Profumi e colori

Giochi intriganti, messaggi timidi diventati via via sempre più intriganti.
La voglia di conoscersi è maturata lenta, stimolata da un continuo e garbato stimolarsi.
Voi in posizione forte, in posizione di coppia aperta alle esperienze, io in posizione più autonoma di singolo curioso.
L'incontro è stato decisamente atipico, concordato in segreto tra me e Mario, il lui di coppia.
Giovedì pomeriggio, ore 17.45 al vivaio. L'accordo prevedeva un defilato e delicato mio "intrufolarsi" nella coppia li, in quel luogo verde.
File di petali colorati, misti, vari. Profumi di infinite varietà di piante e fiori che si mescolavano, rendendo la curiosità e la tensione dell'incontro dolce. E poi voi, lontani, in cerca di qualche pianta per la fioriera di casa.
Mi sono avvicinato a voi come uno sconosciuto, vi ho guardati, ho atteso prima di avvicinarmi. Volevo essere sicuro.
Mario, uomo distinto, elegante, sempre vicino a Veronica donna bionda dal capello liscio, non troppo alta, longilinea, ben vestita, sorridente.
Una bella coppia, con una bella alchimia.
Mi sono avvicinato a Veronica, nel primo attimo di distrazione di Mario con in mano un vaso di fiori colorati dal giallo al viola esordendo con un deciso: "salve signora, penso che questo fiore dal profumo intenso, sia perfetto per lei". L'ho avvicinato a lei che sorridendo mi ha risposto con un grazie. Mi sono presentato, Mario poco distante mi ha guardato con occhi curiosi ed intrigati. Si è avvicinato, ed abbiamo camminato tutti e tre insieme tra i fiori del vivaio, mascherando il nostro primo imbarazzo, che via via è svanito chiaccherando.
Avete scelto tre vasetti di fiori, con il mio consiglio. Mi avete invitato a bere un caffè in un bar vicino.
In macchina Mario ha svelato a Veronica chi in realtà fossi e subito mi sono sentito scrutato, ho visto gli occhi di Veronica guardarmi con un fare diverso da pochi attimi prima. Forse mi immaginava diverso? Forse era curiosa?
Il caffè, è stato veloce, ora che sappiamo tutti il vero motivo di questo incontro, siamo diventati famelici di noi, curiosi di scoprire come veramente siamo, come veramente ci desideriamo.
Abbiamo deciso di andare in un hotel vicino, e passato l'imbarazzo di presentarci in tre alla reception, siamo andati velocemente in camera. Tutti e tre pieni di desiderio, ci siamo chiusi la porta alle spalle, e voi avete iniziato subito a baciarvi, appassionati, caldissimi di passione. Io vi ho guardati spogliarvi, avvinghiati con le mani libere di ricercare la pelle.
Vi ho guardati stendervi a letto, con l'intimo addosso, ho incrociato i vostri occhi ed ho capito che era il mio momento di unirmi a voi.
Mi sono spogliato velocemente, davanti i vostri occhi eccitati e curiosi di scoprirmi ed avermi tra voi.
Nudo mi sono avvicinato, le mani di Veronica, mi hanno toccato le natiche, mi hanno spinto tra voi. Mi sono sentito le labbra di Veronica sulla cappella tesa, la lingua bagnata, ruvida e calda sul Filetto.
Mario ha iniziato a leccarti con la testa tra le gambe. Il tuo respiro si è fatto più intenso, ma non hai smesso di prenderti cura di me.
Ti ho guidato con le mani la testa, dando un ritmo al tuo e mio piacere. Mario si è spostato e steso ti ha invitato a salirgli sopra. Hai guidato il suo pene teso e gonfio dentro il tuo sesso, hai iniziato a muoverti sopra di lui. Ho visto il ritmo, sentito le voci e i fiati godere. Ti ho riproposto alla bocca il mio pene che hai fatto sparire dentro di te.
Ho sentito la mia voglia di Veronica crescere, cosi deciso ho manifestato il mio interesse alla penetrazione.
Veronica alla mia richiesta subito è scesa da Mario, si è girata e mi ha invitato a penetearla da dietro.
Eri bagnatissima e già larga. Ti sei subito adattata alla mia forma. Ti ho presa senza troppa dolcezza, volevo sentirlo dentro di te con decisione. Mario nel frattempo ha preso il mio posto nella tua bocca.
Ti ho sferrato colpi profondi, il pene di Mario quasi ti soffocava.
Godevi alle nostre attenzioni.
Mario ha proposto di penetrarla in due. Veronica mi ha fatto stendere e mi salita sopra.
Con il mio pene dentro ha iniziato a cavalcarmi veloce su tutta la mia lunghezza. Sentivo i muscoli vaginali trattenermi dentro e stringermi.
Mario nel frattempo si è avvicinato al tuo orifizio posteriore.
Tu ti sei fermata con il mio pene dentro, per prepararti a Mario.
Mentre Mario ti lubrificava, sentivo i tuoi muscoletti muoversi, massaggiare il mio pene dentro di te.
Hai chiesto a Mario di farlo con una voce vogliosa, porca.
Subito Mario ha appoggiato il pene al tuo secondo foro e si è fatto strada dentro di te.
Io avevo davanti a me il tuo viso, ti ho vista contorcere, forse con un po' di dolore, che però è durato ben poco.
Ti ho vista cambiare espressione. Volevi sentirci entrambi sbattere in te tutta la nostra lunghezza. Ti abbiamo presa così fino al tuo orgarsmo. Fortissimo. Liberatorio.
Siamo usciti da te. In ginocchio hai voluto le nostre aste davanti a te. Le tue mani ci anno avvolto, la tua bocca ha facilitato il nostro orgasmo.
Ti abbiamo allagata di seme, sul viso, sulla bocca, nella bocca, sui seni.
I tuoi occhi sembravano ora felici, soddisfatti, appagati.
Ci siamo ripuliti con una doccia molto erotica. Ti abbiamo guardata l'acqua bagnarti, scivolare sul tuo corpo quasi a cancellare i nostri segni.
Ci siamo rivestiti e salutati con l'obiettivo di rivederci presto.
Me ne sono andato, dalla stanza. Voi invece siete rimasti ancora in quella camera, soli.
Chissà che il ricordo di me vi abbia stimolato e incoraggiato a rifarlo nuovamente?