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Gay & Bisex

Lezioni di sesso


di glee
15.02.2023    |    431    |    0 6.0
""No le mutande non le tolgo, mi vergogno Papà"..."
Raggiunta una certa età (appena compiuti 18 anni) l'approccio con il sesso è sempre molto strano e totalmente soggettivo. Nonostante avessi ormai un cazzo sviluppato e una discreta peluria non sapevo molto sul sesso. Mia Madre capì che era ora che sapessi tutto al riguardo, per questo che spinse mio Padre a spiegarmi tutto sul rapporto con il nostro corpo e con gli altri dal punto di vista sessuale. Mio Padre Osvaldo è ancora giovane, un bel uomo e ormai navigato con il sesso. Da alcuni giorni che avvertivo un certo imbarazzo nei miei confronti e come se volesse dirmi qualcosa. Passarono alcuni giorni ma non capivo la situazione. Poi un fine settimana Mamma decise di lasciarci soli per il week-end raggiungendo i Nonni al mare. Per la prima volta soli in casa io e Papà. Prima del pranzo Papà si avvicino a mi disse: "Sai Marcello è arrivato il momento di spiegarti alcune cose, sai tua Madre lo ha fatto con tua sorella, a me spetta il compito di farlo con te." "Di cosa si tratta Papà?" chiesi io. Lui divenne rosso in faccia e mi disse: "Ne parleremo dopo pranzo". Io non capì, la mia ingenuità era tale che non riuscivo ad immaginare. Pranzammo, sistemata la cucina Papà mi porto in soggiorno e mi disse: "Siamo tra uomini mettiamoci comodi, così possiamo parlare liberamente". Si tolse i pantaloni e la maglietta rimanendo in mutande. Non potei di fare a meno di ammirare il suo fisico scultoreo, non avevo mai visto mio Padre così da vicino, un fisico perfetto, forse per via del suo lavoro, lui è un preparatore atletico di un gruppo sportivo e quindi deve essere sempre in forma. Io rimasi in mobile. "Non ti spogli? Ti vergogni?" disse Papà. "Veramente si Papà, non mi sono mai spogliato davanti a nessun altro e poi ultimamente il mio fisico è cambiato, mi è cresciuta questa strana peluria sul corpo e ........ . "E?" disse Papà. "E pure li mi è successo qualcosa, spesso ho dolore e poi è pieno di peli". Papà si mise a ridere. "Di questo volevo parlarti, per me non è facile, sono imbarazzato quanto te ma è necessario che ti spieghi alcune cose. Non avere vergogna del tuo corpo la tua è una età di cambiamenti. La peluria è una cosa normale, hai visto quanti peli ho io?". Effettivamente non mi ero soffermato sul fatto che Papà avesse una leggera peluria su tutto il corpo, una peluria piacevole che a tratti sottolinea il suo fisico statuario. "Dai togli la maglietta e i calzoncini". disse Papà. C'eravamo un po' sciolti e lentamente mi tolsi tutto rimanendo in mutande. "Così tutto è più semplice". disse Papà. "Anche tu hai peli ovunque Papà?". chiesi. Papà si fece rosse in faccia per un leggero imbarazzo. "Si figlio mio, ad un certo punto della nostra vita i maschietti iniziano ad avere peli ovunque anche li, crescono peli anche sul viso, sotto le ascelle, ed anche io crescendo sono diventato uomo e ho peli in ogni parte del corpo, spesso devo tagliarli e sistemarli altrimenti sarebbero troppo lunghi, così come faccio con la barba che taglio tutti i giorni". "Ho capito ora cosa vuoi dirmi", dissi io "vuoi insegnarmi a cose si fa la barba!". La mia ingenuità era disarmante. Papà sembrava essere sempre un po' imbarazzato. "Non solo questo Figlio mio", mi disse, "ci sono altre cose più importanti". "Cosa?". aggiunsi. Silenzio e altro imbarazzo. "Marcello ora non hai più il pisellino ma il cazzo tra le gambe e devi sapere che il tuo corpo è quello di uomo". Mio Padre fu brutale, questa volta divenni rosso io per la vergogna. Ridemmo tue e due facendo svanire l'imbarazzo. "Figliolo devi capire che avviene una certa trasformazione il nostro pene si trasforma diventa grande ed inizi ad avere delle sensazioni nuove e piacevoli, avrai necessità di stimolarle". "Grazie Papà, ho notato questo mio cambiamento ora inizio a capire cosa sta avvenendo". Forse ero troppo piccolo per capire da solo tutto questo. Questo argomento, nel frattempo, però mi generò un certo imbarazzo e soprattutto eccitazione. Notai un certo rigonfiamento nelle mutande che avevo provato in altre occasioni. Mio Padre notò la situazione e disse: "E' normale non ti preoccupare, quando ci si eccita il nostro pene si ingrossa divenendo eretto, più grande e duro". Infatti il mio era diventato proprio così, grande e duro, duro da far male. "Togliti le mutande e liberalo". "No le mutande non le tolgo, mi vergogno Papà". "Non fare il bambino, siamo solo io e te in casa e tra noi non ci devono essere imbarazzi, se vuoi mi spoglio anche io così giochiamo ad armi pari". Così fece, si alzo e si tolse le mutande mettendo in mostra il suo cazzo semi eretto. Rimasi a guardalo per alcuni secondi. "Su forza ora fammi vedere il tuo". disse Papà. Mi alzai e non potei non togliere le mutande, il mio di cazzo era bene in tiro, anche se di dimensioni più piccole di mio Padre, svettava sulla folta peluria del pube. "Ecco ci voleva tanto?" mi disse. "A questo punto devo capire lo stato di salute del tuo cazzo. La pelle che lo ricopre dovrebbe essere elastica e scendere scoprendo il glande". "Che pelle? Cosa è il glande?". chiesi io. "Ho capito lascia fare a me". disse lui. Si avvicino mi prese il cazzo tra le mani e provo a far scivolare il prepuzio. Senti un grande dolore. Allora Papà andò in bagno e prese un olio lubrificante e lo passo su tutta la pelle del cazzo, ad ogni passaggio con la mano fremevo dal piacere e mi sentivo le palle esplodere. "Vedrai che ora sentirai meno dolore e il piacere si sostituirà al dolore". Continuò con la mano esperta, lentamente, finché dopo un forte dolore riuscì a scoprire il glande facendo scivolare il prepuzio. La pelle intorno era rossa forse perché poco elastica, lentamente anche il dolore svanì e rimase un certo godimento. "Visto non ci voleva molto" disse Papà. "Pero Papà ora sento le mie palle molto dure e doloranti". "Certo" disse lui. "E' normale c'è un modo per far passare il fastidio, facendo uscire il liquido che hai nei testicoli". "Come faccio" chiesi sempre io con la mia ingenuità. "Ti faccio vedere io la prima volta, poi vedrai che sarà un piacere farlo da solo, e spesso farlo anche con qualcun altro". Rimasi in piedi ed incuriosito. Prese altro lubrificante se lo spalmo sulle mani, con la destra avvolse nuovamente il mio cazzo sempre in tiro. Lentamente inizio a scivolare dal basso in alto e viceversa. Ad ogni passaggio fremevo dal piacere come se una scossa elettrica attraversasse il mio corpo. Passarono alcuni minuti e il mio godimento era sempre più forte. Nel frattempo mio Padre con l'altra mano prese il suo cazzo e si regalò la stessa eccitazione che provocava a me. Ad un certo punto l'eccitazione si fece fortissima ed usci un getto di liquido biancastro dal mio cazzo. I getti presero in viso mio Padre che non si mosse se non per farmi assaporare il godimento della mia prima sega. Dopo pochi secondi anche lui schizzo enormi getti di sborra dal suo cazzo provocandogli una enorme eccitazione visto il suo grido di piacere. Mi abbassai e leccai tutta la sua sborra che bagnava il suo cazzo.
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