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Linda, che fica!


di Paola28
30.04.2009    |    69.926    |    3 8.9
"Restiamo d’accordo che alla chiusura del negozio mi vengono a prendere..."
Quanto sto per raccontare è successo alcuni giorni fa.
Al solo ricordare la carnosa fica di Linda mi vengono i brividi. Che fica! Due grandi labbra immense tutte aperte, la clitoride deliziosa che svetta fuori dalle piccole labbra tesa e palpitante mi sta facendo toccare mentre scrivo. E poi le tette con i capezzoli duri e scuri, il culo sodo, pronunciato e con il solco che diventa un tutt’uno con lo sticchio. Due cosce tornite e toniche che sembrano le colonne che sorreggono una Venere. Insomma una femmina da sballo!
Lasciamo perdere i ricordi e torniamo al racconto.
Sono nel negozio e poiché il periodo non è dei migliori non sono molto impegnata. Considerando che la mia ultima scopata risale a domenica notte la mia passera freme e prude ed ha desiderio di cazzo. Inutilmente cerco di confortarla con la mano. Viene bagnandomi perizoma e cosce ma subito dopo nuovamente fa riaffiorare la sua voglia.
Vedo entrare due clienti e la mia contentezza, oltre per la vendita di qualche indumento, è che per alcuni minuti non penso alle voglie della mia fica.
Sono una coppia, lui è un mio ex compagno di scuola, lei non la conosco. Vado incontro ai due e con cordialità abbraccio e bacio Tony. Lui ricambia e quindi mi presenta Linda, una meravigliosa ragazza con un seno fantastico, come la sua convivente.
Mi metto a loro disposizione. Linda dopo aver visto diversi capi ne sceglie alcuni che inizia a provare. Mentre sono impegnata con un’altra signora Tony si avvicina e mi dice che Linda desidera qualche mio consiglio. Chiedendo scussa alla cliente, che affido alla commessa, mi reco nel camerino prova e rimango letteralmente di stucco. Linda mi aspetta con le sue meravigliose tette sode al vento, i capezzoli sono turgidi e decisamente molto pronunciati, e un minuscolo perizoma che nulla lascia alla immaginazione del rotondo e sodo culo.
Essendoci abituata è solo un attimo e subito le chiedo: dimmi! Il suo dubbio, quale dei tre capi prendere? Glielo levo subito. Le stanno tutti benissimo per cui la invoglio a prenderli tutti. Lei allora ricomincia a indossarli nuovamente, per vedere come le stanno, e mi delizia facendomi ammirare il suo meraviglioso corpo nudo. Pure la fica mette in mostra e vedo che l’ha con il pelo nero ben curato e deliziosamente simmetrico. Finalmente finisce di provare ed entrambe, decisamente accaldate e col viso arrossato, usciamo dal camerino.
Mentre preparo la confezione la commessa dice che in serata andrà al cinema a vedere una pellicola di cui si dice molto bene. Non so come ma senza pensarci dico: io invece starò a casa da sola.
Nel consegnare la confezione dei tre capi di intimo a Linda questa sorridendo dice: se ti va perché non vieni con noi a cena? Sarà sempre meglio di stare sola a casa. Dicendo “sarà sempre meglio di stare sola a casa” lo dice in un certo modo che mi fa venire i brividi. Vedendo che pure Tony mi fa cenni di assenso allora, anche per non sembrare scortese, accetto.
Restiamo d’accordo che alla chiusura del negozio mi vengono a prendere. Mezzora prima della chiusura vado a casa, mi do una rinfrescata e indosso jeans, camicia e un giaccone di tela.
Puntualissimi alle otto mi vengono a prendere. Mi portano in un locale che non conosco ma debbo convenire che abbiamo mangiato bene. Sono quasi le 11,00 quando usciamo dal ristorante. Linda mentre ci avviamo per andare in macchina fa la proposta di andare a casa loro a bere un digestivo e aggiunge: cosi stiamo ancora un poco insieme e poi ti accompagniamo a casa. Posso non accettare? Sarebbe scortese, poi un digestivo, dopo l’abbondante cena, ci sta proprio bene.
Appena a casa Linda si mette in libertà. Ci sistemiamo nel soggiorno mentre lei si allontana lasciandomi con Tony. Abbiamo il tempo di scambiare qualche parola che lei ritorna indossando una vestaglietta corta che generosamente lascia vedere le belle tette, liberate dal reggiseno, e in trasparenza le sode natiche con la strisciolina del perizoma incuneato nel solco del culo.
Siccome ho necessità di fare pipì le chiedo dov’è il bagno. Mi accompagna e aprendomi la porta dice: fai con comodo. Dopo essermi svuotata la vescica mi rinfresco la fica usando il detergente per intimo che odora di lavanda e non posso non notare che la mia patatina e tutta un fremito. Spero che l’acqua fresca la faccia calmare e asciugandola noto che la clitoride è eretta.
Rientrando li trovo che già hanno preparato un vassoio con dei bicchieri e con bottiglie di limoncello, amaro, cognac e grappa. Io opto per la grappa, Linda e Tony per il cognac. Siamo seduti e parlando apprendo che Linda è nata in Spagna da padre italiano e madre spagnola.
Vedo che spesso i due si scambiano occhiate particolari e noto che la vestaglia della donna è sempre più generosamente aperta.
Ho la sensazione che Linda faccia un cenno a Tony e infatti questo, poco dopo, va in cucina ed io resto sola con lei. Il vederle il seno ormai tutto quasi di fuori fa fremere ancora di più la mia fica. Mi sovviene la voglia di succhiarle i pronunciati capezzoli ed allora senza pensarci mi avvicino a lei e con decisione insinuo due dita nel solco delle due mammelle. Lei emette un gemito e subito aggiunge: si cara! … Continua! … È da quando ti ho vista che lo desidero! … Il mio viso si accende di desiderio e le mani, in modo del tutto autonomo e senza aspettare il comando del cervello, slacciano la vestaglietta che cade sul divano. Il corpo di lei sguscia fuori, mostrandosi in tutto il suo splendore. Essendo Linda seduta sul divanetto oltre al seno vedo il ventre piatto con l’ombellico a conchiglia e qualche ciuffetto del pelo, ben curato, del pube.
Mentre l’osservo percepisco i fremiti della mia vulva impazzita di desiderio nel vedere la bellezza della donna.
Meccanicamente la mia camicia in un fiat raggiunge la vestaglia di lei. Mi sfilo i pantaloni e lei nota subito la macchia dei miei succhi sul davanti del perizoma. Ardo dal desiderio di ammirarle la fica. La costringo ad alzarsi e rimango allibita. Ai miei occhi si presenta una patonza con una splendida spacca e molto carnosa. Due grandi labbra cosi pronunciati mai li avevo visti. È cosi abbagliante perché le grandi labbra sono completamente aperti e mostrano le rosate piccole labbra con alla sommità una clitoride che, estendendosi per qualche centimetro, sembra una piccola minchia.
La donna che mi ritrovo davanti mi fa impazzire. Mentre la mia bocca ingordamente inizia a succhiare quella meraviglia di capezzoli duri e marrone scuro, le mie mani si dirigono alla clitoride e le dita subito iniziano a stuzzicare quella meraviglia scappellando il piccolo glande come se fosse un cazzo.
Nella posizione nella quale mi trovo ho il tronco leggermente arcuato. Mentre succhio le mammelle e strizzo la clitoride della donna percepisco due mani che, lambendo l’elastico del mio perizoma, lo tirano repentinamente giù mettendomi allo scoperto il culo rotondo e la passera che palpita di desiderio.
Non mi chiedo chi è stato, l’importante è essere stretta a questa meravigliosa donna che ora mi stringe a se e con la bocca cerca la mia che si offre dischiusa ai suoi desideri.
Le lingue iniziano a intrecciarsi come due serpentelli in amore. Le tette cozzano contro e il contatto ci manda in estasi. Le mani frugano tra le cosce divaricate alla ricerca dei caldi fiori che vogliono essere raccolti. L dita, insinuandosi dentro gli antri bollenti, iniziano a creare l’aspettativa di un sicuro godimento completo.
Mi sento in trance e quando Linda mi fa sdraiare sul divano e mi allarga le cosce non faccio resistenza e anzi le divarico al massimo. Immediatamente percepisco la sua bocca sulla mia fica. La sua lingua la percorre tutta dal buco del culo all’estremità dove svetta la mia clitoride inturgidita dalla voglia. Le sue mani mi strizzano i capezzoli nel mentre sento la sua clitoride tesa che fa pressione su una mia coscia.
Ormai pure io sono andata. Voglio succhiarle quel cazzetto che cerco con le mani. Lei capisce e sollevandosi dice: andiamo a letto cosi stiamo più comode e … pure … Tony … ci farà divertire.
Lui è proprio davanti alla stanza da letto tutto nudo e col cazzo in mano. Linda si stende sul letto e io mi metto sopra di lei nella posizione del 69. Subito la sua bocca inizia a deliziarmi la fica mentre la mia bocca avida s’impadronisce della sua facendomi gioire nel succhiare la clitoride che ora è ancora più tesa e dura. Le grandi labbra le ha tutte aperte e la mia lingua può raggiungere le calde profondità che emettono dolcissimi succhi femminei.
Entrambe gemiamo di piacere. Ansimiamo e sospiriamo e il godimento ci fa emettere gridolini che manifestano il nostro stato emotivo.
Veniamo in continuazione mentre i nostri corpi fremono per l’intenso piacere. Nella posizione in cui mi trovo il mio culo è in bella mostra ed infatti percepisco che Tony ne approfitta stuzzicandomi il buco. Ma lui non mi interessa! È la prugna di lei che voglio!
Nel momento stesso che la fica di Linda mi sborra dentro la bocca una abbondantissima quantità di succhi, mi assale un orgasmo animalesco che mi fa vibrare tutta col risultato che oltre a riempire il viso di Linda con i miei infiniti succhi, il cazzo di Tony, che si era fatto appena largo col glande dentro il mio l’ano, mi si ficca repentinamente tutto dentro aumentando la mia goduria e facendomi gridare come un’ossessa.
Dopo un attimo di pausa ed esserci rinfrescate, Linda inizia a trastullarmi di nuovo la fica. Lei inizia ma io, prendendo la palla al balzo, incomincio a dilettarmi con la meraviglia che lei ha tra le cosce. Sono io che ora la trascino nel letto e l’invito a divaricare le gambe. La mia bocca, sempre più avida, è sopra la sua spacca palpitante che inizia a dischiudersi. La mia lingua lecca a lungo la succosa fica scorrendo dal buco del culo fino al pistolino eretto per ritornare nuovamente all’ano e poi ancora al clitoride. Continuo cosi a lungo facendola tremare tutta per le mie linguate nel mentre le mie mani le trastullano le meravigliose tette con i durissimi capezzoli che sembra vogliano scoppiare da un momento all’altro. Lei ansima e mormora: sììì! … cosi! … come è bella la tua lingua! … mi fai impazzire! … ficcami le dita nel culo! … cosi! … brava! … continuaaaaa! … non fermartiiiiii! … vengooooo! … vengooooo! … vengoooooooo! Il tremore del suo corpo e il contemporaneo caldo e ricco fiotto che le esce dalla vulva oscenamente aperta mi dicono che il suo godimento è stato decisamente superbo.
Invertiamo le parti ed ora è lei che mi manda nel mondo dell’estasi. Le sue labbra, la sua lingua, le sue mani, le sue dita non tralasciano neppure un centimetro del mio corpo. Mi fruga la fica ficcandomi dentro tutta la mano. Contemporaneamente le sue dita mi otturano il buco del culo e i suoi caldi baci, con le lingue intrecciate, arrivano al culmine del mio piacere quando tutta tremante di godimento inizio a riversarle addosso la ricca produzione che la mia vagina è in grado di produrre. Esauste giacciamo sul letto con i corpi ancora avvinghiati nel sublime godimento provato. Nel momentaneo silenzio percepiamo l’ingresso di Tony nella camera. Lui, dopo avermi sodomizzato ma nello stesso tempo deliziato il culo, se ne è uscito e ci ha permesso di godere il nostro piacere di donne.
Vedendoci sorride e avvicinandosi dice: Ma siete assatanate! È da quasi due ore che lesbicate alla grande e godete come due maialone.
Guardo l’orologio e mi accorgo che sono quasi le tre di notte. Come cazzo vado a casa? Mormoro. Linda sorridendo dice: ma che minchia vai a fare a casa? Resta qua che completiamo l’opera. L’opera l’abbiamo completata veramente. Ci siamo trastullate per il resto della notte. L’alba ci ha trovate mentre ci sollazzavamo con un ulteriore 69. Il leggero bruciore del culo mi stava a chiarire che Tony per completare l’opera si era impossessato del mio secondo canale dal quale colava ancora la sborra che mi aveva iniettato nell’intestino.
Il giorno seguente, oltre che arrivare tardi in negozio, sono stata intronata per tutta la mattinata. Nell’intervallo di chiusura me ne sono andata a casa a dormire. Sono entrata nel meraviglioso mondo dei sogni col ricordo della gran carnosa fica della mia nuova amica e con la consapevolezza del godimento che mi aveva saputo trasmettere.

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