Alessia

Mi chiamo Alessia. Ho 23 anni e sono un bella ragazza, longilinea, curata nell'aspetto, di buona famiglia.Sono alta 175 capelli lunghi castani occhi verdi e taglia 38/40. Frequento l'ultimo anno della facoltà di architettura di Firenze con ottimi risultati. Oggi è sabato o meglio domenica visto che sono le 4 del mattino e sto tornando a casa dopo una serata passata con delle amiche a ballare in discoteca. Ho un pò bevuto e avrei anche voglia di scopare Ma ormai con chi?Apro piano con le chiavi e sento che tutti dormono. Però so che c'è un ospite in casa. Un amico del babbo che lavora nell'impresa paterna. Domani partiranno in aereo per iniziare un lavoro insieme all'estero. E, come spesso accade, mio padre preferisce ospitare i suoi collaboratori per parlare su le cose da fare.Mi tolgo le scarpe e in punta dei piedi mi avvio verso la mia stanza quando scorgo una luce che filtra da sotto una porta. La curiosità mi spinge ad avvicinarmi e ad aprirla lentamente. A stento riesco a trattenere un grido. Disteso sul letto con le braccia sopra la testa e le gambe divaricate c'è un uomo di colore completamente nudo.Avrà circa una 50 anni ma ben fatto. Torace largo e muscoloso, atletico, gambe e braccia tatuate, mani grandi e forti. Vorrei scappare ma il mio sguardo si posa sul suo pene, grosso, nero e nodoso che arriva a riposo quasi a metà coscia. La mia mano scivola sotto la minigonna, scosta le mutandine e inizio a toccarmi profondamente, fino a chiudere gli occhi, fino a emettere un rauco lamento .E' un attimo. L'uomo mi salta addosso, mi stringe contro il muro e mi infila la lingua in bocca. Sento suo pene enorme e già duro premere sulle mie cosce morbide e accoglienti.Mi sfila la camicetta liberando i seni che schizzano in alto come palloncini pronti a volare. Lasciami! . . imploro senza convinzione, rossa in viso e imbarazzata dalla stretta dell'uomo nudo e eccitato.Lui non risponde. Mi alza sui fianchi come fossi una ballino di cemento e mi sbatte sul letto facendomi segno di stare zitta.Via la minigonna, strappa le mutandine mentre io sussurro . . non non voglio!Ma la sua mano ruvida e callosa che avanza dentro le mie cosce di seta mi paralizza.Mi penetra con un dito, poi due, poi tre . . ormai bagnata fradicia non trova alcuna resistenza. L'odore selvaggio dell'uomo mi stordisce mentre lui mi allarga le gambe e con un sol colpo lo affonda fino a i testicoli strappandomi un grido soffocato. Pur percependo il suo odore nauseante mi aggrappo ai suoi glutei scolpiti nel marmo che si agitano sopra di me mentre il suo pene enorme mi scava come bestia in calore. Mi sento svenire per il peso del suo corpo e per i colpi possenti che scatenano in me continui orgasmi accompagnati da numerosi gridolini isterici.Alla fine mi gira e tappandomi la bocca mi sodomizza di brutto. Sento la carne dilatarsi e un bruciore insopportabile mi pervade l' ano facendomi tremare come una foglia mentre lui imperterrito mi penetra incurante delle mie grida soffocate nella sua mano e dal cuscino sopra la testa. Mi sento mancare. Svengo. Al mio risveglio l'uomo non c'è più. Ho la vagina in fiamme. L'ano dilatato e dolente e sulle labbra un rivolo di sperma mi fa capire che mi è venuto in bocca.Mi alzo a fatica e raccolgo le mie vesti stracciate. Nuda, distrutta dalle forti emozioni provate mi guardo allo specchio con fierezza pronta a cancellare dalla mente la brutalità subita.Di lui, di cui non conosco nemmeno il nome, ricorderò però il suo corpo possente e muscoloso, l'odore intenso della sua pelle e il sapore del suo sperma aspro e salato come un'onda del mare . . . . ma anche tanta, tanta voglia di risentirlo dentro. Accetto i vostri commenti.Alessia.