Storia di una relazione clandestina

Un bel giorno smanettando nel computer di casa mi imbatto in uno di quei siti d'incontri , sfoglia sfoglia noto questo bel viso che mi ha impressionato più degli altri, decido di mandargli un messaggio con poche speranze di ricevere una risposta. Passano alcune ore controllo il p.c. vedo questa notifica, apro ed era lei Vik , quasi non ci credevo tra un complimento e una battuta ironica entriamo subito in confidenza tanto da scambiarci i numeri di telefono. Vik mi ha confidato che viveva una situazione familiare poco bella (stava separando con il marito), che veniva trattata male e a volte veniva anche malmenato da lui.
Io continuamente gli davo i miei buoni consigli di come comportarsi anche in sede legale per i maltrattamenti subiti.
Un bel giorno gli propongo di conoscerci di persona e lei accettò, l'indomani arriva all'appuntamento vestita in modo elegante,,scende dalla sua macchina vedo questa donna non tanto alta bella formosa con un viso bellissimo e 2 tette da paura, la faccio accomodare nella mia auto la saluto e gli do un bacio sulla guancia.
Partiamo e ci recammo in una zona isolata della città appena parcheggiato ci guardiamo in faccia ci siamo abbracciati le nostre labbra si son subito avvicinate e poco dopo le lingue cominciarono a incrociarsi .Cominciai a spogliarla e gli misi la mano nella sua figa depilata, era umida , io ero eccitato al massimo mi spoglio anche io , comincio a leccargli quelle grosse tutte almeno una 5^ lei eccitatissima mi disse di continuare, continuo per un po poi con la lingua vado sempre più giù sino ad arrivare alla sua figa oramai tutta un lago di umori.
Continuai per un po lei distesa sul sedile mi disse quasi implorando di scoparla , non mi son fatto pregare e gli infilati la mia vera in figa, lei era tutta presa mi incita a trombarla sempre più forte, non me lo son fatto dire 2 volte che cominciai a dtantuffarla per bene .
Dopo alcuni minuti tolgo il cazzo lo poggiai davanti alla sua bocca e cominciò a spompinare, io nel mentre cercavo con le dita di ficargliele nel buchetto ma è stata restia, lei continuava avidamente a pompare sino a quando non la inondai in un fiume di sborra. Esausti ci siamo ricomposti e in modo discreto la riaccompagnato alla sua auto.
Passano alcuni giorni la passione fu tanta che ci rincontrammo nuovamente sempre in posti scuri al di fuori da occhi indiscretti.
Questa volta non abbiamo perso tempo con i convenevoli, ci siamo subito avvinghiati l'uno all'altro e abbiamo cominciato subito a toccarci lei e' andata dritta al pacco e io subito a leccargli le enormi tette .
Non perse tanto tempo che aveva il mio cazzo nella sua bocca e con dei colpi di lingua mi leccava dalla pelle sino ad arrivare alla cappella , il mio intento era sempre di scoparla in culo le infilati subito un dito nel buchetto in modo delicato lei all'inizio non gradi' poi presa dalla foga della mia vera cominciò a gradire la invitai a mettersi a pecora e la penetrai in figa, era tutta bagnata. Alcuni colpetti in quella fregna tutta bagnata che provai a passare al secondo canale, lei subito si ritrae ma in modo abile riesco ad appoggiare la punta nel buchetto e pian pianino centimetro dopo centimetro son riuscito a penettarla lei ansimava era tutta un lago ,dopo qualche pompata delicata affondati il colpo, dal dolore iniziale arrivo' al godimento più totale sino a pregarmi di continuare , passarono alcuni minuti che stantuffavo tolsi il cazzo lo posai davanti alle sue tette e la sborrai sino ad arrivare in faccia.
Come al solito ci siamo ricomposti e ci dammi appuntamento ad un altro giorno, oramai la passione aveva preso il sopravvento .
Con il passare dei giorni gli incontri diventavano più frequenti ,finché un bel giorno lei decise di concludere questa relazione perché aveva avuto problemi con il marito, però prima di concludere la nostra relazione lo volle fare un'ultima volta.
Prenotai un bel and breakfast di periferia, il giorno seguente ci siamo incontrati nel solito posto che ci incontrammo ogni nostro appuntamento e andammo a prendere possesso della camera.
Una volta in camera mi spiego' la sua situazione l'abbracciai affettuosamente per alcuni minuti , lei pianse per la situazione che si era venuta a creare, poi iniziammo a palpeggiarci più intensamente sinché ci spogliammo del tutto ,lei era già tutto un fuoco , mi prese in mano il pisello e cominciò a smanettare le nostre lingue si intrecciarono in un bacio che era tutto un programma, io gli misi la mano nella sua figa tutta bagnata e iniziò con dei gemiti di piacere sinché non citiamo trovati nel lettone in un bel sessantanove, dopo alcuni istanti mi inondo'la bocca (aveva avuto il primo orgasmo) mi tolsi da quella posizione gli andai sopra gli allargai le gambe e gli poggiai il cazzo nella sua figa accogliente sino a penetrarla , lei mi diceva "trombami, trombami forte " sentire lei che mi incitava mi dava più carica, spingeva forte come un forsennato stavo per venire tolsi il cazzo dalla sua figa glielo misi davanti alla faccia , lei non perse tempo cominciò a leccarlo sino a farmi sborrare copiosamente nella dua bocca ingoiato tutto lo sperma.
Restammo rilassati per un po', ma lei continuava ad accarezzarti il cazzo (si vedeva che voleva chiudere in bellezza).
Massaggio dopo massaggio il mio lui stava riprendendo vigore sino a diventare duro come il marmo , me lo prese tra le sue morbide labbra e ricominciò con un sontuoso pompino, poco dopo la invitai a mettersi a pecora e iniziai a pomparla sempre più forte come piaceva a lei grazie al suo incitamento, dopo alcuni colpetti ben decisi tolsi il cazzo dalla sua figa e dopo una bella lubrificanti di lingua nel suo buchetto glielo poggiai nel culo sino a penettrarla prima piano poi con un po più di intensità, lei ansimava diceva "spingi più forte mi sta piacendo " talmente ero eccitato gli venni dentro . Stampo un po abbracciati nel letto ci siamo fatti la doccia insieme ci rivestimmo e la riaccompagnai alla sua auto.
Dal giorno qualche telefonata di cortesia, io attendo con ansia che risolva al più presto i suoi problemi, per tornare alla carica.