L'ignoto

Tuo marito ti tocca, è alle tue spalle. L’altro è davanti. Un corpo che conosci perfettamente in ogni suo centimetro è alle tue spalle. Una nuova scoperta ti si para davanti.

Tuo marito gioca coi tuoi capezzoli. L’altro ti bacia. Con la mano scorre il tuo fianco. Scende fino alla coscia. Esplora. Cerca il tuo sesso. Tieni le gambe chiuse. Carezza il pube. Tu senti crescere la voglia.

Tuo marito dietro di te si muove su di te con tutta la sua familiare nudità. Lo senti duro, deciso. L’altro ti bacia. Poggia un dito sul clitoride. Lo muove. Senti le tue labbra schiudersi. Sei pronta ad accogliere le sue dita dentro di te. Indugia un po'. Si muove sul clitoride. Ci gioca. Lo stringe.

Tuo marito è ancora alle tue spalle. Si sta strusciando. Senti la sua potenza e la sua voglia. Sei curiosa dell’ignoto.
Le tue mani si muovono. Le tue mani fino ad ora erano state quasi paralizzate dalla sorpresa di quel corpo nuovo, dalla voglia. Il desiderio vince sempre.
Poggi le mani su quelle spalle grandi. Ti rendi conto solo adesso di quanto grande sia, quell'uomo. Un metro e novanta, vi ha detto. Muscoli e carne fremono. Scendi con la mano sulla sua schiena. Gli tocchi il sedere. È grande. È robusto. Quell'uomo non è grasso. Le sue natiche sono sode.

Hai voglia. Hai voglia di scoprirlo. Hai voglia di sentire il suo sesso.
La tua mano adesso ci scorre sopra. È duro. È lungo. Non è troppo. È grosso e ben tornito. Una bella cappella. Il tatto fa capire tante cose. Vista e gusto reclamano il proprio ruolo.

Sei un lago. Hai voglia. Ti metti su di lui per un sessantanove. Tuo marito capisce tutto. È già dietro di te. Senti finalmente quel membro sconosciuto e desiderato tra le labbra. Nello stesso istante tuo marito si fa strada come solo lui sa fare nel tuo sesso bagnato.
Lo lecchi. È uno sconosciuto. Lo assaggi. Ne senti il sapore salato. Tuo marito ti penetra. Senti i tuoi seni che toccano il ventre di quell'uomo grande. Improvvisamente senti la sua lingua su di te. Già godevi. Ora il tuo clitoride si accende di nuova passione.

Il pene di quell'uomo è grosso. Deve essere una sensazione forte, averlo dentro. Lo vuoi. Ti stacchi da tuo marito. Prendi subito il suo cazzo adorato in bocca. Finalmente cavalchi l’uomo. Sei piena. Eccitata. Desiderosa. Elettrizzata. I brividi percorrono tutta la tua pelle.

Ti fermi un attimo perché vuoi che duri ancora. Tuo marito lo sa. Vuole prenderti dietro. Lo vuoi dietro. Ardi dalla voglia di riempirti di sesso. Ti lecca l'ano. Poggia il suo glande. Spinge. Sei piena di mille sensazioni contrastanti. Dolore e piacere si mescolano. Crescono.

I due uomini ti possiedono, uno con la sua familiarità, l'altro con il suo mistero. Sembrano essere in perfetta sintonia mentale. Complicità fisica. È il desiderio che comanda.
Li vuoi. Li prendi. Li tieni. Li senti.
Li vuoi ancora.
Sei la loro connessione. Il percorso perfetto per la loro sintonia elettrica. Sei il loro ponte. Sei il loro piacere. Sono il tuo piacere.

Il piacere cresce. Ogni dolore sparisce. E finalmente arriva. Arriva. Inonda. Arde. Esplode come fuoco d'artificio. Dentro la vagina quell'uomo sta pulsando forte mentre sospira. Dietro c’è tuo marito. Il suo sperma ormai cola fuori.

E ci sei tu. I tuoi liquidi sgorgano. Riempiono e travolgono tutto come un fiume in piena. Senti il desiderio di urlare. Vuoi liberarti di un piacere così. Urli. Urlate. All'unisono.

Il certo e l'ignoto hanno creato la tempesta perfetta. Sono padroni del tuo piacere e tu del loro.

Lui tornerà a casa, lontano. Non lo rivedrete più.

Forse.