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Vittoria e Giancarlo


di ilcapocaccia
09.04.2015    |    955    |    0 9.6
"Il sabato mattina arrivai all'indirizzo indicatomi e lei venne ad aprirmi con un negligè trasparentissimo che non lasciava niente all'immaginazione..."
Lavoravo con una compagnia assicurativa ero funzionario credito e cauzioni e tutte le settimane andavo a Roma per consultarmi col responsabile del Centro sud ,mio diretto superiore. A pranzo mi fermavo in una tavola calda non lontano dall'ufficio e li feci conoscenza con una ragazza molto bella e molto bona: Vittoria. Questa era dipendente di un'azienda in zona ed io comincia a corteggiarla con discrezione ma con insistenza. Lei era lusingata dalla mia corte ,alla fin fine ero un bel giovane e rivestivo anche una carica di un certo prestigio. Come dicevo lei accettava la mia corte però quando tentavo di prendermi qualcosa si ritraeva dicendomi che era fidanzata. Orami erano mesi che tutti i venerdì io e lei cominciavamo a fare coppia fissa. Io facevo in modo che il mio incontro col mio superiore iniziasse di mattina presto in modo che alle 10/10.30 fossi già libero ,ed invece di tornare a casa a Napoli mi disponevo nei pressi della tavola calda in modo da poterla incrociare appena arrivava. Così cominciammo ad andare a mangiare anche in qualche ristorantino io e lei insomma ero ormai un quasi fidanzato, qualche carezza c'era stata e qualcosa anche in più di un bacio sulle guance. Un venerdì quando le chiesi di vederci e di rimanere un poco da soli lei mi invito x il giorno successivo a casa sua avvertendomi che ci sarebbe stato anche il fidanzato. Rimasi scioccato e lei mi spiegò che era una loro fantasia(sua e del suo fidanzato) avere un rapporto a tre e che da tempo lo sognavano ed io ero sembrato la persona adatta.. Accettai lei mi piaceva troppo e vinsi ogni remora. Non avevo mai fatto niente di simile né pensavo che queste cose potessero accadere . Il sabato mattina arrivai all'indirizzo indicatomi e lei venne ad aprirmi con un negligè trasparentissimo che non lasciava niente all'immaginazione .MI eccitai subito , entrai e ci sedemmo su un divano eravamo soli, e quando lei mi chiese se gradivo un caffè chiamò il suo uomo dicendo Giancarlo ci porti il caffè .Il cuore mi batteva forte ero emozionato ed impaurito dopo pochi minuti arrivo lui con il caffè e lei mi disse questo è Giancarlo il mio fidanzato ma sai lui ha il culo come le signorine. Un'espressione che non avevo mai sentito e che non sentirò più nella mia vita. La sua bellezza e la sua procacità però mi fecero superare l'imbarazzo e cominciammo a toccarci e baciarci in pochi minuti ero nudo e mi dimenticai di Giancarlo ,ci alzammo ed andammo in camera da letto caduti nel letto ci baciavamo ed ero pronto a penetrarla quando lei prese dal cassetto del comodino un cazzo di plastica mi scostò e tirato a se Giancarlo che ci aveva seguito lo mise a pecorina e dopo averlo leccato lo inculo con quella dildo, lo pompò un poco e poi mi chiese di prendere il suo posto e di pomparlo senza riguardi con il dildo. Lei si sdraiò e mise la sua figa a portata della bocca di Giancarlo mentre io lo pompavo con forza .Lei inizio ad insolentirlo , a dirgli che era una femmina ,un rotto in culo che era più troia di qualsiasi puttana. Lui gradiva molto ed intanto leccava la figa e si menava l'uccello io comincia ad eccitarmi come un invasato e comincia a dirgli di tutto lo chiamavo frocio, ricchione ,zoccola ed ogni offesa che mi veniva in mente a qual punto persi le staffe e gli dissi ora ti faccio assaggiare un vero cazzo . Tolsi il dildo e lo inculai senza pieta. Lui trasalì ma gradì molto ed io comincia a scoparlo con forza con la voglia di fargli male. Pochi secondi e godette sborrando sulle lenzuola a qual punto mi tolsi dal suo culo e scostatolo iniziai a chiavare lei. Comincia a usare il turpiloquio anche con lei dicendole ogni tipo di scurrilità e le facevo paragonare il mio cazzo a quel del suo fidanzato. Fu un vero delirio godemmo come pazzi lei 3/4 volte prima che io le sborrassi sulla pancia. Poi ci sciogliemmo e rimanemmo senza respiro sul letto. Segue Questo racconto e dedicato a lady godiva ed al suo cuck, è una storia vera come vere sono le storie che seguiranno.
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