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La nuora - 1


di silvio
07.03.2022    |    53.583    |    9 9.7
"Anche nei giorni seguenti è tutto normale, e mi convinco che si tratta di una affettuosa manifestazione, anche se ogni tanto ci ripenso e non ne sono del..."
C’era stato un prologo: ero andato alla stazione a prendere la fidanzata di mio figlio: veniva da Rimini (una focosa romagnola) a Modena e siccome lui era fuori per lavoro - sarebbe tornato per l’ora di cena - quindi toccava a me alle 16, andare a prendere Claudia al treno.
Scesa dal vagone col suo trolley, le vado incontro sulla banchina, ci abbracciamo e sto per darle un bacio sulla guancia, quando lei mi stampa un bacio sulla bocca. La guardo sorpreso, con lo sguardo interrogativo, credo di avere alzato le sopracciglia e sto per chiederle qualcosa, ma lei mi sorride furba e mi mette l’indice sulle labbra per intimarmi il silenzio. Inutile dire che sono quantomeno perplesso, se non turbato.
Io ho più di 60 anni e lei ne ha 35 di meno. Claudia è piuttosto alta, belle gambe, capelli castano chiaro, occhi scuri, nè magra nè grassa, tette belle e sode, piuttosto carina ma non eccezionale. Insomma una “normale” bella ragazza, di quelle che si incontrano a mazzi per strada, all’università, ecc.
Comunque la accompagno a casa nostra, dove ci aspetta mia moglie e dove dopo qualche ora arriva anche nostro figlio Andrea.
La cena e il dopo cena trascorre tranquillo, Claudia è sorridente, è affettuosa col fidanzato; a me rivolge degli sguardi normali, senza ammiccamenti. Nei discorsi non fa alcuna allusione a quanto avvenuto e io non dico niente nemmeno a mia moglie. Figuriamoci! Lei è gelosa anche se guardo di lontano una matura signora.. Non oso immaginare se le raccontassi di un bacio. Magari – penso- sono io che mi faccio dei giri mentali e non è altro che un gesto di affetto.
Anche nei giorni seguenti è tutto normale, e mi convinco che si tratta di una affettuosa manifestazione, anche se ogni tanto ci ripenso e non ne sono del tutto convinto.
Venerdì mattina mia moglie è andata a fare acquisti in un agriturismo- cantina dalle parti di Pavullo, mentre Andrea è fuori città per lavoro e tornerà per pranzo. Mia moglie ci metterà non meno di un’ora ad andare e una a tornare.
Sono seduto sulla tavola di cucina e sto sistemando una spina elettrica, quando sento arrivare alle mie spalle Claudia. Mi si avvicina e si appoggia alla mia schiena. I suoi seni spuntano uno a destra e uno a sinistra della mia faccia e mi accorgo che chiaramente non porta reggiseno sotto la maglietta. Se mi giro a destra o a sinistra vado ad appoggiare la mia faccia su un capezzolo e non so come muovermi.
Ma ci pensa lei a risolvere l’empasse: mi infila una mano dentro la polo, raggiunge il mio capezzolo e inizia a massaggiarlo e strizzarlo. Mi dice: “Cosa credevi? Che ti avrei lasciato andare?” e mi fa alzare.
Sono sempre più imbambolato: da un lato non vorrei averci niente a che fare, dall’altra mi dico che alla mia età è forse l’ultima occasione per avere tra le braccia una ragazza. “Claudia – le dico, tentando di resistere – ma Andrea non ti soddisfa? Cosa cerchi in un vecchietto? Io amo mia moglie..”
“Si, si, con Andrea va bene, ma voglio provare il tuo cazzo!” dicendo questo mi bacia e questa volta sento la punta della sua lingua che si insinua tra le mie labbra; intanto libera la mano dalla mia maglietta e scende a toccarmi il cazzo che nel frattempo si è ingrossato e indurito.
Cedo, non sono mai stato bravo a resistere, e le infilo le mani sotto la maglietta a massaggiarle il seno e le loro punte. “Così, bravo, vedo che hai capito” dice lei e io mi chino a baciarli e leccarli, mente lei sospira.
Ormai sono partito e infilo la mano nei suoi calzoncini larghi e mi accorgo cne non porta mutandine!!! Vuol dire che era già preparata! Le mie dita incontrano il pelo e la fessura già umida. “Allora sei proprio maiala !!” le dico lentre le infilo la lingua in bocca e il medio nella figa bagnata.
La sditalino un po’ mentre limoniamo e la succhi, gemiti e mugugni non capisco se ha goduto o meno.
Ci stacchiamo, sposto la tavola più verso la finestra, in modo da poter vedere il cancello di ingresso sulla stada e accorgermi se casomai arrivasse qualcuno. Libero la tavola dai miei ciappini e sollevo Claudia facendola sedere sul bordo della tavola e sfilandole i calzoncini.
La sua figa è curata, col pelo tagliato a triangolo biondo. Io perdo quel poco di testa che ancora mi rimane e mi tuffo tra le sue cosce a leccare. Lecco il clitoride e poi tiro fuori la lingua e la infilo nel buco. Continuo così per qualche minuto e intanto le metto anche due dita dentro; lei mi dice che le piace e che la faccio godere; adesso sento chiaramente che gode due volte.
Mi alzo in piedi, mi asciugo la faccia e Claudia mi ordina: “ADESSO CHIAVAMI!”
Non me lo faccio dire due volte, le alzo le gambe sulle mie spalle e glielo metto dentro, la figa è ben lubrificata dalla saliva e ben aperta; il cazzo scivola nell’antro caldo. “Lo senti? -le dico - ti piace il cazzo?”
Lei non risponde, ma geme ad ogni colpo. Le mie mani corrono al suo seno e le strizzo i capezzoli, forse le faccio un po’ male, ma lei non si lamenta. Andiamo avanti così per qualche minuto, lei gode ancora, una volta, due, chissà, e io inizio a sentire la voglia di sborrare che mi prende il basso ventre.
Le chiedo “Ho voglia di sborrare, mi ecciti troppo, dove la vuoi? “
Claudia: “Godimi dentro, prendo la pillola non c’è problema.”
Allora non mi limito più, un ultimo sguardo al cancello, aumento il ritmo, la guardo negli occhi senza dire niente e con un grido mi scarico dentro di lei, che di nuovo gode. Mi accascio col fiatone su di lei e la bacio con la lingua, facendole sentire il suo sapore.
Passato l’affanno del momento, ci rialziamo, lei si tampona la figa con un fazzolettino e corre in bagno.
Io risistemo la tavola e ci rimetto sopra le mie robe. Do un’altra occhiata al cancello e poi vado anch’io in bagno.
Lei si è già lavata e sistemata e mi scocca un bacio sulla bocca dicendomi: “Non è mica finita qui, ho altri due buchi da provare!” lasciandomi di stucco e con qualche senso di colpa nei confronti di mio figlio e mia moglie. Le i va in camera e si prepara per uscire. Io evito di correrle dietro come un vecchio bavoso e torno al mio lavoro interrotto - ben interrotto.
Lei esce salutandomi con un sorriso e un “Ciao a dopo”.
Mah. Ci capisco ben poco:
Quando ci saranno novità ve le scriverò.




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