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Gay & Bisex

Al mare con Silvio...la vacanza continua.


di FSeed
10.08.2016    |    11.696    |    1 9.5
"I tre ben presto cominciarono a fare piccoli versi di piacere, e quando la bocca di Silvio era occupata, le sue mani si occupavano dei cazzi rimasti..."
Trascorsi quasi una settimana nella casa al mare di Silvio, e ogni giorno Silvio ne combinava una delle sue. Avevamo deciso di seguire il consiglio del bagnino e di andarci piano con il glory hole, quindi Silvio cominciò ben presto ad inventare nuovi modi per ricercare cazzi. Il giorno dopo Silvio aveva riconosciuto il ragazzino che lo aveva inculato dal lory hole, e vedendolo bene dimostrava si e no quindici anni.
"Non è niente male" disse Silvio guardandolo due ombrelloni dopo di noi.
"Ma dai è piccolo non lo vedi"
"Neanche io sono così grande" rispose lui con una vocetta da bambinetto. Si alzò ed andò a parlare con il ragazzetto e i suoi due amici. Parlarono un po, poi Silvio disse qualcosa all'orecchio del tipo e dalla faccia che fece capii che aveva capito chi fosse Silvio. Dopo un po si diressero verso di me, Silvio avanti e i tre ragazzetti dietro. Sembravano tutti essere studenti dei primi anni di liceo. Tutti e tre dai corpi longilinei e senza un pelo.
"F loro sono degli amici a cui ho promesso un regalo speciale. Ti va di accompagnarmi?". Non mi piaceva molto l'idea, ma non potevo mandare Silvio da solo con tre ragazzi chissà dove. Mi alzai e seguii il quartetto. Ci dirigemmo in una pineta proprio ai margini della spiaggia. Camminammo per un pò fino a raggiungere un piccolo fabbricato per la manutenzione dell'acqua. Ci appartammo dietro e Silvio cominciò a dare ordini a tutti.
"F voglio che mi lavori il culo e mi scopi mentre mi occupo di questi tre" Silvio si tolse il costume, appoggiò le mani alle pareti del fabbricato inarcando la schiena e mettendo in mostra il culo.
"Ve lo avevo detto che era un culo da paura" disse il ragazzo ai suoi amici. Io cominciai ad accarezzare le natiche di Silvio, inumidii il buco roseo con un po di saliva e iniziai a stimolarlo con le dita. Silvio cominciò a mugolare, e dopo alcuni minuti mi chiese di incularlo. Me lo feci succhiare per inumidirlo, e una volta pronto mi poggia con la schiena al fabbricato, mentre Silvio faceva scivolare il mio cazzo nel suo culo. A quella vista i tre ragazzi si cacciarono i cazzi già duri fuori dai costumi. Erano tutti nella media, tranne forse uno dei due nuovi, che sembrava leggermente più sviluppato degli altri.
"Sai F che questi due poverini non hanno mai ricevuto un pompino" disse Silvio gemendo forse più del dovuto "che dici cosa dovrei fare?" stava recitando la parte della troietta, e così lo assecondai.
"Dovresti fargli provare la tua bocca" dissi io. Feci un cenno ai tre che si avvicinarono subito. Silvio si piegò a novanta e cominciò a succhiare a turno i cazzi dei ragazzetti. I tre ben presto cominciarono a fare piccoli versi di piacere, e quando la bocca di Silvio era occupata, le sue mani si occupavano dei cazzi rimasti all'asciutto. Alzando gli occhi mi accorsi che a poca distanza di noi un signore di mezza età si stava gustando la scena. La cosa mi eccitava tantissimo, così aumentai il ritmo della scopata.
"Cazzo vengo" rantolò uno dei due ragazzi nuovi svuotando tutto il contenuto delle sue palle nella bocca di Silvio.
"Anche io" e l'altro gli schizzò sulla faccia e sui capelli. Stavo per raggiungere l'orgasmo, così tirai fuori il cazzo dal culo di Silvio e mi posizionai davanti a lui insieme al ragazzo del glory hole. Silvio si inginocchiò e prese tutte e due i nostri cazzi nella sua bocca. Non riusciva a prenderli tutte e due, ma lo sfregamento delle nostre cappelle, e i colpi di lingua di Silvio ci fecero sborrare abbondantemente nella sua bocca.
"Oh si cazzo" esclamò il ragazzo, che per il godimento mi cinse i fianchi e strinse forte la mano nella mia carne. La faccia e la bocca di Silvio erano ancora pieni di sborra mentre i tre si rimettevano i costumi.
"Ci si vede in giro" disse il tipo del glory hole".
"Certo" rispose Silvio facendo l'occhiolino. Sentii dei passi e voltandomi vidi l'uomo di prima. Era sui cinquant'anni, con un fisico muscoloso e pelosissimo leggermente brizzolato, e con un cazzo bello duro che sembrava esplodere.
"Vorrei sborrarti addosso. Posso?"
"Certo che si" disse Silvio aprendo la bocca e tirando fuori la lingua. Io mi avvicinai e, sorprendendo l'uomo, impugnai il suo cazzo e cominciai a masturbarlo. Mi sarebbe piaciuto leccarlo, ma dopo poche menate il cazzo si irrigidì, e con un rantolo animalesco venne con sette schizzi potentissimi, che finirono sulla faccia e sul petto di Silvio. Era ancora così duro che Silvio se lo ficcò in bocca per pulirlo, e quando fu bello lucido l'umo se lo rimise nei pantaloni e con un "Grazie ragazzi" se ne andò. Silvio si diete una pulita con un telo da mare che portai con me, e una volta risistemati tornammo in spiaggia.

Qualche giorno dopo Silvio ricevette un messaggio di Alberto, che trovandosi in vacanza a pochi chilometri da noi ci disse che sarebbe venuto a trovarci.
"Bene" disse Silvio dopo aver letto il messaggio "allora oggi pomeriggio rimaniamo a casa. Ho una sorpresa". La domestica ci preparò il pranzo, e dopo mangiato ci rilassammo sulle sdraio a bordo piscina. Dopo aver sistemato la domestica venne in giardino.
"Io adesso vado via, ci vediamo stasera per la cena. Adesso viene mio figlio a sostituirmi". Sapevo che una volta a settimana il figlio della domestica veniva a tener d'occhio Silvio per permettere alla madre di riposare un po. Dopo dieci minuti arrivò il figlio della domestica, e rimasi a bocca aperta. Era un ragazzo di circa vent'anni, bellissimo, con un corpo scultoreo e la carnagione un po mulatta. Indossava una maglietta corta e un costume aderente che faceva intravedere un pacco di notevoli dimensioni.
"Lui è Carlos (nome di fantasia)" disse Silvio "è da pochi mesi in Italia e non parla molto bene la nostra lingua"
"Ciao" mi salutò Carlos, e poi sparì in casa.
"Cavolo ma è bellissimo" dissi io.
"Si. Suo padre è brasiliano, un bell'uomo anche lui. Ma non è questo il bello" disse Silvio sorridendo "ho pagato Carlos per farmi scopare quando voglio".
Io mi girai di scatto. "Dici sul serio?"
"Certo. Lui è etero, ma quando gli ho fatto vedere quanti soldi lo avrei pagato non ha potuto dire di no". La cosa non era di certo molto corretta, Silvio si approfittava delle difficili condizioni di un ragazzo emigrato appena arrivato in un paese straniero.
"Naturalmente puoi farci quello che vuoi anche tu" disse Silvio facendomi l'occhiolino. Il pomeriggio andò tranquillo fino a quando non arrivò Alberto. Sembrava aver messo ancora più muscoli dall'ultima volta che lo avevo visto, e l'abbronzatura gli donava molto. Ci salutammo e poi rivolse le sue attenzioni a Silvio.
"Allora troietta. Ti va di giocare?" lo avvicinò a se e gli strinse una natica.
"Non sei qui per questo?" rispose Silvio stringendosi il pacco "che ne dici se vengono anche F e un altro mio amico?"
"Per me non c'è problema" rispose Alberto "Basta che ti scopo". Ci dirigemmo in salotto, Silvio chiamò Carlos e ci mettemmo seduti a coppie su due divani. Alberto si gettò su Silvio e cominciò a baciarlo con foga, leccandogli il collo e scendendo sui capezzoli.
"Bravo Albi, succhiami le tettine" gemeva Silvio. La scena era arrapantissima, e ben presto cominciai ad eccitarmi. A fianco a me Carlos guardava la scena senza provare un apparente piacere, così mi inginocchiai davanti a lui e cominciai ad accarezzare il suo pacco. Ci volle un pò a farlo diventare duro, forse aiutò anche il fatto che adesso Alberto stava scopando la bocca di Silvio tra gemiti e risucchi animaleschi. Tirai fuori il cazzo dal costume di Carlos e mi ritrovai davanti un cazzo sui diciotto centimetri, scuro e bello largo. Lo scappellai e la cappella si inumidì un po. Cominciai a leccargli le palle, risalii sull'asta fino alla cappella, che leccai prima di prendere tutto il cazzo in bocca. Mi riempiva tutta la bocca, e una volta preso tutto fino alla radice credevo di soffocare. Carlos cominciava a trarre piacere da quel servizio, così mise una mano sulla mia testa e cominciò a dare il ritmo al pompino. Era davvero bravo, alternava spinte veloci a momenti più delicati, senza mai farmi provare dolore o fastidio alla bocca. Intanto Silvio e Alberto ci davano giù come animali, e si erano spostati sul pavimento dove Alberto aveva fatto sdraiare Silvio supino, e lo stava fottendo senza pietà.
"Senti come ti scopo questa fighetta"
"Si Albi scopami. Sono la tua ragazza, la tua troia". Silvio oramai era senza controllo. Avevo voglia di sentire il cazzo di Carlos dentro di me, quindi mi alzai e presi un preservativo e del lubrificante, che Silvio teneva sempre a portata di mano in queste situazioni. Misi il preservativo sul cazzo di Carlos, un pò di lubrificante sul mio buco e sul suo cazzo, e salendo a cavalcioni su di lui mi impalai. Non entrò subito tutto, ma con l'aiuto di Carlos (che sembrava davvero un esperto) finalmente lo sentii scivolare tutto dentro. Mi tenetti alle sue spalle e cominciai a cavalcare quel cazzo, che subito mi provocò un immenso piacere. Intanto Alberto aveva preso di peso Silvio e lo aveva gettato sul divano affianco a me, gli allargò le gambe e ricominciò a scoparlo. Erano davvero belli insieme: Silvio minuto e delicato mentre Alberto era grosso e irruento.
"Albi limona con F. Voglio vedere mentre vi baciate" Alberto mi prese la testa e cominciò a baciarmi, ficcandomi la lingua in bocca, dove la mia lingua cominciò a giocare con la sua. Era davvero bravo a baciare.
"Carlos adesso voglio che limoni tu con F" mi staccai da Alberto e mi fiondai sulle labbra carnose di Carlos. All'inizio fece un po resistenza, ma dopo la sua bocca si schiuse accogliendo la mia lingua. La sua bocca era caldissima, e la sua lingua sembrava fatta di velluto. Andammo avanti così per un po, tra rantoli e gemiti di piacere che riempirono la stanza. Eravamo tutti e quattro sudati e accaldati. Ad un certo punto Silvio impugnò il mio cazzo, che in breve venne copiosamente sul petto e sugli addominali di Carlos. Godetti tantissimo,e Silvio continuava a masturbarmi anche dopo essere venuti, aumentando ancora di più il piacere.
"Ecco che vengo" disse Alberto. Si tolse il preservativo e mise il cazzo nella bocca di Silvio.
"Sborro piccola, prendila tutta dai. Cazzoooo!" spinse il cazzo nella bocca di Silvio, spingendolo contro la testiera del divano immobilizzandolo e costringendolo a bere tutta la sua sborra. Ad un tratto Carlos si fermò, tirò fuori il cazzo e, levandosi il preservativo cominciò a masturbarsi. Io a quel punto mi inginocchiai e lo presi in bocca, che dopo poche succhiate si riempì di densi e abbondanti fiotti di sperma. Carlos mi teneva ferma la testa e aveva il corpo inarcato per il piacere. Un po la ingoiai e il resto uscì fuori quando Carlos cacciò il cazzo dalla mia bocca.
"Cazzo ragazzi siete fantastici" disse Alberto stremato buttandosi su Silvio, che cominciò a baciarlo di nuovo. Alzai gli occhi e vidi Carlos, con un sorriso stampato in faccia.
"E' stato belo" disse in un italiano stentato. Una volta che ci fummo ripresi ci rimettemmo i costumi, e andammo a toglierci sudore e sborra di dosso con un tuffo in piscina.
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