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UN FIORE PER TE


di MEDINAWARA
04.10.2016    |    14.228    |    5 9.3
"“Scusa Laura cosa hai detto?” balbetto confusa girandomi verso di lei..."
Sono sdraiata sul letto, mi giro verso la finestra per guardare il temporale che improvvisamente si è abbattuto sulla città,sembra quasi che il mio stato d’animo sia proiettato nella realtà sotto forma di tempesta. Chiudo gli occhi e penso a lui, vedo la sua bellezza,il fascino, la grazia con cui si muove, e la sua capacità di trovare sempre qualcosa per intrigarmi. Lo ricambiavo portandolo in alto,facendolo turbinare in un incantesimo di piacere,sembrava tutto quasi naturale.
Mi passano nella mente le immagini del passato, lo incontrai una sera, in un noto locale della collina partenopea, alla festa di compleanno di Laura. I suoi occhi erano come quelli di un leone,con le palpebre che si socchiudevano lentamente,e aveva uno sguardo penetrante simile a quello di un uomo che guarda da uno specchio una donna nuda sul suo corpo.
Sembrava una persona senza tempo, coperto da un abito delicato, grigio, dal taglio aderente al punto tale che si intravedevano le gambe robuste da tante ore di palestra. Tutto ciò gli dava un aria così sicura che mi eccitò.
Sembravo un’adolescente rimbambita e sotto shock , che ha avuto la fortuna di vedere dal vivo il suo idolo ad un concerto. Questa è la sensazione che ho sentito , una ragazzina priva di barriere , una tenera preda tra le fauci del re leone.
"Non resisto e devo assolutamente contrattaccare, ho la sensazione di essere la sua ennesima vittima sacrificale per il suo piacere." penso con un pizzico di civetteria. Quindi mi lascio cadere in modo sensuale sulla poltroncina,lo guardo in attesa che lui incroci il mio sguardo, accavallo le gambe lentamente con un movimento ampio che lui segue distrattamente con la coda dell’occhio felino, indosso un vestito nero in seta con un ampio spacco fin su all'attacco della coscia, e quel movimento le scopre quasi completamente.
Mi piace l’uomo che ho di fronte è in grado di darmi sollievo, una gioia difficile da contenere , sale in me ed esplode nelle viscere facendomi desiderare di trasmetterla a lui,che mi guarda incantato e fiero di avermi convinta a seguirlo nel suo gioco.
Non sa ancora che si trova davanti una leonessa affamata e adesso devo fargli capire che dovrà dare il meglio di se per placare la mia voglia.
Mentre pensavo a tutto ciò, devo essermi distratta a tal punto che lo perdo di vista.
“Dove sarà andato” mi chiedo con un pizzico di nervosismo , accusandomi per non essere stata vigile. Con le tante donne disponibili in giro, con gli ormoni a mille, che sicuramente stavano già affilando le unghie per sbranarlo. Mentre continuavo con le mie paturnie mentali, mi desta il suono della messaggeria del telefono,apro la pochette da sera, prendo il telefono e non vedo alcun nome, solo un numero di telefono.
“Sarà la solita pubblicità” pensai stizzita, dato che il messaggio in quel momento rappresentava un elemento di disturbo, e non potevo permettermi di dare alcun vantaggio alla concorrenza, donne che camminavano in modo loquace e miagolavano come gatte in calore.
Distrattamente e con gesto automatico sfioro lo schermo , si apre il messaggio e leggo “ Buonasera, sei splendida”
“Sapessi che splendore” pensai, altro che splendida, stavo incavolata nera,agitata per aver perso ogni contatto con quella entità aliena, che fino ad un attimo prima stava sul mio schermo radar pronta ad aiutarlo a farlo atterrare sul divano accanto a me.
Un altro suono e un altro messaggio, “hai delle gambe meravigliose”
Iniziai a guardarmi in giro, scrutavo ogni persona, per coglierne un segno, un ammiccamento. Chi stava corteggiandomi in maniera così nascosta? E soprattutto come aveva avuto il mio numero di telefono. Su quest’ultima cosa pensai che non era poi così difficile , c'erano tante persone che conoscevo , magari avevano deciso di farmi qualche stupido scherzo.
Quindi decisi di stare al gioco allegramente , e dopo aver sorseggiato uno spritz bianco, risposi :
“ chiunque tu sia, uomo o donna, alto ,bassa ,calvo ,riccia ,magro , grassa, ti auguro una buona visione …” Volutamente non aggiunsi altro, e roteando il bicchiere per sentire il tintinnio del ghiaccio restai in attesa dell’ ennesimo sms che non tardò a comparire sullo schermo del telefono.
Prima di leggere mi guardai intorno, tutti sembravano imperturbabili.
“Di fronte c’è Luca, però sembra così esageratamente noioso, no, non può essere lui. Sulla mia sinistra accanto alla vetrata che da sulla terrazza c’è Michele, che proprio in quel momento sta armeggiando con il suo Iphone”.
“ ti trovo dannatamente sexy, ti ho desiderata da quando ci siamo visti” alzo subito gli occhi per vedere l’espressione di Michele, ma è preso ad urlare per farsi sentire dal suo interlocutore e sgattaiolare fuori per allontanarsi dai rumori della sala.
“ Il tizio si è creato una forma di divertimento eccezionalmente piccante” pensai, passandomi la lingua sulle labbra, per soddisfare il piacere di chi anonimamente mi stava osservando. Chiunque egli fosse ero determinata a stare al gioco e continuare in quella strana forma epistolare.
Le luci, la musica assordante, l’aria calda, contribuirono a sciogliermi e rilanciare il suo gioco.
“Come immagini che siano le mie labbra? Morbide,soffici,imperiose, prepotenti ,miti, accoglienti o arcigne?”
Mentre scrivevo il messaggio, istintivamente strusciai le gambe, le sentii calde e la sensazione che ne seguì fu di un immediato profondo desiderio.
“Le trovo stimolanti per eccitarmi, pronte a tracciare una scia di piacere lungo il mio sentiero … ”
Mister X non ci mise tanto a rispondermi, diventava sempre più suadente. “ Devo riflettere sul da farsi” Mi alzo e mi dirigo verso la toilette, incosciamente voglio dare una aggiustatina al trucco.
Mentre con il rossetto ripasso il contorno delle labbra, una fantasia mi attraversa la mente.
"No, non puoi farlo" una parte di me così gridava, ma ormai dopo la delusione di aver perso quel magnifico felino, volevo dar vita ad una serata alternativa , quindi vince in me l'altra parte ovvero la leonessa affamata. Mi sfilo il perizoma, alzo il vestito fasciandolo ai fianchi, appoggio una gamba sull'orlo del bagno, e con le gambe aperte inizio a dipingere con il rossetto le labbra del mio sesso come fosse una bocca, le dipingo in modo elaborato,appariscenti, fino a farla somigliare ad una rosa rossa.
“Ecco il mio fiore per te” penso mentre scatto una foto con il telefonino e la invio.
Resto ad aspettare che compaia sullo schermo la sua risposta, attimi di ansia e nello stesso tempo di eccitazione, “ forse ho esagerato” penso con un attimo di pentimento.
Passano alcuni minuti e il telefono continua a restare muto, così decido di uscire, apro la porta del bagno, mi avvicino al lavandino per lavarmi le mani e ritornare in sala. Controllo il trucco , e nel frattempo dallo specchio vedo entrare Laura. La sua presenza mi provoca un moto di disappunto.Se fosse arrivato in quel momento il messaggio? Lo volevo leggere subito e vedere una foto di Mister X , chissà in quale posa artistica me l’avrebbe inviata.!
“Ciao Laura,hai organizzato una bellissima festa” mormoro, fingendo di essere distratta dal trucco che sto sistemando.
“Hai le gambe caldissime” mi dice con un sorriso disegnato sulla bocca.
“Scusa Laura cosa hai detto?” balbetto confusa girandomi verso di lei.
“Ti trovo decisamente sexy” mi sussurra con voce calda, e con il palmo della mano mi accarezza una guancia.
Sono senza parole, Mister X è Laura, no, non ci posso credere, sto sognando oppure è tutto vero, sarà stato il troppo alcol che mi sta dando alla testa oppure è tutto vero.Non ho mai pensato di attrarre l’attrazione di una donna,quali sensazioni si provano,come sarebbe se… e mentre stavo li impietrita a pensare, lei mi sussurra “ vieni qui” spingendomi verso uno dei bagni, chiudendo poi la porta.
Mi prende il viso tra le mani, e con decisione appoggia la sua bocca alla mia. Non so come, forse paralizzata dagli eventi che non avevo minimamente preso in considerazione, o per l’eccitazione che avevo avuto fino ad un attimo prima con Mister X, fatto sta che sento la sua lingua calda e morbida intrecciarsi con la mia. La guardo negli occhi, e vedo un desiderio profondo e morboso.
“Ti ho desiderata da quando ti ho vista”
Spinta da curiosità sono io adesso ad avvicinarmi a lei. Un bacio lungo, le nostre lingue entrano ed escono dalle rispettive bocche, lecco le sue labbra , e la sento gemere.
Questa nuova situazione, mi sta facendo eccitare enormemente, con le mani le accarezzo il corpo, morbido e caldo che si spinge sempre più verso il mio ventre.
Le sue mani sono più decise, più esperte, mi abbassa le spalline del vestito scoprendo il mio seno che resta in balia delle sue attenzioni.
“Sei semplicemente meravigliosa” mi sussurra all'orecchio.
Il suo respiro caldo mi provocano dei brividi per tutto il corpo. Ricomincia a baciarmi facendo attenzione a non toccare i capezzoli così turgidi che testimoniano l’eccitazione che ormai mi ha completamente presa. Sono sorpresa di essere così piena di desiderio. "Che mi sta succedendo!!""
Si avvicina al mio viso, e con la lingua scende sul collo, fino a raggiungere il mio capezzolo sfiorandolo leggermente.
Sento una scossa, un fuoco dentro. E’ Laura che con la lingua, le morbide labbra, i denti, tortura il mio capezzolo, facendomi bagnare completamente. I miei umori iniziano ad affiorare.
Con un lento movimento delle mani , come un supplizio, inizia a sollevarmi il vestito ,accarezzandomi le gambe , mi sfila le mutandine e si inginocchia. Resta un attimo per me infinito a guardare il fiore che poco prima inconsapevolmente le avevo inviato.
“ Mi piace il tuo profumo” mi dice con desiderio , mentre segue con lo sguardo la mia reazione.
La sua lingua, la sua bocca iniziano a sfiorarmi, la sento salire e scendere tra le gambe, si avvicina lentamente con tocco leggero alla mia vagina, mentre con le mani sale a pizzicare i miei capezzoli.
Le accarezzo i capelli, la spingo delicatamente verso di me, un gemito mi sfugge mentre lei continua a tormentarmi con la lingua. Non pensavo che dentro di me si poteva scatenare una lussuria così sfacciata.
Sento un suo dito che si appoggia sulla mia fessura, lo bagna dei miei umori e lo lascia scivolare dentro, poi ne aggiunge un altro spingendo sempre più a fondo.
La sua bocca è sempre tra le mie gambe, pronta a darmi dei colpi di lingua per farmi raggiungere un godimento mai provato.
Un rumore fuori dalla porta mi fa pensare che è entrata una di quelle gatte a darsi una rinfrescata ,non mi spavento anzi mi eccita ancora di più. "Che mi sta succedendo!!"
Laura allunga una mano verso la mia bocca, le succhio le dita provando piacere, mi sento penetrata da un brivido di intensità pari ad un terremoto , un onda anomala mi scuote e si infrange sulla sua lingua bagnandomi tra le gambe .
Lei si alza mi bacia appassionatamente facendomi assaggiare il mio sapore. La bacio vogliosa mentre le mie mani si insinuano sotto la sua gonna, cercando la sua gemma.
Le scosto le mutandine e faccio scivolare il mio dito dentro di lei, provo un senso di cupidigia quando sento la mia bano che si bagna dei suoi umori.
Si scopre un capezzolo, capisco che vuole offrirmelo, e quindi con la bocca scendo a morderlo. Non so bene quello che sto facendo e come lo faccio, seguo solo il mio istinto di farle provare lo stesso piacere che mi ha appena dato. La sento ansimare, continuo con più violenza a scuoterla. Le mie dita affogano nei suoi umori, è un momento intenso. Si appoggia a me, mi stringe, sento il suo respiro affannoso sul collo, la sento ansimare, mi bacia , mi morde, fin quando le sue unghie si fanno sentire dietro la mia schiena , e sento la mia mano completamente bagnata dal suo orgasmo.
E’ stato tutto così breve, inaspettato, e intenso per la sua imprevedibilità.
Rompe quel silenzio dicendo : “ lasciami le tue mutandine, sapere che è stata la tua prima volta e forse l’ultima vorrei avere almeno il tuo ricordo”
“Certo, si” rispondo in maniera confusa, ancora con le ultime scosse che attraversano il mio corpo.

Lei esce prima di me, approfitto per mettere un po’ di trucco, esco e sulla mia destra alla fine del corridoio tra le luci soffuse e la musica assordante vedo il re leone, i suoi occhi verdi da felino mi sorridono, è soddisfatto di aver trascinato nella trappola la sua preda, e con la sua andatura lenta e sicura si gira dandomi le spalle per incamminarsi verso l’uscita.
In mano aveva il mio perizoma di pizzo nero.
Anche quella volta ti ho fatto volare nel turbine del piacere.


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