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Continuazione avventura di Auto Scoperta


di martinobisex
20.01.2014    |    1.823    |    0 9.7
"Da lasciarselo scappare, quindi allungai la mano e cominciai a toccarlo, accarezzarlo, lui si stava lasciando andare alle mie carezze al suo uccello, non..."
……..poi senza rimettermi i pantaloni, scesi dall’auto e andai dall’altro tipo, che mi stava aspettando trepidante, e io con il cazzo duro di nuovo.
Così avevo terminato il racconto della serata di quella “Domenica Bestiale” nel racconto precedente, Infatti dopo che il tipo dell’auto scoperta se ne era andato, andai a ripulirmi un po’ in auto, per poi senza rimettermi i pantaloni, scesi dall’auto e andai dall’altro tipo, che mi stava aspettando trepidante, e io con il cazzo duro di nuovo.
Ero ancora eccitato dalla situazione di prima, e alla proposta del tipo che mi stava aspettando, decisi di andare in auto con lui e parlare un po’. Mi aveva detto che mi aveva visto prima e si era eccitato, ma non aveva avuto il coraggio di avvicinarsi., ma chiedendomi se avevo voglia di fare qualcosa, ancora eccitato non pensai minimamente a rimettermi i calzoni, ma senza intenzione di fare qualcosa, ero già abbastanza soddisfatto, ma la situazione era strana, coinvolgente, ed eccitante, quindi mi avvicinai alla sua auto, e lui mi fece salire. Ero ancora con le mie autoreggenti, e senza pantaloni e slip, salii, e subito gli dissi che purtroppo ero già andato con l’altro tipo e che ero anche un po’ stanco, e anche si stava facendo tardi.
Lui subito mi disse che gli dispiaceva, ma che il fatto che avessi ancora il cazzo duro, era segno che avevo voglia ancora, ma che non avrebbe insistito anzi si sarebbe accontentato di parlare con la speranza di incontrarci in un’altra occasione. Io sinceramente, ero stanco per modo di dire, ma avevo ancora voglia di divertirmi ero troppo esaltato e animato dalla situazione precedente, quindi in un primo momento gli dissi che se voleva restare a parlare un pò sarei andato a mettermi almeno i calzoni, cosa che lui subito mi pregò di non fare, anzi mi disse se mi dava fastidio se anche lui se li sarebbe tolti, io gli risposi che non c’era problema, io intanto continuavo a toccarmi e ad avere il cazzo ancora spinti di tanta voglia.
Era meglio che non se li toglieva quei pantaloni, era senza slip sotto e spuntò fuori un cazzo stupefacente, che mi provocò ancora di più, ero rimasto estasiato da tanta enormità e bellezza, devo proprio dire così. Lui si accorse subito della mia espressione di meraviglia, ma fece finta di niente, cominciò anche lui a toccarsi, nello stesso tempo mi chiedeva cosa era successo con il tipo di prima sempre se mi andava di parlarne. Non gli raccontai tutti i particolari, ma abbastanza da eccitarlo ancora di più e mi stavo anche rendendo conto che anch’io avevo voglia ancora di un po’ di divertimento. Quel cazzo non era
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da lasciarselo scappare, quindi allungai la mano e cominciai a toccarlo, accarezzarlo, lui si stava lasciando andare alle mie carezze al suo uccello, non lo masturbavo lo accarezzavo soltanto, ma mi stava piacendo anche questa situazione, dopo un attimo anche lui allungò la mano per toccarmi il mio, e la cosa fu troppo invitante. A questo punto abbassai il ribaltabile dell’auto e mi slacciai la camicia, praticamente ero nudo con le autoreggenti e la camicia ormai totalmente aperta. Lui si abbassò e me lo prese subito in bocca, succhiandomelo con tanta dolcezza e tanto gradimento, poi fermandosi dal pompino, cominciò a baciarmi su tutto il corpo, dall’uccello salendo fino al collo per poi tornare giù a succhiarmelo, e con una mano mi accarezzava su tutto il torace, mentre con l’altra si aiutava nel pompino. Io ero andato di nuovo nel mondo delle meraviglie, aveva un tocco piacevolissimo sia di bocca sia con le mani, io ero proprio nelle sue mani stava facendo tutto lui, ma anche a lui piaceva questa situazione, provava veramente piacere ad accarezzarmi. Andò avanti così un bel po’ poi decisi di ricambiare almeno un po’, ma lui a questo punto, mi venne sopra e si avvicinò con il cazzo vicino alla bocca, così da potergli fare un pompino anch’io, sentivo quel suo cazzo in bocca che vibrava, e intanto con una mano gli accarezzavo la schiena, proseguii per un po’ fino a che mi disse che gli sarebbe piaciuto infilarselo, sentiva la voglia di cavalcarmi. Gli dissi se aveva un profilattico sottomano, lui mi fece segno di si, allungò la mano sul cruscotto e ne prese uno, porgendomelo, me lo infilai e subito lui si appoggiò sul mio cazzo e lentamente se lo infilò, eravamo nella solita posizione, una di quelle che preferisco, perché sento bene dentro il cazzo, il suo movimento era lento e gradevole, gli piaceva proprio se lo stava proprio godendo tutto, io pur essendo super eccitato riuscivo facilmente a resistere senza venire, forse perché ero già venuto una volta con l’altro, o il suo movimento lento, mentre lui mi cavalcava io allungai la mano prendendo il suo cazzo e masturbandoglielo al tempo del suo cavalcare, ma questo mi sembrò come dare corrente ad un motore, e cominciò ad aumentare il ritmo, eravamo quasi entrambi al momento del godimento, lui mi tolse la mano dal suo cazzo e aumentò ancora di più il ritmo, fino a farmi venire fu un’esplosione per me, ma a questo punto ero io che sentivo il bisogno di sentirmelo dentro, anche se avevo goduto, la mia eccitazione mi portava a volermelo sentire dentro quel suo magnifico cazzo, questo lui lo aveva capito, infatti lui si alzò togliendosi il mio cazzo, mi diede il tempo di sfilarmi il profilattico mentre se ne era già infilato uno lui pronto ad infilarmelo, non vedevo l’ora, sentivo il mio ano che vibrava dalla voglia di sentire qualcosa entrare, infatti con un po’ di problemi per scambiarci la posizione, si sdraiò lui sul sedile e con il cazzo bello duro, io di conseguenza appoggiai il mio buco sul suo cazzo, e con la tanta voglia di sentirmelo dentro me lo infilai subito, ormai la strada era già pronta dalla penetrazione precedente, mi sentivo quasi una troia, godevo proprio, il mio cazzo era ancora duro tanto che anche lui mentre io mi muovevo su è giù con la tanta insaziabilità di quella sera, prese in mano il mio cazzo, che era ancora sporco di sperma, e cominciò a masturbarmi, rimasi un bel po’ sopra a cavallo, non volevo fermarmi finchè non fossi venuto ancora, lui aveva una bella resistenza ma quando sentii che stava venendo, fu un invito anche per me a godere, cosa che feci sborrandogli addosso, ma non si preoccupò più di tanto, anzi, si spalmò sul torace il mio liquido, per poi portarsi la mano sulla bocca e leccandosi le dita. Non scesi subito, ero troppo stravolto, dal godimento di questa serata. Poi con decisione e con dispiacere, decisi di scendere dal suo cazzo che si era lentamente smollato un po’. Lui si spostò di nuovo sul suo sedile, e io mi rimisi sdraiato sul sedile, ero stravolto, ma ancora una volta ci fu una sorpresa, lui si chinò di nuovo sul mio cazzo leccandomelo di nuovo, solo perché era ancora sporco della mia sborra. Alla fine mi disse, almeno adesso te l’ho pulito un po’. Io ero veramente stravolto, un po’ anche per il caldo, anche se avendo i finestrini aperti girava un pochino d’aria, e un po’ perché il doppio della serata pur imprevisto fu veramente sfibrante ma piacevolissimo. Nel frattempo lui si ripulì, e si rimise i pantaloni, io mi richiusi la camicia e mi ritrovai costretto a dover scendere dall’auto di nuovo senza pantaloni, fortuna non c’era più nessuno in giro. Ci salutammo, scambiandoci il nome, non ci eravamo nemmeno presentati all’inizio, scoprendo anche che non abitavamo nemmeno molto distanti, eravamo sempre nella stessa provincia, restava comunque che pur scambiandoci anche gli indirizzi e-mail, di non incontrarci con appuntamenti, ma come sempre preferivo l’incontro casuale. Inoltre l’idea fu anche che scambiandoci l’e-mail decidemmo di scambiarci anche qualche foto, poi salutandolo, mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla bocca, cavoli sapeva ancora della mia sborra, preferivo evitare, ma ormai era successo. Mi allontanai dalla sua auto di corsa, salii sulla mia, mi ripulii di nuovo, passandomi tutto il corpo con i fazzolettini umidificati, ma una volta arrivato a casa, mi feci subito una doccia, andai a letto, mia moglie ormai era già nel mondo dei sogni, ma guardandola mi ritornarono in mente le parole del tipo con l’auto scoperta, e visto che già stavo pensando di coinvolgerla in queste situazioni particolari, forse era la volta buona. Non volevo più andare a divertirmi solo io, avevo voglia di coinvolgere pure lei.
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