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Scambio di Coppia

Saluto al 2008


di Paola28
29.01.2009    |    21.252    |    1 7.5
"Mi sollevo completamente sulla mia compagna e mentre grido, come una baccante al massimo del godimento, dalla mia fica partono degli abbondanti spruzzi che..."
La sua figura, la prima volta, mi abbagliò appena la vidi avvicinarsi per accodarsi a fare il Check-in a Fiumicino. Ci dovevamo imbarcare per andare in Egitto precisamente a: Sharm El Sheikh.
Alta quasi quanto me, forse qualche centimetro in meno, ha un seno prosperoso, vita sottile, fianchi pronunciati, capelli lunghi ma di un colore rosso carota. Guardandola non posso fare a meno di leccarmi le labbra. Immediatamente mi viene un pensiero: sotto, il pelo l’ha pure rosso?
Mi colpisce pure la sua gonna corta, a mezza coscia, mette in evidenza le calze colorate, s’intuisce, senza essere strateghi, che ha delle natiche decisamente belle sode. È la lei di una coppia del trentino di età decisamente mia coetanea.
Il caso vuole che in aereo le viene assegnato il posto accanto al mio. Nel sedersi mi chiede se le permetto di occupare quello vicino al finestrino, a me destinato. Io, imbambolata dalla sua presenza, annuisco e quando lei mi passa davanti per sedersi, un mio braccio può costatare quanto è sodo il suo sedere.
Lisa, il suo nome, è veramente fantastica. Me la trovo seduta accanto e non posso fare a meno di osservare le sua fluente chioma fulva. Si gira dietro verso il marito al quale è stato assegnato il posto nella fila di dietro.
Il suo movimento porta il seno a sfiorare un mio braccio. Immediatamente sento un formicolio invadermi tutto il corpo mentre un prurito, che le donne conosciamo bene, m’invade la natura.
La simpatia tra noi nasce spontanea ed iniziamo a parlare del più e del meno come due vecchie amiche.
Discutendo lei gira verso di me non solo il bel viso ma anche il tronco e le gambe. La sua gonna corta ora sale in alto tanto che posso ammirare la rosata pelle delle cosce che fa capolino al di sopra delle autoreggenti.
Nel bel mezzo di un discorso si ferma ed avvicinandosi al mio orecchio mi dice: sai che mi piaci e poi, con tono molto basso, tanto che la sento a mala pena, aggiunge: sono bisex. Sicuramente sul mio volto scorge qualcosa di luminoso e contemporaneamente noto un leggero rossore sulle sue guance nel mentre le dico: pure io lo sono.
In hotel insistiamo per avere due camere contigue. Nel pomeriggio, è il 27 di dicembre, decidiamo di andare in piscina. Capirete, per l’occasione, sfoggio un mini tanga che disegna perfettamente la mia natura, il reggiseno? sarebbe stato meglio che non ci fosse. L’inconsistenza della stoffa invece di nascondere le tette le mette maggiormente in evidenza.
Pure lei non è da meno, perizoma ridottissimo e reggiseno che non riesce a nasconderle quella bella quinta misura di seno.
Dopo una breve nuotata decidiamo di andare a fare una sauna. Siamo sole e al buio e … con spontaneità le nostre bocche si cercano e si trovano. Le lingue s’intrecciano in un duetto che ci procura vertigini. Però non ci basta. Ci denudiamo completamente. Iniziamo a toccarci e le mani, fattesi ardite, vanno a insinuarsi nel caldo antro che non aspetta altro che essere violato.
La sua lingua, a proposito è decisamente lunga, inizia a deliziarmi lo sticchio che è un vulcano. Mentre lei mi lecca io le trastullo le piccole labbra e la clitoride deliziosamente, pure essa, molto pronunciata. Ha capezzoli durissimi e lunghi e la clitoride sembra un piccolo cazzo. Veniamo quasi immediatamente e allora decidiamo di non correre rischi e di andare in camera da lei.
Appena dentro ci scateniamo in un lungo 69 toccando vette di grande piacere. Io le carezzo il pelo rosso e insinuo le dita nel suo solco percorrendolo in lungo. La sua clitoride svetta tesa e mi delizio nel succhiargliela. Vedo le sue piccole labbra palpitare e delicatamente ne prendo i lembi e li allargo in modo da potere vedere il rosso bagliore della sua vulva che emette succhi biancastri e saporitissimi. Pure lei non sta ferma e rende la giusta attenzione alla mia bollente fica. Veniamo un’infinità di volte gustandoci i succulenti succhi che la natura delle donne abbondantemente produce.
Il culmine lo raggiungiamo quando posizionando le cosce a forbice mettiamo a contatto le fiche e le sfreghiamo tra loro. Percepire il suo pelo a contatto con la mia fica tutta rasata mi manda letteralmente in paradiso. Percepisco i peli che s’inumidiscono al contatto sia dei miei succhi che dei suoi, allora iniziamo a gemere di piacere. Continuiamo a sfregarci i sessi fino ad esaurirci e smettiamo solamente quando i nostri corpi iniziano a vibrare per l’intenso godimento.
Siamo a cena, Più la guardo e più mi viene il desiderio di succhiarle nuovamente le tette e la carnosa e rossa fica. Finalmente la cena finisce. Un suo sguardo mi fa capire tutto. Ci alziamo ma questa volta però nella camera ci seguono i nostri maritini. Marco ed Igor, intuendo quello che era nato tra noi donne, hanno fatto comunella e non hanno voluto lasciarci sole.
In quattro ci deliziamo a lungo e come meglio ci piace. La mia delizia è di prendere contemporaneamente sia nel culo che nella fica i due cazzi a mia disposizione mentre Lisa porge alla mia bocca avida la sua prugna calda e piena di succhi che mi inondano la gola.
Bellissimo percepire i cazzi che mi riempiono contemporaneamente il primo ed il secondo canale mentre bevo ingordamente i succhi che lei emette sulla mia bocca.
Nei giorni seguenti con Lisa c’incontriamo regolarmente e sempre regolarmente finiamo a letto deliziandoci come il primo giorno.
Per la sera del 31 decidiamo di concederci qualche oretta prima della mezzanotte tutta per noi e salutare in tal modo l’anno vecchio.
Subito dopo le 21 inizia la cena. Il tavolo dove siamo noi è di otto posti. Oltre a noi ci sono una coppia tedesca e una romana. Siamo tutti allegri e ci concediamo licenze cha in altre occasioni mai ci saremmo sognate.
Appena finito il secondo piatto, poco prima delle 22,30, Lisa, seduta accanto a me, si avvicina e mi dice che le piacerebbe andare in camera a leccarmi e farsi leccare. Mi alzo subito, del resto l’avevamo programmato. Ci scusiamo con i nostri compagni di tavolo e ci allontaniamo. I nostri consorti intuiscono quello che stiamo andando a fare e ci lasciano libere poiché a loro, nella serata, la dolce compagnia non manca.
In un attimo siamo in camera e non ci vuole molto a rimanere senza indumenti. Lisa mi divarica le cosce e si mette a succhiarmi la clitoride. Mette una lena che mai avevo notata nei giorni precedenti, e sì! Che avevamo lesbicato a lungo.
La sua lingua mi penetra dentro le piccole labbra, tutte aperte, e mi dà sensazioni che mi mandano in estasi. Egoisticamente per un bel pò subisco passivamente tutte le sue iniziative. Con la lingua percorre tutto il mio solco che dal pube va all’ano per poi ritornare indietro. In andata e ritorno fa due soste: una nella clitoride che succhia avidamente, procurandomi brividi di piacere, e un’altra nell’ano dove alla lingua sostituisce le dita ficcandomeli dentro il buchetto.
Dopo essere venuta e averle riempito il viso con la mia sborra, inizio pure io a farle un trattamento che la porta a gridare come una pazza. Prendo la clitoride, che lei ha molto più pronunciata della mia, tra i denti e le do una strizzatine, quindi inizio a succhiargliela come lei aveva fatto con me. Non ci vuole molto e pure lei inizia a fare zampillare sul mio viso i suoi dolci umori che ingurgito golosamente e sapientemente mi gusto.
Dopo una rinfrescatina ci facciamo un bel 69. Reciprocamente ci ficchiamo le dita dentro le rispettive fiche. Che bello percepirli mentre mi carezzano le pareti della vulva. Io le scosto i fulvi peletti e le ficco dentro, a mia volta, quattro dita, quasi tutta la mia mano è dentro la sua vagina. Tanto facciamo che ci troviamo i rispettivi punti “G” ma decidiamo che prima di arrivare al massimo dell’orgasmo vogliamo ancora divertirci.
La mia mano spazia dentro la sua vulva ed il piacere che prova è veramente tanto perché inizia a mugolare ed a emettere gridolini di piacere.
Il sentirla è per me un incitamento a proseguire nel palparla. Per darle di più inizio a inserire le dita dentro il buchetto del suo maestoso culo. Ora una mia mano è quasi tutta dentro la sua fica mentre le dita dell’altra messe a cuneo la violano nel buco più stretto.
Il suo corpo e percorso da continui fremiti. Le sue membra si irrigidiscono ed immediatamente subito dopo si rilassano. Gli ansimi e i mugugni non si contano più. Lei non è da meno. Pure una sua mano si è conquistato il possesso della mia calda vulva. Percepisco che la ruota lentamente dentro di me e non posso tacere il mio godimento.
Ora pure il mio culo è violato dalle dita dell’altra sua mano. Mi ripaga con la stessa moneta e il mio godimento sale alle stelle.
Mentre le mani fanno il loro dovere inizio a leccarle l’interno delle cosce. A me viene meglio perché le sto sopra ma pure lei mi fa scorre la lingua nella parte alta delle mie cosce.
Oramai siamo alla stretta finale. Personalmente sono sul punto di scoppiare e pure lei dimostra la mia stessa situazione. In un attimo e quasi contemporaneamente, anche senza dirci niente, le nostre dita vanno alla ricerca dei punti particolari che ci daranno la soddisfazione di essere donne. Sono io a trovare prima il suo. Lei emette un grido di godimento ed immediatamente dalla sua fica, mostruosamente divaricata, parte un fiotto di caldo liquido che mi si stampa sul viso. Lecco quanto mi cola sulle labbra e subito dopo resto meravigliata dal sussulto che subisce il mio corpo. Mi sollevo completamente sulla mia compagna e mentre grido, come una baccante al massimo del godimento, dalla mia fica partono degli abbondanti spruzzi che le inondano completamente il viso e il petto. Ci abbandoniamo sfiorandoci, lasciamo che i nostri corpi continuano a vibrare per l’immensità del piacere provato e lentamente i nostri ansimi si placano.
Alzandoci dal letto non possiamo non notare che è tutto imbrattato della sborra che abbiamo a lungo espulso. Siamo veramente contente e soddisfatte. Il nostro umore lo manifestiamo abbracciandoci e baciandoci a lungo. Il contatto della nostra pelle ci trasmette ancora brividi mentre le nostre bocche si scambiano i sapori goduti.
Velocemente ci vestiamo, tralasciando volutamente la biancheria intima, perchè è quasi mezzanotte e non vogliamo mancare di dare il nostro saluto al vecchio anno ed il benvenuto a quello nuovo.
Personalmente mai mi sarei aspettata di potere concludere l’anno 2008 stando tra le cosce calde di una donna godendo di un rapporto che per intensità e piacere assaporato me lo farà ricordare a lungo.

Paola




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