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Giocattolo nelle mani di mia suocera e sua sorella mentre mia moglie..... Cap. 1


di dominatodamiasuocera
22.08.2017    |    68.518    |    10 8.9
"Quel che trovai, fu l'afrore di piedi femminili, maturi oltretutto, più intenso che abbia mai sentito prima! Le collant erano completamente striate di..."
Ho conosciuto mia moglie e quindi i miei suoceri, nonchè, a poco a poco, la sua Famiglia, quando avevo 20 anni e mia moglie 18; lei era (ed è) fisicamente minuta, con una seconda misura scarsa di seno compensata da un sedere tondo e prominente e con dei piedi bellissimi, almeno per i miei gusti di feticista incallito come, già allora, ero da anni, avendo manifestato questa mia "perversione" fin da adolescente grazie alla compagna di mio padre che aveva dei piedi bellissimi e che, vista la mia giovanissima età, non si creava problemi a girare per casa in mutande e reggiseno chiedendomi spesso di massaggiarle i piedi mentre, ad esempio, guardavamo la televisione, ma questa è un'altra storia.
Di per sé, Teresa, la mia ragazza, non era esattamente il mio ideale di donna, almeno fisicamente, visto che, da sempre, prediligo le donne "in carne" e, soprattutto, dotate di seno prosperoso!
Ciononostante, quel sedere e, soprattutto, quei piedi, sempre curati, a pianta larga, con dita corte e sempre laccate con smalto rosso, unitamente ad un'affinità caratteriale che, almeno all'inizio, ci rendeva affini, ci condussero al fidanzamento e, dopo circa dieci anni, al matrimonio.
I miei suoceri, benchè vivessero alle porte di Roma ormai da trent'anni, non tradivano, nei modi e nel parlare, le loro origini ciociare, essendo entrambi originari della provincia di Frosinone ed entrambi di estrazione contadina.
Mia suocera, Maria, soprattutto, era lo stereotipo della donna di mezz'età di estrazione rurale; non molto alta, 1,60 circa, moderatamente in carne, seno prosperoso, capelli corti di colore rosso con delle meshes che, se da un lato non le avrebbero fatto vincere il premio raffinatezza, le donavano comunque molto; quasi sempre abbigliata con quei vestiti interi di cotone dalle varie fantasie e cintola in vita che si vedono sempre indossati alle massaie al mercato, anche lei con dei piedi meravigliosi, benchè leggermente più affusolati di quelli della figlia ed, almeno all'inizio, molto meno curati, se non nella pedicure, certamente nella cura dello smalto, anche perchè abitualmente calzati da ciabatte di varia altezza e foggia, in base alla stagione ed alle esigenze.
Il suo carattere era, lo notai da subito, forte ed autoritario, al contrario di quello del marito, che mi sembrò subito relegato al ruolo di comparsa con alcun potere decisionale, trattato come un cerebroleso, da moglie e figlia, benchè quest'ultima gli riservasse anche quelle attenzioni che, di norma, le figlie femmine riservano ai padri.
Seppi dopo non molto, dalla mia ragazza, che quello non era il padre biologico; mia suocera infatti, prima che lei fosse concepita, ha vissuto una crisi con il marito dovuta alla dipendenza dal l'alcol di quest'ultimo, pensando bene di sanare la stessa, facendosi ingravidare da un uomo sposato che, una volta saputo del concepimento, non ne volle più sapere. Tornata a casa e rivelata la cosa al marito cornuto, questo decise di accogliere la nascitura e di crescerla come fosse figlia sua, iniziando al contempo un programma di disintossicazione dall'alcool che, oltre a farlo smettere di bere, lo rese fondamentalmente un essere inutile con, in più, il rancore della moglie per la miserabile vita a cui l'aveva costretta fino ad allora. L'aver saputo della propensione di mia suocera a certe storielle, unitamente alla mia passione per le donne mature ed al fatto che le sue fattezze la rendevano quanto più vicino ai miei ideali erotici di donna, non fecero comunque scattare nulla nella mia mente in quanto a desiderio nei sui confronti, o, almeno, non subito.
Quello che feci, invece, fu prendere l'abitudine di chiudermi nel bagno ogni volta che andavo a trovare la mia fidanzata e rovistare nella cesta dei panni sporchi alla ricerca di intimo usato da mia suocera o, cosa ancora più ambita, nella scarpiera, alla ricerca di ciabatte o calzature che fossero quanto più pregne dei suoi odori di donna matura!
In questo, devo dire di essere stato sempre molto fortunato, in quanto mia suocera non lesinava di mettere a lavare intimo e lingerie, della quale scoprii fosse inaspettatamente un'estimatrice, così come non mancavano mai ciabatte intrise di sudore che, con il loro afrore provocavano immediate erezioni che non mancavo di sfogare con copiose sborrate ottenute segandomi con i suoi collant o con i gambaletti color carne calzati sulla verga come preservativo mentre, con le mutande calzate in testa, inalavo profondamente quegli umori misti ad urina di cui il triangolo rinforzato era pregno!
Col tempo, mia suocera, complice l'età che stava vivendo, smise gradualmente i panni della contadina, usando via via abbigliamento sempre più ricercato da vera signora, con tailleur, sia in gonna che pantaloni, trucco, manicure e pedicure sempre più curate e scarpe con tacco che spaziava da 10 al 12, ma comunque sempre stupende, mostrando una femminilità sconosciuta fino ad allora e, soprattutto, sconosciuta a donne di età più giovane, ivi compresa la mia ragazza che, al contrario, nonostante le mie rimostranze, continuava ad indossare pantaloni neri e larghi, scarponcini con i lacci e calzini colorati che avrebbero fatto ammosciare il cazzo ad un toro!
Il motivo della metamorfosi di mia suocera, che aveva anche iniziato ad andare in palestra, era da ricercarsi nel fatto che, come molte donne della sua età, aveva scoperto il ballo, anche grazie alla sorella Anna, di due anni più giovane, ma con la quale condivideva il corpo prosperoso, che abitava circa 100 mt distante e che frequentava le balere già da diverso tempo, dopo che il secondo marito era passato a miglior vita!
Spesso andavamo da lei a prendere il caffè, soprattutto quando capitavo a casa di mia suocera la domenica, ed allora le mie incursioni in cerca di feticci con cui alimentare le mie fantasie sessuali si concentravano sul suo bagno; fu lì che ebbi quello che, ancora oggi, credo essere stato uno dei più potenti orgasmi della mia vita!
Mentre rovistavo come al solito in cerca di intimo usato, nella lavatrice scorsi un paio di collant nere, piuttosto pesanti, che tirai fuori per portarle al naso in cerca di odori forti.... Quel che trovai, fu l'afrore di piedi femminili, maturi oltretutto, più intenso che abbia mai sentito prima! Le collant erano completamente striate di tracce di sudore di colore bianco, in corrispondenza dei piedi e fino al polpaccio, di cui erano ancora pregne!
Ricordo che, mentre con una mano infilata in una delle due calze afferrai il mio cazzo, che faceva male tanto era in tiro, con l'altra portai la parte del piede al naso ed inalai così forte che feci una sborrata tale da far finire il fiotto sopra la lavatrice!
In pratica, era successo che Anna, che al contrario di mia suocera amava molto indossare stivali, era andata quella mattina stessa non so dove indossando quei collant sotto degli stivali in pelle ma, avendo fatto inaspettatamente molto caldo, si erano rivelati un forno all'interno dei quali i suoi piedi avevano secretato una copiosa dose di sudore che era stata completamente assorbita dalle collant!
Il tempo trascorreva e la mia frequentazione a casa dei miei suoceri si faceva sempre più assidua via via che si intensificava il mio rapporto con la figlia, tanto che non tardò ad arrivare il giorno che, per la prima volta, mi fermai a dormire da loro.
Fu allora che notai per la prima volta che mio suocero non dormiva con la moglie, ma nel garage adiacente la casa che era stato ristrutturato ed adibito a mini appartamento e quando chiesi il motivo alla mia fidanzata, mi fu risposto che, dovendo il padre svegliarsi molto presto la mattina per recarsi a Roma, dove lavorava, dormiva solo per non disturbare il sonno della moglie!
Feci finta di crederci, ma era sempre più chiaro come i due fossero ormai poco più che degli estranei, pur condividendo spazi comuni e quant'altro.....
Spesso, la sera, dopo aver cenato insieme, rimanevamo nel salone a guardare la televisione, mentre mi beavo segretamente del movimento dei piedi di mia suocera che sdraiata sul divano, li strofinava l'uno con l'altro nel tentativo di scaldarli con l'unico risultato di provocare in me potenti erezioni solo al sentire il fruscio del nylon provocato da quello sfregamento!
Fu li, mentre fissavo quelle mature estremità, che ebbi per la prima volta la sensazione che mia suocera avesse intuito qualcosa, perché un paio di volte i suoi occhi mi fissarono scoprendomi intento a fissarle i piedi e costringendomi di scatto a distogliere lo sguardo.
La mia sensazione ebbe ulteriori conferme quando, ad esempio, mentre eravamo in salone da soli in attesa che la mia ragazza finisse di prepararsi, fece un gesto che non avrebbe trovato altra spiegazione.... Dovevamo andare ad un battesimo e, per l'occasione, indossava un paio di pantaloni di colore rosso, abbastanza aderenti, con degli spacchi sulle estremità che, essendo seduta, lasciavano intravedere una calza di qualità di colore nero velato e delle décolleté anch'esse di colore nero con un tacco non altissimo ma comunque importante; approfittando di un attimo di silenzio, mi fissò, prese un lembo di pantalone su una gamba pizzicando la calza sottostante e mi disse, con quell'accento ciociaro che già da qualche tempo iniziavo a trovare eccitante:"si visto che calze me so messa oggi?", rilasciando di colpo il lembo..... Ostentando falsa indifferenza le risposi che no, non avevo idea di quale tipo di calza indossasse, ma in realtà sapevamo entrambi che mentivo! Sapevo benissimo che indossava un paio di auto reggenti, visto che ne avevo visto la confezione in bagno, ma non so perché, sentii la necessità di mentire, come a non voler mostrare alcun interesse verso qualcosa di così personale!
Altri episodi ci furono quando, dovendo accompagnarla a fare una visita, visto che la mia ragazza lavorava, nell'andare a prenderla si presentò vestita in modo funereo, al che, scherzando, le dissi che in giro con me in quel modo non l'avrei mai portata! Provocata da quello che era nato come uno scherzo però, mi disse di aspettare, che avrebbe indossato qualcosa di più consono, riuscendo dopo qualche minuto in un modo che fece rimanere la mia bocca aperta dallo stupore sicuramente più di quanto avrebbe dovuto!
Era magnifica!
Complice la bella stagione, noncurante dei suoi cinquantotto anni, indossava con la disinvoltura di una ventenne, un paio di shorts in cotone beige, non troppo aderenti, con una maglia in cotone che malcelata gli enormi seni ed un sandalo con tacco di almeno 12 cm che mostrava un piede curatissimo laccato di rosso vermiglio! L'imbarazzo fu grande, poiché quella mìse mi provocò un'erezione tale da rendere impossibile da nascondere mentre guidavo, soprattutto con lei al fianco ed il profumo di donna che emanava!
Al termine della visita, nel tornare a casa, incontrammo una sua amica che le fece i complimenti per l'abbigliamento e le chiese il motivo di tanta eleganza.
Lei rispose con disinvoltura:"beh, so uscita co mi genero, mica posso annà in giro come 'na lavandaia", allorché l'amica rispose:"perché, devi piacé a tu genero?", e lei disse:"chissà....", guardandomi di sottecchi con un'aria maliziosa che poteva dire tutto e niente e che mi costrinse, come spesso accade a di fronte a lei, ad abbassare lo sguardo.
Tornammo a casa, e non appena si cambiò, corsi in bagno trovando i sandali ancora caldi che non esitai un attimo ad infilare dall'estremita anteriore sul mio cazzo a baionetta segandomi fino a riempirli di sperma! Ormai, tra mia suocera e me, si era instaurato un rapporto che, non fosse stato per l'attrazione che cresceva sempre di più nei suoi confronti, potrei definire madre/figlio, complice anche la cronica latitanza dei miei genitori che, fin da piccolo, si erano sempre disinteressati della mia vita!
Si fidava di me e quando aveva bisogno di qualcosa, per qualche lavoretto in casa o per la macchina, era a me che si affidava, non potendo e non volendo contare sul marito che, come detto, era relegato al ruolo di poco più che animale domestico!
Fu proprio quando, dovendo portare la sua macchina da un gommista di mia conoscenza che, cercando un nastro da ascoltare nell'autoradio, ne trovai uno nel cassetto portaoggetti e, una volta inserito nell'apparecchio, ciò che udii mi lasciò di stucco!
Era la registrazione audio di un rapporto sessuale che vedeva mia suocera protagonista, la sua voce era inconfondibile ed il succitato accento anche, con un non meglio identificato uomo e ci davano dentro come dannati!
Trovandomi in zone di campagna, trovai un campo lontano da occhi indiscreti e, con la voce di mia suocera che urlava e rantolava come una bestia al macello, complice un paio di scarpe che teneva sempre in macchina per il ballo dalle quali inalare gli effluvi, non potei fare a meno di segarmi prepotentemente, sborrando in breve tempo anche l'anima!
Riposi tutto con cura e, dopo essere andato dal gommista, tornai a casa ostentando normalità, ma qualcosa in me era cambiato! Ormai, il pensiero fisso di mia suocera che si faceva sbattere, delle sue tettone e dei suoi piedi, mi assaliva prepotente anche quando facevo sesso con la mia ragazza, alla quale, ogni tanto, con la scusa di una cenetta in qualche ristorante di livello, riuscivo a far indossare un paio di scarpe prese in prestito alla madre che, inutile dirlo, usavo per stimolare i miei orgasmi!
Un Natale, d'accordo con mia moglie, alla quale riuscii a far passare la cosa come un gioco, una goliardata, comperammo per regalo a mia suocera un completo composto da calze nero fumé RHT con la riga nera dietro ed un reggicalze in pizzo nero, che acquistai personalmente in un negozio di intimo di un certo livello dove sapevo che mia suocera sua serviva abitualmente! Chiesi aiuto alla proprietaria, coetanea di mia suocera, che, ipotizzando fossero per la mia ragazza, mi portò una taglia piccola....
Quando seppe che le calze ed il reggicalze erano per mia suocera, mi guardò maliziosa dicendo:"ti piace la suocera in reggicalze, eh?!"
Lo stesso sguardo me lo riservò mia suocera, quando, compiaciuta della scelta, seppe che l'idea era stata la mia ed altrettanto fece sua sorella Anna che, venuta da mia suocera nel pomeriggio, venne a sapere del regalo!
Così trascorsero gli anni del fidanzamento, finché arrivò il giorno prima delle nozze! In quei posti, è consuetudine festeggiare due volte; una volta con il rituale della serenata e contestuale cena di rinfresco per lo più con amici e qualche parente più stretto e poi il matrimonio vero e proprio!
Per la serenata, dicendo festeggiare in un ristorante della zona, mi preparai a casa della mia ragazza e, mentre lei era dal parrucchiere, io rimasi solo con mia suocera!
Ero già vestito, quando, dovendomi sistemare i capelli, bussai in bagno, dove sapevo che c'era lei! Mi disse di entrare e la trovai abbigliata con una sottoveste di seta color perla, in piedi su una gamba e con l'altra piegata sul bordo della vasca che metteva lo smalto, rosso, come di consueto, alle unghie dei piedi!
Era meravigliosa e la sua vista mi fece trasalire al punto che, in un impeto di incoscienza le dissi:"Maria, sei magnifica.....perché non scappiamo insieme e ci sposiamo noi?!"
Lei non alzò neanche lo sguardo e mi rispose beffarda:"sono la madre della donna che stai per sposare, dovrebbe bastarti...."
Io la guardai senza capire il senso delle sue parole e lei, che ormai mi leggeva letteralmente il pensiero, aggiunse:"pensa a sposare mia figlia, dopodiché, quando sarai a tutti gli effetti uno di famiglia, penserò io a te!"
Pur continuando a non capire, non ebbi il coraggio di aggiungere altro e continuai a prepararmi con quelle parole che risuonavano nella mia mente, ovviamente evitando qualunque riferimento all'accaduto con la mia futura moglie! Passarono i giorni delle nozze ed iniziarono quelli che videro me e mia moglie impegnati nel tentativo di concepire un figlio senza che riuscissimo nel nostro intento! Colloqui con medici specialisti, sancirono che fosse opportuno effettuare delle analisi di laboratorio prelevando un campione del mio liquido seminale, cosa che doveva essere fatta nel bagno del laboratorio per questioni tecniche....
Caso volle, che il giorno designato per il prelievo, al posto di mia moglie, che aveva un improrogabile impegno di lavoro, mia suocera si offrì di accompagnarmi, in quanto anche lei doveva recarsi presso uno studio vicino per ritirare delle analisi ed avrebbe approfittato del passaggio in macchina.
Dopo l'iniziale titubanza dovuta all'imbarazzo, accettai la sua compagnia e venne il momento di entrare in bagno per il prelievo del liquido che, in sintesi, consisteva in una sega, senza se e senza ma!
Il problema era che, forse per il luogo asettico, forse per la tensione o forse per la presenza di mia suocera oltre la porta che sapeva benissimo cosa fossi entrato a fare, non riuscivo non solo ad avere un'eiaculazione, ma anche l'erezione era un problema!
Dopo circa venti minuti, uscii dal bagno sconsolato e con il recipiente per il campione desolatamente vuoto, al che, allo sguardo interrogativo di mia suocera, risposi scuotendo la testa che non ce la facevo! Senza che potessi rendermene conto, mia suocera si alzò di scatto dalla sala d'attesa, per fortuna vuota, mi afferrò per un braccio e mi tirò in bagno chiudendo a chiave la porta!
La guardai e, sbigottito chiesi:"Maria, ma che fai?" Lei mi guardò con lo sguardo di chi la sapeva lunga e rispose:"visto che le mie mutande, le mie calze, le mie ciabatte e le mie scarpe hanno sempre sortito il loro effetto, vediamo come te la cavi con la materia prima.....oppure pensavi che in tanti anni non mi fossi mai accorta che andavi in bagno solo per segarti con la mia roba?"
Rimasi senza parole, ma inaspettatamente, il sentirla parlare così, con il suo tono autoritario, mi aveva provocato quell'erezione di cui avevo bisogno!
Mentre ero ancora frastornato dalle sue parole, mia suocera aggiunse:"su, tiratelo fuori e masturbati, o vuoi che te lo tiri fuori io?"
Senza riuscire ad aggiungere nulla, come sempre quando mi parlava in quel tono così autoritario, mi tirai giù i pantaloni e tirai fuori il mio cazzo che svettò come una molla!
Mia suocera lo guardò compiaciuta, commentando:"devo dire che mia figlia ha sempre avuto ottimi gusti in fatto di maschi, ma con te ha fatto proprio un'ottima scelta!" "Su, a mamma, fammi vedere quanto ti piacciono i miei piedi!", e così dicendo, appoggiandosi al lavabo e tirandosi leggermente su la gonna, sfilò una scarpa e mi mise il piede caldo in faccia ordinandomi perentoria:"avanti, bacia il piede alla signora!"
Senza neanche rendermene conto, avevo iniziato a segarmi con foga e l'afrore emanato dai suoi piedi inguainati in un collant color daino, mi fece riempire il contenitore con una sborrata come poche ne avevo fatte in vita mia!
Mentre, sconvolto, reclinai la testa al muro per riprendermi, mia suocera mi guardo compiaciuta e disse:"visto quanto poco c'è voluto?", "e questo è solo l'inizio", aggiunse!
Continua......
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