La ragazza del mio coinquilino (seconda parte)

Consigliata la lettura della prima parte...

In testa mi partono una serie di bestemmie ed improperi nei confronti del mio coinquilino, della sfiga, e di chi sa cos’altro. Ho il cazzo che mi scoppia nel pantaloni, ma pure stasera dovrò arrangiarmi da solo. Alessandra mi guarda un po' spaesata. É dispiaciuta, anche lei aveva voglia di concludere la serata facendosi una sana scopata, preferibilmente col sottoscritto, ma dovrà probabilmente accontentarsi del suo ragazzo mezzo ubriaco.
Entrando in cucina Sebastiano, visibilmente ubriaco, ci dice:
-Dove eravate andati ad infrattarvi?- Di getto gli rispondo
-Non mi avevi detto che la tua ragazza era così brava a fare i pompini! Mi ci é voluto un po' per riprendere le forze dopo...- Non so perché l'ho detto, sarà la rabbia. Ale sbianca, Seba ride e mi risponde a tono:
-Ma va! Ha un bel culo ma con i pompini non é capace!- Rimango perplesso ripensando a pochi minuti fa ed a come mi leccava le palle la ragazza del mio coinquilino. Mi riempio un bicchiere di rum scadente che era sul tavolo e dico:
- Avrei dovuto chiamare Giovanna, mi sarei svuotato le palle almeno, invece sono solo pieno di alcol. Me ne vado a letto- Bevo alla goccia, mi giro verso Alessandra ed abbracciandola stretta in modo da farle sentire ancora la mia eccitazione saluto la mia ex ragazza in prestito.
- Buona notte tesoro, abbiamo un discorso aperto io e te- E con una mano le do una strizzata al culo, sicuro dalla posizione che impediva a Seba di vedere. Ale arrossisce e mi augura la buona notte.

In camera faccio in tempo a malapena a spogliarmi e crollo sul letto nudo.
Dormo male, l'alcol, l'eccitazione, la rabbia verso quello stronzo del mio coinquilino che forse ora si stata scopando Alessandra. Mi rigiro di continuo. Ad un certo punto sogno pure la mia ex. É accovacciata tra le mie gambe, e mi sta leccando le palle.
É sempre stata una campionessa nel succhiare il cazzo, si vedeva che le piaceva e lo faceva con dovizia e passione, peccato che non si limitasse a farlo solo a me, ma che deliziasse anche alcuni miei amici, oltre che il suo padrone di casa 60enne (e magari ci faceva anche altro) in cambio di una riduzione dell'affitto.
-Vacca- dico a mezza bocca. E lei nel sogno mi risponde:
-Si sono una vacca, ma non potevo resistere, avevo troppa voglia del tuo cazzo.
E lo imbocca tutto fino in gola. Resto perplesso.... Non é la sua voce, ma sembra quella di...
-Che succede?- Apro gli occhi, abbasso lo sguardo e nel semi buio intravedo una testa bionda che fa su e giù sul mio cazzo. E' Alessandra! E' sgattaiolata nella mia camera e sta finendo quanto iniziato prima. Mi lascio andare e mi godo un grandioso pompino. Sento che sto per venire finalmente, non mi va di fermare l'orgasmo imminente, avviso Ale, ma lei non fa cenno a volersi staccare, anzi, aumenta il ritmo e quando esplodo nella sua bocca non lascia che nemmeno una goccia vada persa. Mi sorride leccandosi le labbra mentre si accoccola su di me. É soddisfatta di avermi fatto godere.
-Sai - mi dice - voleva scopare lo stronzo di là, prima mi ha chiesto se era vero che ti avevo fatto un pompino, e poi quando gli ho risposto di si, tutto eccitato mi é saltato addosso. Ma io l'ho messo a cuccia, e gli ho detto che non avrei scopato con lui e che al massimo gli avrei fatto una sega raccontandogli di come ti avevo succhiato il cazzo nel bagno del locale e di quanto ce l'hai grosso. É venuto quasi subito durante il racconto, il cornuto-
Nel frattempo la sua mano continuava ad accarezzare il mio amico, che forse anche per il racconto, si era subito rimesso sull'attenti.
-Ma ora basta - mi dice - sono fradicia, ho troppa voglia di sentirti dentro di me -
E dicendo così si siede a cavalcioni su di me e si impala sul cazzo, lentamente. La sua faccia é estasiata, si siede fino in fondo, per sentirlo tutto, e poi inizia a muoversi, prima lentamente poi con più foga gemendo di piacere. Mi accoglie una fica bollente. E' lei a comandare il gioco ora. Mi scopa alternando movimenti lunghi e lenti a colpi decisi. Con le mani si strizza seni , la sento contrarre i muscoli e stringermi piacevolmente l'uccello, continuando a muoversi su di me senza sosta.
Cambiamo posizione, scende e si posiziona di fianco a me in posizione prona, con la testa sul letto ed i fianchi in alto, offrendomi il suo bel culetto.-
Prendimi da dietro- mi dice. Mi posiziono alle sue spalle e prendo a scoparla alla pecorina, stavolta più rudemente -Si! Così, scopami forte!- Ho paura che lo stronzo di la possa sentirci, ma era ubriaco fradicio e poi, chi se ne frega! Continuo con un buon ritmo, sento che lei si avvicina al culmine del godimento
-Siii, vengo!! vengooo!- La sento fremere per l'orgasmo, in un attimo di lucidità, poco prima di godere anche io, esco da dentro di lei e le scarico tutto il mio piacere sul culo e sulla schiena.
Esausti crolliamo sul letto. Ha la faccia estasiata, sorridendo mi dice – L'avessi saputo che eri così ben messo li sotto, sarei sgattaiolata prima in camera tua- Le rispondo che d'ora in poi la mia porta per lei e il suo bel culo è sempre aperta, anzi la prossima volta potremmo anche prestargli più attenzione. Mi sorride dicendo – Vedremo- e si gira dall'altra parte sospirando soddisfatta. Ci addormentiamo.
Dopo un tempo indefinito ci svegliamo. Mi dice che è meglio che lei vada,
- Vado a stendermi di fianco a Seba con ancora il tuo sperma addosso- mi dice ridendo. Da buon cavaliere l'accompagno alla porta, la apro e prima che esca la bacio di nuovo palpandole il culo. Siamo nudi entrambi, sento il mio uccello svegliarsi di nuovo, presi dal bacio non ci accorgiamo di essere osservati, ci destiamo solo quando sentiamo una voce dire- Che cazzo succede qui?....
(continua)