La ragazza del mio coinquilino (terza ed ultima parte)

Da leggere dopo aver letto i racconti precedenti.

Terrorizzati ci voltiamo entrambi, ancora abbracciati.
Vediamo Roberto, il terzo coinquilino di casa, in mutande e maglietta che uscito dal bagno ci guarda con una faccia a metà tra lo shockato e l'incredulo. Ripete di nuovo- Che diamine state facendo?- Alessandra è terrorizzata, la spingo di nuovo in camera e tiro dentro anche Roberto richiudendo la porta.
Non so cosa dire, mi viene fuori solo un idiota:
-Non ci crederai, ma è stato Seba a dirmi che per stasera era la mia ragazza- facendo un mezzo sorriso scemo.
Roberto ci guarda ancora più stupito di prima e forse divertito. Penso che devo assolutamente cercare di evitare casini. Gli chiedo se per favore può tenerselo per se, di non dire nulla e di dimenticare quello che ha visto, ma noto che è distratto dalla mia ragazza in prestito. Anche Alessandra, incurante della sua nudità si avvicina a lui supplicandolo di non dire nulla. Roberto ha un sorriso scemo e non riesce a staccare gli occhi dalle sue belle tettine.
In quel momento mi viene un' idea! Devo cercare di cogliere l'occasione; se non puoi sconfiggerli, fatteli alleati diceva qualcuno.
Intervengo dicendogli- Ma scusa, cosa avresti fatto al mio posto? Non mi dire che con un culetto del genere- Dico mentre faccio girare Alessandra che mi guarda stranita- Non avresti voluto approfittarne?
Roberto sorride, imbarazzato anche, e non sa bene cosa dire, gli esce fuori solo un - Beh, in effetti...- ma vedo che i suoi boxer faticano a nascondere l'eccitazione. Faccio l'occhiolino ad Ale, cercando di farle capire di venirmi dietro.
- Poi ho scoperto che la nostra Alessandra è una dea dei pompini...-
Ora è Alessandra mi guarda con gli occhi sgranati, forse ho esagerato ed ho paura che a breve mi arriverà uno schiaffo. D'altronde la sto mettendo in mostra neanche fosse una donna di strada. Cerco di farle capire che deve stare al gioco, e dopo un attimo di disorientamento mi fa un segno di accenno che ha capito la situazione. Si gira verso Roberto ed avvicinandosi gli dice a voce bassa
– Noto con piacere che ti piace cosa vedi!- gli dice indicando la sua erezione- Fammi vedere un po' cosa c'è qui sotto- Allungando una mano verso i suoi boxer. Roberto tra il sonno, lo sconcerto e la ragazza del suo coinquilino nuda che gli tocca il pacco non ci sta capendo più nulla. Lei si inginocchia e tira giù l'elastico dei suoi boxer. Il cazzo svetta verso l'alto ed Ale senza perdere un secondo, lo impugna dalla base e lo imbocca tutto fino in fondo. -E' davvero una gran porca- penso tra me e me mentre Roberto incredulo si gode un inaspettato pompino, gli esce fuori solo un gemito di piacere -Oh, siii-.
Anche il mio di cazzo si ridesta. Mi avvicino ai due e porgo il mio amico ad Alessandra, che mi guarda sorridendo con gli occhi, visto che aveva il cazzo di Roberto in bocca, e lo impugna iniziando a segarmi. Poi cambia, lascia Roberto e prima di imboccare il mio cazzo, continuando a lui un lavoro di mano, mi dice- Ancora? Sei davvero un maiale- e riprende a pompare, alternandosi poi tra me e lui. Roberto non dura molto, annuncia che sta per venire, ed Ale non si fa pregare accogliendo tutto nella sua gola, non facendo perdere nulla. Io, vista la scena, non duro molto e per la terza volta raggiungo l'orgasmo, lei lo capisce ed apre la bocca, ma io decido di venire schizzandole il viso.
- Non avrei mai immaginato che una noiosa serata con degli ingegneri sarebbe finire in modo così piacevole- dice Alessandra.
Roberto risponde – Dillo a me! Mi ero alzato per andare in bagno e mi sono ritrovato tirato in mezzo alle corna del mio coinquilino- poi aggiunge -Io non ne so niente, ma grazie- e tutto soddisfatto si defila.
Lei mentre cerca malamente di ripulirsi la faccia dal mio seme si rialza e si avvia verso il bagno, le do uno schiaffetto sul culo e le dico -Ora puoi tornare dal tuo cornuto, sei davvero una gran bella vacca- facendole l'occhiolino, lei sorridendo mi fa una liguaccia, forse per farmi vedere che aveva ingoiato tutto, e va via.
Mi ributto sul letto soddisfatto. Mi ci voleva questa bella scopata.

Nelle settimane successive con Alessandra avemmo modo di deliziarci a vicenda altre volte. Tra scopate e pompini vari, rigorosamente con ingoio, mi ha confessato che già tradiva Sebastiano con un suo collega più grande da un paio di settimane circa, e mi ha anche detto che mesi prima, sentendomi scopare con la mia ex, si era incuriosita nei confronti del sottoscritto. Approfittavamo delle assenze o le lezioni del suo ragazzo per vederci, e in un pomeriggio di fine maggio mi concesse anche il culo.
Sò che una volta ha scopato anche con Roberto, ma mi confesso che non le era piaciuto più di tanto, mentre una sera, quando Seba era via per una settimana di laboratorio non so dove, la invitammo a vedere con noi la finale di Champions. Birre, pompini, e vedere l'altra squadra della città perdere, la resero una serata davvero indimenticabile.

Tutto ha una fine però. Poco dopo lasciò Sebastiano per mettersi definitivamente con il collega quarantenne che girava in BMW, e disse di volersi dare una calmata. Rispettai la sua volontà e non la cercai. Non ci vedemmo più.

Un anno più tardi ci incrociammo per caso in un locale, sulla porta di ingresso. Senza dire nulla, da buon cavaliere le cedetti il passo, lei, dopo essermi passata avanti, sorridendo mi chiese
-Ti piace ancora quello che vedi?- Non risposi, ma arrivati in coda alla cassa, senza dire nulla appoggiai la mia erezione sui suoi pantaloni bianchi che fasciavano perfettamente quel suo splendido culo.

Grazie a tutti per aver letto i miei racconti sperando vi siano piaciuti.