Il pudore è andato in vacanza- parte 2

"Porca puttana, come sei acconciata da troia!". Queste furono le prime parole di Mattia.
Niente di nuovo per le sue orecchie. Eppure quell'espressione di perplessità le aveva lasciato un turbinio di pensieri, primo fra tutti, quello di essere stata sgamata.
Non era nuova a questo tipo di complimenti. Aveva la sua vestaglietta nera, aperta che lasciava intravedere un baby doll nero, perizoma,calze a rete dello stesso colore, si concedeva solo uno strappo al monocolore nero o rosso che adorava, ed erano le scarpe con tacco 12 , ovviamente rosse.
"Fatti palpare la farfalla" la farfalla sono le chiappe per Sarah E lei non chiedeva di meglio. In piedi, leggermente piegata lo lasciava fare e, intanto si strusciava, con movimenti sinuosi delle anche, su quel pacco che si gonfiava e inturgidiva.
Aspettava solo i suoi ordini e lui non ne poteva più. Lo portava al parossismo e si fermava. La mise in ginocchio e le presentò un membro tosto sui 22/23 cm ficcandoglielo in gola, fino al soffoco, per poi farglielo lavorare lentamente di bocca e di lingua. Lo sentiva pulsare e l'esperienza le aveva insegnato che trovare un uomo resistente per lei era diventata cosa rara.
Aveva molto discernimento. Non ne poteva più di fingere .
Doveva farsi montare e lo doveva sentire.
E Mattia non era certo lì a giocare ai ragazzini che scoprono il sesso per la prima volta.
Gemeva troppo perchè continuasse senza prorompere.
La mise sul letto e affossò la faccia tra le sue grandi labbra...posteriori. Giù di lingua vellutata e delicata, ora toccava a Sarah, gemere e implorare.
Delicatamente, il bestione, incappucciato come un delinquente,si fece strada per aprirsi un varco in quel pertugio umido, pulsante e voglioso.
Il primo dolore lo conosceva bene Sarah, era immancabile ma era la promessa di qualcosa di celestiale.
Se non lo sentiva, era segno che, quella sera, avrebbe anche potuto darsi alla lettura di un buon libro, mentre il malcapitato si affaticava a godere solo lui.
Il ritmo era delicato e blando, ma la strada ormai era aperta, Sarah decise che ormai la conoscenza era già profonda, muovendosi per accogliere e incitare il suo stallone.
Il riguardo dello stallone finì in quel preciso istante , insultando come piaceva lei, cominciò a stantuffare sempre più forte.
Sarah era al settimo cielo, non avrebbe mai detto basta.
Il toro godeva , la vacca ancora di più se possibile, era bagnatisssima ma chiedeva sempre di più.
Un orgasmo di sensi la colpì quando il ritmo divenne più sincopato e in slow motion.
Il toro aveva fatto il suo dovere.
E lei il suo , farlo godere. Era tutto finito, chissà se ci sarebbe stato un bis....fino a quando la salutò..." è stato grandioso, Direttrice!"