Assistenza tecnica

Sono un bisex over 60. Sportivo, fisico tonico, nei rapporti sessuali ancora mi piace assumere ruoli indefiniti, a volte anche cambiare nello stesso incontro, da bull dominante a docile troietta. Preferisco persone mature e comunque non troppo giovani: mi piace molto piu’ l’esperienza, ma ovviamente anche il vigore e gli ormoni giovanili hanno il loro fascino.

Quel giorno attendevo la visita del tecnico che doveva riparare il frigorifero. All’ora stabilita si presentarono in due: uno, maturo, oltre i 50, ed il suo assistente, evidentemente ancora inesperto e in fase di formazione, poco piu’ che ventenne. Il ragazzo eseguiva tutte le indicazioni che gli dava il caposquadra, ma durante la ricerca guasti e la successiva riparazione stava per lo piu’ a guardare in silenzio.
Era estate. Stando in casa indossavo dei sandali sui piedi nudi, calzoncini molto corti con la mutandina interna, ovviamente senza slip, ed una maglietta a maniche corte, forse risalente ad alcuni chili di meno e quindi ora ben aderente.

Durante una ventina di minuti di prove e possibili riparazioni il tecnico piu’ anziano spiegava cosa potesse essere il problema e come ripararlo, mentre il piu’ giovane andava muovendosi intorno a me che li guardavo, in piedi, per compiere le semplici operazioni che gli venivano richieste. Infine il capo disse che andava sostituito un pezzo, ma che ormai quello originale non era piu’ disponibile. Si poteva pero’ lavorare di lima per adattarne uno che aveva con se’ e quindi ci spostammo in un’area dove era possibile lavorare con piu’ facilita’. Il tecnico anziano inizio’ a limare e, mentre io lo guardavo, notai che il giovane si era avvicinato a me alla mia sinistra, entrambi quasi dietro al caposquadra, per osservare come procedeva.
Essendosi avvicinato, non diedi molto peso al suo braccio destro che mi sfioro’ lievemente il davanti dei calzoncini. Anzi mi spostai leggermente, appena pochi centimetri. Pochi istanti e di nuovo il giovane si avvicina e si china come per osservare meglio. Anche adesso il suo braccio oscilla un po’ e sfiora nuovamente i miei calzoncini. Adesso comincio a pensare che sia intenzionale. Rimango fermo: io non lo guardo, lui neanche. Un nuovo sfioramento, stavolta appena piu’ accennato. Rimango fermo e di nuovo il dorso della sua mano, stavolta, ben percettibile, scorre lungo il davanti degli shorts. Ormai e’ ovvio che non sia casuale e mi sto eccitando. Continuo a fare qualche domanda, stupida credo, al tecnico che lavora, mentre lo sfioramento diventa ormai una carezza sul cazzo che si indurisce.
Anche io azzardo una manovra simile con il mio braccio sinistro, ma i suoi pantaloncini da lavoro non sono leggeri come i miei, e percepisco solo un rigonfio senza la forma ben definita (che invece appariva ben evidente nei miei)
Andiamo avanti cosi’ per 5 minuti abbondanti. Stando dietro al tecnico, inchinato a lavorare, il suo giovane assistente mi sta accarezzando a palmo aperto ed ormai ho il cazzo ben duro che chiede sfogo.
Quando il capo termina e torna a montare il pezzo lavorato, il giovane mi chiede se puo’ andare in bagno e quindi chiamo mia moglie per eventuali aiuti al tecnico, mentre io accompagno l’ assistente per mostragli il bagno. Ormai fuori dalla vista di mia moglie e del caposquadra, gli mostro il bagno, lui mi guarda ed entra ed io lo seguo immediatamente. Non chiudiamo neanche a chiave la porta: si china, mi abbassa i pantaloncini e lo prende meravigliosamente in bocca. Sono gia’ eccitato e non ci vuole molto per arrivare al limite grazie al pompino eseguito con poca esperienza, ma tanta voglia. Quando mi appoggia le mani sulle natiche e’ il momento che devo prendergli la testa e dargli il ritmo finale per farmi venire completamente in bocca. Il classico rivolo di crema bianca gli sta per colare dalla bocca in terra: lo raccolgo con il dito e glielo do’ da succhiare.
Veloce riesco e raggiungo mia moglie ed il tecnico, che nel frattempo ha completato. Dopo un minuto torna anche il giovane.
Problema risolto, assistenza efficientissima. In tutti i sensi