Gay & Bisex

Elena 2


di Membro VIP di Annunci69.it CoscionaPerDaddy
07.03.2024    |    483    |    8 9.8
"Roberto si spostò dietro di me "Fammi vedere bene la tua fighetta anale, troia" e fece per inginocchiarsi anche lui..."
"Questo è solo il primo round, Elena".

Il suo cazzo era gocciolante ed il mio viso era coperto dalla saliva che scendeva a terra e lungo la mia gola ed un fiotto della sua sborra sulla faccia.

"Ora lecca da brava, che me lo fai tornare di nuovo duro"
Volevo provocarlo il più possibile e la mia eccitazione non si era affatto placata, mi sentivo veramente una troia a stare in mezzo alla stanza posta in quel modo.
Roberto era in piedi di fronte a me con le gambe allargate, il suo cazzo era ancora abbastanza duro e leggermente penzolante verso di me, che restavo a quattro zampe.
Spostai la testa per raggiungere con la lingua i suoi coglioni, volevo leccarglieli cercando di farmi vedere da lui con ancora sul volto ciò che aveva appena fatto. L'intenzione era semplicemente provocarlo subito il più possibile.
Mi misi più sotto e leccai tutte le palle, contornate dai suoi peli brizzolati, per inumidirle bene e poterle poi prendere in bocca per succhiarle leggermente.
Senza muovermi mi fermai un attimo e gli chiesi :
"Papino ti piace?", ripresi subito ciò che stavo facendo.
Roberto si mise le mani sui fianchi e mi diede solo un grugnito in risposta...
Decisi di spostarmi nuovamente con la testa in modo da mettermi l'asta del suo cazzo sulla mia faccia. Era tutto colato e lubrificato, mi misi con le labbra a mordicchiare leggermente l'asta salendo piano piano verso la cappella.
Il suo cazzo, nel mentre, sentivo che stava pompando per riprendere vigore.
Roberto mi prese per i capelli con la mano e mi disse solamente :
"Troia"
Lo presi in mano segandolo molto lentamente e senza stringere troppo, mentre con la lingua leccavo delicatamente il frenulo sotto la cappella.
Ormai era di nuovo in tiro e sentivo che aveva tanta voglia, stavamo entrambe ansimando in una sorta di libidine del momento.

Tenevo il culetto all'insù ed il mio cazzo era uscito dal perizoma, turgido e penzolante.
Ero davvero eccitata e solitamente non bado a questo dettaglio, ma Roberto si spostò :
" Sei calda, Elena, lo vedo, guarda come stai facendo la troia"
"mmm mmm, ho tanta voglia papino".
Volevo provocarlo, avevo voglia di tanto cazzo.
Roberto mi passo la mano sul culo, con la sua mano piena mi strinse prima una chiappa per poi passare all'altra e ficcarmi una sculacciata su quest'ultima.
Mugolai dal piacere.
"Ancora papino".
"Tranquilla che te lo faccio diventare rosso".
Mi tirò un'altra sculacciata, tolse la mano e si prese un attimo il cazzo per raccogliere tutto ciò che con la mia bocca stavo lasciando sopra.
Riportò la saliva sul mio solco e si mise a passare la mano su di esso, di nuovo come all'inizio e stuzzicandomi il buco per qualche istante.
In tutto questo io ero rimasta sempre nella stessa posizione, Roberto scese con la sua mano passando per un attimo sulle mie palle ed andando ad afferrare il mio cazzo.
Era in piedi chinato su di me e mi stava segando come se stesse mungendo una vacca.
"Elena, sculetta come una troia, voglio vederti muovere il culetto"
Non volevo disobbedire ed iniziai a farlo, Roberto rimase con la mano ferma e questo mi portò praticamente a segarmi da sola con la sua mano ed il mio sculettare.
Il cazzo di Roberto era duro come il marmo e di fianco alla mia faccia, cercai di allungarmi con la testa per prendere in bocca almeno la sua cappella, senza smettere di muovermi come mi aveva chiesto.
Stavo sculettando in mezzo ad una stanza con un signore di mezza età e l'unica cosa che pensavo era come essere ancora più porca per lui, stavo scopando anche mentalmente.
"Per favore fermati, sto per scoppiare e non voglio, devo venire solo alla fine dopo di te" gli dissi.

Roberto si spostò dietro di me
"Fammi vedere bene la tua fighetta anale, troia" e fece per inginocchiarsi anche lui.
Sentii le sue mani di nuovo sul mio culo, ciascuna su una chiappa. Me le stava strizzando e nel faro le allargava bene in modo da vedere il mio buchetto allargato.
"mmmm guarda quì che bella, ora te lo lavoro per benino, vacca"
Si avvicinò e mi iniziò a leccare sul solco e andò a finire sul mio buco.
Sentivo la sua lingua che girava lungo il perimetro del buco, mi stava tenendo spalancata con le mani e dalla forza che metteva mi misi con la faccia per terra.
La mia testa era girata di lato e vedevo dal riflesso del mobile il mio culo all'insù con Roberto e le sue mani su di me.
Mi stavo dando della troia da sola e godevo e vedere ciò che stava succedendo, mi sentivo colpevole di fare la porca, come un orsetto con le mani nella marmellata.
Roberto era su di giri, sentivo il suo fiato profondo, aveva una voglia matta di possedermi e la sua lingua mi stava penetrando il buco.
Le sue mani sul mio culo mi eccitavano soprattutto perchè sentivo che continuava a palparmi mentre leccava e ogni tanto ricevevo una pacca ulteriore.

"Hai voglia del cazzo del papino, Elena?" era ingrifato.
"Papino mi vuoi montare?"
"Si troia, ora ti prendo, questo culo è da scopare per bene"
"Va bene papino, ho tanta voglia del tuo cazzo, non farmi male"
"Vedrai che ti piacerà, fidati di me"

"Troia, sei proprio una troia"

Mi prese dai fianchi e mi fece tornare a quattro zampe, avevo ancora addosso il perizoma che era solamente spostato per permettergli di leccarmi il buco.
Appoggiò il suo cazzo tra le mie chiappe, la sua asta era sul mio solco e sentivo che copriva il mio buco che era particolarmente sensibile e pronto dopo il lavoro di Roberto con la sua lingua.
Mi girai a guardare, vidi la sua cappella completamente rossa che si ergeva dal centro del mio culo, Roberto mi diede un'altra sculacciata.
"Stai ferma, troia, ti dico io cosa fare!"
Mugolai e mi rimisi al mio posto.
"Voglio che ti metti di nuovo sculettare"
Roberto fece un giro col filo di tessuto del perizoma attorno al suo cazzo, si stava scopando il mio perizoma mentre io mi muovevo per sentirlo strusciare sul mio buco.
Mi stava facendo impazzire questa cosa e lui era veramente un porco.
Iniziò a muoversi lui, mi teneva per i fianchi e sentivo il suo cazzo premere con più forza.
Senza girarmi immaginavo il movimento ed ansimavo sentendo la voglia di Roberto alle mie spalle, ora stava facendo cadere della saliva sul suo cazzo e sul mio buco.
Sputò e sentivo che il suo cazzo era fradicio, strusciando sulla rosetta del mio buco che ormai sembrava una ventosa.
Stavo spingendo per far entrare e stavo mugolando ad ogni movimento.

"Troia, guarda che troia che sei"
"Ora ti monto come una cagna"
Sapeva che godevo a sentirlo, ce lo eravamo scritti più volte per chat.
Continuava a strusciarsi ma prese meglio i miei fianchi e lo sentii portarsi più in alto alzandosi leggermente.
Era su di me a gambe ancora più larghe rispetto a come ero messa io, le sue mani si tenevano sui miei fianchi per non cadere e sentivo che lo stavo sorreggendo.
Sentii la sua cappella piantata sul mio buco ed iniziò a spingere.
"Lasciati andare Elena, lasciati andare e ora prendilo"
"Non farmi male, papino" dissi mugolando da troia.
Mi diede un colpo e sentii entrare la cappella, avevo dolore ma ero anche in estasi per cosa stava succedendo. La cappella era entrata subito, sentivo che tutto ciò che avevamo fatto aveva fatto diventare di burro il mio buchino.
Roberto iniziò a scoparmi lentamente, stava provando ad affondare poco per volta ma il dolore più in fondo era veramente forte e lui lo capii.
"Stai tranquilla, Elena, ti scopo piano piano"
Lo sentivo appoggiato completamente a me e guardavo il riflesso, oltre al piacere che stavo iniziando a sentire ad ogni suo movimento godevo a vedere la sua sagoma su di me mentre mi pompava con il suo cazzo.
Ero proprio una sgualdrina.
"Papino, sono la tua Elena?"
"Si troia, mi stai facendo impazzire!"
Roberto mi stava pompando e sentivo che gli stava piacendo molto, mi stava scopando sempre più velocemente.
Avevo male, ma lui invece che rallentare stava accelerando, per fortuna era però ancora sostenibile ed il piacere comunque si mischiava nel tutto.
"Ti vengo nel culo, ora, vacca!"
Non fece in tempo a finire che lo sentii avvinghiarsi su di me, si era appoggiato sulla mia schiena e sentivo il fiato sul collo.
Mi fece malissimo, ora mi stava scopando completamente e mi prese in mano il cazzo. In tutto questo anche il mio cazzo era duro come la pietra.
Prese a segarmi mentre continuava a scoparmi, io non stavo capendo più nulla, non riuscivo più a capire dove finiva il dolore ed iniziava il piacere.
"Oddio sborro, Elena, prendi!"
"Vieni papino, sborrami tutta!"
Sentii Roberto venire, un rantolo profondo e una vampata di calore nelle budella, mi aveva appena riempita.
Si era per un attimo accasciato su di me ma continuava a segarmi e io mi muovevo presa dalla voglia.
Esplosi anche io dopo poco.

"La mia Elena, che troia".




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