Racconti Erotici > trans > A casa da solo
trans

A casa da solo


di Sexwhithose
16.02.2019    |    1.257    |    4 9.9
"Estraggo dei capi a caso e mi preparo..."
Ho bisogno di qualcosa in più. Non mi accontento mai. Faccio 10 e la volta dopo punto a 11, almeno con la mia passione segreta funziona così.
Una volta bastava toccare dei leggins o dei collant. Adesso se non li indosso non sento niente. Prima era solo intimo, adesso sono gonne, body, rossetto.
Purtroppo non vivo ancora da solo per cui gli spazi che mi taglio per sentirmi bene con me stesso sono sempre troppo pochi. Per questo sto provando a esagerare. A sentirmi donna al 1000%. A fare quello che di solito le donne non fanno, a vestire quello che,normalmente, le donne non indossano.
Così inizio a fare la doccia per togliermi i peli e per iniziare a pulire e ad aprire il mio buchetto. Troppo stretto. Troppo poco elastico. Colpa del poco tempo.
Devo massimizzare i tempi. Mi tolgo i peli con un plug medio. Mi piace. Adoro sentire presenze estranee. Vediamo di allargarlo di più.
Finisco di togliermi quell’odiosa peluria e ,mentre coi muscoli faccio scivolare via il plug dal buchetto, smonto il doccino per montare un tubo per dei clisteri veramente fenomenali. E allora dopo pochi secondi son già pulito. Ma ho il desiderio di sentirmi più ragazza.
Esco e mi metto un bel bikini rosso con delle protesi mammarie per sentire il peso sul collo del laccio che tiene quelle magnifiche tette. Manca qualcosa.
Prendo un costume intero e lo metto mentre rimango sotto l’acqua. Ora va meglio. Sento il tessuto del costume che si inumidisce e viene a contatto con pelle, si attacca e mi fa tremare. Esco e mi asciugo.
E’ sera tarda e so già cosa fare. Faccio decidere al caso cosa mettere. Estraggo dei capi a caso e mi preparo. Posiziono le camere e un indumento alla volta mi vesto cercando di mostrare il più possibile come mi sta.
Parto con un immancabile plug di metallo. E’ freddo e a contatto con le pareti interne del mio culo mi da una piacevole sensazione. Lo copro con la parte sotto di un bikini nero a brasiliana con i laccetti. Mi copre molto poco, troppo poco, mi separa le natiche una dall’altra.
Ora la mia parte preferita. I collant. Il caso ha voluto che stasera fossero quelli rossi anche se non mi fanno impazzire in confronto ad altri, ma appena risento quella sensazione dopo tanto tempo, appena faccio scorrere la mano lungo le gambe velate non ci faccio più caso e quasi vorrei stare lì a sentire quel brivido all’infinito. Uao.
Non avevo visto che dovevo mettere anche le autoreggenti. Fa niente le metto sopra. Delle autoreggenti nere da favola che mi fanno sentire le gambe ancora più costrette e a quel punto sembro una bambola. Ma mi piace.
Prossimo step un bel body nero da danza, quindi bello spesso. Le protesi si muoverebbero troppo per cui metto la parte sopra del bikini rosso usato prima e poi infilo le tette. Ora che sono sicuro che non usciranno e non si sposteranno troppo metto il body nero che mi fascia completamente il busto e mi da una sensazione di attillato che mi provoca un’erezione troppo grande per la femmina che sono.
Passo successivo un costume intero nero che mi crea quasi un effetto corsetto tanto sento la pancia tenuta ferma. Manca solo un indumento. Un bel paio di leggins neri. Sento che non riesco a trattenere lo sperma che è in procinto di uscire ma faccio di tutto per trattenerlo.
A mettere tutti quei vestiti addosso il plug si è mosso così tanto ma anche così silenziosamente che non riesce a non rimanere duro sotto quei collant. Rimango così fino a che il mio membro non si calma.
Nel frattempo mi accorgo che ho sonno.
E’ ora di completare l’opera aggiungendo gli addobbi.
Uso una retina per parrucche per tenere fermi i capelli e sopra metto una maschera di latex nera con buchi per bocca, occhi, e due piccoli per respirare. Così il dildo con cui mi sto esercitando per il deepthroat lo vedo, lo spingo in gola e lo annuso.
Manette e collare per legarmi mani piedi e collo di modo da sognarmi di essere la schiava di qualcuno.
Il male fatto calzatura. Stupende e impossibili. I tacchi da balletto. Le indosso e le lego alle caviglie. Provo a fare qualche passo. Non riesco. Devo appoggiarmi a qualcosa.
Fa niente. Mi metto a letto, mi copro con il piumone e spengo la luce. Mi metto una mascherina, apro la bocca e metto una ball gag. Ora si che mi sento soddisfatto.
Una notte di queste per me equivale a tutte le notti in cui avrei voluto dormire con anche solo dei collant o delle mutandine ma non son riuscito.
Chiudo gli occhi.
Mi agito un po’.
Non riesco a separare gambe e braccia, il plug si muove, i tacchi mi costringono i piedi in una posizione anormale. Tutto perfetto.
Sento l’orologio che rintocca.
00.00. Esprimo un desiderio.
Svegliarmi e scoprire di essere una ragazza.
Buonanotte.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per A casa da solo:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni