sbottonarmi gli shorts... infilò una mano subito nelle mutandine: "mmm come siamo belle lisce" io arrossii, lui mi baciò e scese con la mano. Mi toccò le grandi labbra, mi penetrò con un dito. mi scappò un gemito. Dio... quanto mi era mancato farmi toccare. il suo dito cominciò a muoversi dentro la mia figa, prima piano, poi sempre più forte. ne inserì un secondo e io gemetti ancora di più. mi stavo lasciando andare e mi stava piacendo da impazzire. muoveva le due dita alternando la velocità,, lento, veloce, lento, veloce... e la mia eccitazione saliva sempre di più... mi alzò la maglia, abbassò il reggiseno e cominciò a leccarmi le tette, mordermi i capezzoli. fortuna che quel posto era riparato... con il pollice cominciò a toccarmi il clitoride. ero al settimo cielo: due dita dentro la figa fradicia, un dito che mi torturava il clitoride e la sua bocca che mi succhiava i capezzoli. sentivo l'orgasmo salire quando all'improvviso si ferma. "ora tocca a te". noooooo bastardo!!!!
Senza pensarci due volte gli sbottonai i jeans e gli tirai fuori il cazzo dalle mutande. era duro, bollente, più o meno delle dimensioni di Gianluca. "vediamo.. se mi fai godere come si deve e farai quello che ti dico, ti farò venire, altrimenti nulla". io ero invasa dall'eccitazione. cosa mai potrà chiedermi... pensai tra me e me. presi il suo cazzo. cominciai a fare su e giù con la mano. vedevo la sua cappella scoprirsi e ad ogni movimento bagnarsi di più. Marco cominciò a gemere. col passare dei minuti lo sentivo sempre più duro e più infoiato: "mmm dai cosi! muovi quella mano dai! fammi godere con quella manina da segaiola!", anch'io variai il ritmo, veloce lento... veloce lento... lui gemeva sempre più forte. "aaaaah si... levati la maglia Giada! e mettiti a cavalcioni su di me continuando a segarmi!". mi guardai intorno... fortuna che non c'era nessuno... mi misi a cavalcioni su di lui, mollai un attimo il suo uccello per levarmi la maglietta e ricominciai con a muovergli il cazzo. Marco mi liberò le tette e alzò il busto per succhiarmele. io gemetti immediatamente. cominciai ad accarezzargli le palle e sentii il suo cazzo indurirsi ancora di più."mmmmm si troietta così! muovi quella mano, cazzo si!!". solitamente odiavo farmi chiamare troietta o con appellativi simili ma in quel momento... accettai anche quello e mi eccitai ancora di più. aumentai il ritmo senza più rallentare, volevo farlo venire. mossi più veloce che potevo la mano, i suoi gemiti erano sempre più frequenti: "oooooh si!! continua che vengo! continua che ti schizzo addosso troia, dai!!!" ancora pochi colpi e Marco venne. Alcuni schizzi mi colpirono sulla pancia, altri sulla mano e altri ancora sulla sua pancia. era particolarmente densa e bianca. "ora raccoglila e ingoia!" "no Marco... non mi piace granché.." "allora niente orgasmo per te..." avevo provato una volta il sapore della sborra e non mi piacque per niente. Stavo per accettare quando immaginai di nuovo Gianluca e la sua ragazza... lei che gli lecca il cazzo, che si fa venire in bocca... avevo bisogno di un orgasmo. con una mano raccolse un po' della sborra sulla mia pancia che stava scendendo verso gli shorts aperti. me la porse alla bocca... chiusi gli occhi imboccai la sua crema. La succhiai tutta dal suo dito e: "mmmm pensavo peggio" ed era vero! era più salata e meno amara di quella di Gianluca... era.. buona! raccolse quella che rimaneva dalla mia pancia e me la fece ingoiare. "il resto succhiala da sola!" leccai tutta quella sulla mia mano e ingoiai. mi abbassai sulla sua pancia e cominciai a leccare più che potevo per prenderne ogni goccia. "ora puliscimi il cazzo"... ero titubante... ma ormai, fatto trenta... presi il suo cazzo che stava perdendo consistenza e lo succhiai per bene pulendolo da ogni goccia di sborra. "brava, te lo sei meritato" e con un solo movimento mi ritrovai sotto di lui, con la sua mano nelle mutande. entrò direttamente con due dita nella mia figa e cominciò a baciarmi tutta. il piacere mi salì improvvisamente... sentivo la figa bruciarmi, le sue dita che si muovevano dentro di me e dopo appena due minuti mi lasciai andare in un orgasmo meraviglioso. "aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! wow...! non male come emozione..." ridemmo entrambi.
Marco aggiunse: "e vedrai la prossima volta come ti farò godere!" "perché credi che ci sarà una prossima volta?" dissi sorridendo. "ne sono certo!"
Continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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