Biscotto latte e cioccolato

Sono Giulia, un’imprenditrice affermata che gestisce diverse palestre in città, un po’ ninfomane e bisex ma ultimamente tanto attratta dalle donne.

Oggi sono nella mia prima sede dove tutto è iniziato…. Non quella dov’è iniziata l’attività lavorativa 😅, ma dove ho iniziato le mie storie di sesso sul luogo di lavoro.
Il primo un uomo poi tante donne❤️‍🔥.

Ogni volta che entrò qui, sento nel mio cervello l’odore di sesso per tutto quello che ho combinato in questo luogo e mi prende la voglia.

Ci passo almeno due giorni alla settimana in cui do il cambio al mio sottoposto, nonché schiavetto ( ma questa è un’altra storia) che la gestisce per me negli altri giorni. Quando sono qui, approfitto per vedere le nuove leve😜 e se c’è qualcuna che mi intriga.

Già avevo adocchiato Manuela, una bella ragazza mulatta di origini Italo-brasiliane, ci eravamo già scambiati un paio di occhiate qualche settimana fa e poi lei guarda caso ha cambiato i giorni di allenamento per farli coincidere con quelli in cui ci sono io.

Oggi, poi si è iscritta anche una nuova recluta, Elena, una donna davvero graziosa e molto tonica, a prima impressione un po’ timida e forse ingenua.
L’ho accompagnata nello spogliatoio e mi sono soffermata sull’uscio a sbirciare, davvero figa.

Un po’ goffa, infatti mi chiama poco dopo, ha dimenticato le scarpe da spinning e mi chiede se gliele posso procurare: ha un 37 di numero. In palestra non ne abbiamo ma gli dico che ho le mie con lo stesso suo numero.
Accetta l’offerta, quindi apro il mio armadietto da cui accidentalmente cade il doppio diodo di gomma 🫣, che figura, lo ripongo velocemente, prendo le scarpette e gliele porgo. Nel mentre lei mi lancia uno sguardo intrigante… forse è interessata alle attenzioni femminili.

Le attività pomeridiane proseguono, le ragazze seguono i personal trainer poi prima della chiusura ……

Manuela è rimasta fino all’ora di chiusura, sta finendo il recupero muscolare.
Bene l’aspetterò nelle docce.
Invece non ho visto quando la nuova, Elena, è andata via, mah vabbè.
Mi vado a spogliare nello spogliatoio dello staff che poi ha in comune le docce con quello delle ragazze.
Sento aprire una doccia, deve essere Manuela che ha finito.
Mi sbrigo levo la tuta aderente ed il tanga che è pieno di me tra sudore e umori di eccitazione. Scusatemi ma sono anche un po’ fetish.
Prendo un telo, il doccia schiuma alle mandorle e cocco ed entro nella sala docce.

Ci sono 10 docce in fila senza separazione, nel bianco del vapore intravedo una figura scura in contrasto, Manuela!
Mi avvicino e prendo posto nella doccia al suo fianco, apro la doccia ed entro sotto il getto chinando la testa all’indietro, l’acqua scende come una cascata dai capelli sulla mia schiena.
Poi a bocca aperta ne prendo un po’ e la faccio cadere sui seni mostrandomi a lei.
Manuela mi saluta subito con un ciao, poi seguito ad uno scanning del mio corpo che va dai piedi fini ai miei occhi, quindi mi lancia un ammiccamento con i suoi occhi da cerbiatta e girandosi mi mostra il suo bel fondoschiena a mandolino….. allungherei già le mani per accarezzarla.
Prende il bagnoschiuma e se ne fa colare un bel po sul collo.
La crema bianca scende sulla sua pelle ebano creando un contrasto perversamente elegante, giù dal collo va lungo la schiena fino al solco del suo bel sederino.
Si gira di scatto, e mentre con entrambe le mani tiene raccolti i capelli sulla testa, mi chiede di aiutarla a lavarsi la schiena.
Prontamente le mie mani cadono sulla sua schiena, risalgo al collo mentre lei è immobilizzata, quasi sembra che sia appesa con delle catene ai polsi, ora è mia!
Ora inizio a massaggiarla col sapone fino ai fianchi e sul fondoschiena, lei ha un sussulto e inclina la schiena, il suo collo è a pochi centimetri dalla mia bocca e lei sente il mio fiato sulla pelle.
La sfioro con le labbra calde, lei si sfila chinandosi ad insaponarsi le cosce, i sui capelli bagnati ricadino sui miei seni. Poi si rialza strusciandosi ed ondeggiando sul mio corpo, i miei capezzoli turgidi le lasciano due strisce sulla sua pelle piena di sapone. Si gira ci abbracciamo e in meno di un secondo le nostre lingue sono intrecciate e le nostre mani sulle rispettive fessure del piacere.

La esploro, ha un clitoride enorme, sembra un vero fallo in miniatura con una specie di glande. Dentro è calda e umida ha la parte superiore ruvida più infondo liscia. Geme mentre la conosco, invece lei è più delicata e mi accarezza da fuori, la mia è stretta ma vogliosa. Alzo una gamba e l’avvicino, voglio essere penetrata dal piccolo clitoride, ci iniziamo a strusciare e sento gli umori uscire anche se l’acqua della doccia ci confonde le sensazioni.
Dopo un quarto d’ora abbiamo entrambe un orgasmo, lei si contorce ed urla, credo il suo sia un piacere clitorideo, mentre io ne ho uno strano, più vaginale ma diverso da quelli provati in precedenza, ho i brividi anche se sono sotto l’acqua calda, è incredibile.
Ora voglio sentire la sua lingua, chiudo l’acqua dalla mia parte e la tiro giù, lei inizia un movimento incredibile da destra a sinistra, mi fa impazzire ed inizio ad urlare di piacere, ho un secondo orgasmo in pochi minuti, dal mio clitoride questa volta.
Ora devo ricambiare, la porto fuori dalle docce sulla panca dove avevo steso il telo e la faccio stendere, scendo mi inginocchio e le allargo le gambe, quindi prendo tra le labbra il suo clito, grosso e bello ed inizio a succhiarlo.
Averlo in bocca mentre gli umori di una donna mi inondano mi provoca una forte eccitazione, non resisto e con una mano devo sgrillettarmi anche io.
Nel mentre lo succhio gli infilo due dita facendo pressione sulla parte superiore che prima avevo sentito rugosa, credo che li abbia il suo punto g.
Infatti dopo pochi minuti già si inarca e contorce urlando di piacere in un orgasmo doppio.
Ma voglio venire anche io …. mi posiziono a 69 in modo che le nostre lingue possano darci piacere a vicenda mentre tra le mani stringiamo i nostri glutei.
Veniamo subito entrambe in pochi istanti, complice l’eccitazione ed essendo sopra di lei, la inondo in con un orgasmo estremo, forse ho squirtato per la prima volta.
Lei è tutta bagnata in faccia, non so cosa mi è uscito, ma è tanta roba e lei non è affatto disgustata, si lecca le labbra e mi guarda ammaliandomi.

Poi distoglie lo sguardo dietro di me e si porta la mano alla bocca per lo stupore.
Mi giro anche io, oddio c’è Elena. Io sorridendo “Elena che ci fai ancora qui?
Manuela sarcasticamente: “si stava gustando tutta la scena e gli è anche piaciuto!”
Infatti Elena ha una magliettina intima con i capezzoli ritti e la mutandina con una macchia davanti ad indicare che è completamente bagnata!
Quasi insieme io e Manuela partiamo verso di lei che quasi impaurita si poggia di schiena al muro.
Noi ci poggiamo ognuna ai suoi lati con il gomito al muro e la mano a sorreggerci il capo inclinato.
Lei si gira con uno sguardo voglioso prima verso di me poi verso Manuela che più sfrontata di me le caccia la lingua in bocca tirandosela se.
Io le sfilo la maglietta e la bacio il collo, ritrovando anche la lingua di Manuela.
Poi è il turno di Manuela che le sfila le mutandine e prima di buttarle me le fa annusare.
Io sono più eccitata di prima, la stringiamo tra noi: Manuela mulatta di natura lei bianca come il latte ed io abbronzata dalle lampade.
Siamo come due biscotti al cioccolato con dentro la crema di latte!

To be continued …..