Le Amorevoli Cure Materne

Racconto preso dal Web
Autore: CaldoSex



Mi chiamo Vera, di cognome Troìa, molto spesso però mi capita di sentirmi chiamare Signora Troia, Vera Troia senza l'accento sulla i, In principio provavo un pò di imbarazzo, ma ormai non ci faccio più caso. Ho 55 anni, sono alta un metro e 67 centimetri ma indosso sempre scarpe con i tacchi alti, che mi fanno sembrare un pò più alta e anche un pò Zoccola, comunque sia mi sento perfettamente a mio agio, ho gli occhi color castano chiaro e i capelli lunghi neri, mi piace vestire elegante e truccarmi, sono molto vanitosa e ho la fortuna di essere stata dotata da madre Natura di una bella quinta abbondante di reggiseno di cui vado molto fiera. Non sono mai stata una santa. Quando andavo a scuola, causa le mie grandi tettone, ero famosa per le seghe spagnole dispensate nei cessi ai compagni di classe. Ma poi si cresce e si cambia, o forse è solo una mia illusione. Con il matrimonio credevo di aver trovato una certa stabilità. Ma mio marito Roberto è sempre occupato con il suo lavoro che lo tiene spesso lontano da casa. A me tocca di conseguenza fare le faccende di casa, ed inoltre occuparmi dell'educazione di nostro figlio Gigi. Lui è un bravo ragazzo, diligente e studioso, ma purtroppo non ha la fidanzata. Io da Mamma apprensiva penso che il ragazzino non abbia un buon approccio con le donne. Mi sono accorta spiandolo di nascosto che passa le notti a farsi delle gran seghe guardando film porno su Internet. Preoccupatissima, una mattina mi son seduta sul letto accanto a lui mentre ancora dormiva, se ne stava col cazzo fuori dalle mutande, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo membro pulsante per l'erezione mattutina, un Cazzo veramente bello, giovane grosso e duro. Presa da una forte eccitazione, non ho saputo resistere e piano piano ho carezzato la punta umida del glande di mio figlio e portando successivamente le dita alla bocca le ho leccate per sentire il sapore inebriante di sesso del mio figliolo. Lui si svegliò e allora amorevolmente lo baciai e lo invitai a confidarsi con la Mamma. Gli domandai come mai un bel ragazzo con le sue qualità non si fosse ancora trovato una bella ragazza con cui poter fare esperienza, con la quale sfogare le sue voglie senza dover essere costretto alla sua età a farsi ancora le seghe e a guardare film porno.Gigi allora decise di aprirsi con me, si sfogò e mi confessò che non ci riusciva, e che per questo si sentiva un fallito. Ascoltare quelle parole addolorate da parte di mio figlio, mi fece sentire davvero male e allo stesso tempo scattò qualcosa dentro il mio cuore di Mamma, il mio povero piccolo un fallito! Non potevo accettarlo e così cominciai ad accarezzarlo e baciarlo dolcemente per consolarlo. gli palpai leggermente i coglioni, subito dopo afferrai il suo cazzo eretto e cominciai a fargli una sega, mi sbottonai la camicetta e gli offrii le mie tette, lui eccitato mi leccava i capezzoli e poi glielo presi in bocca il suo bel cazzone duro e voglioso. Se non c'erano ragazze in grado di apprezzarlo sarei stata io, la madre, a farlo godere. Il cazzo glielo posizionai tra le tette offrendogli la mia specialità: la sega spagnola. Poi continuai a succhiare e leccare quel gran bel cazzone fino a quando il mio figliolo non raggiunse l'orgasmo, sborrando copiosamente sul mio viso. Lo sperma caldo schizzò ovunque, avevo sborra in bocca ma anche fra le tette, perfino sulle sopracciglia e sui capelli. tutto questo mi faceva sentire una grandissima Zoccola e mi piaceva. Da allora questa 'cura' quasi quotidiana rende Gigi davvero felice ed anch'io sono contenta che a lui piaccia e stia bene. Mio marito però ogni tanto chiede:"Ma quando si trova una ragazza Gigi? Non vorrà andare avanti a seghe tutta la vita". Ed io da brava Mamma, forse un pò troia però, rispondo:"Ma che fretta c'è, si vede che sta bene da solo con la Mamma!". Si, come no, da solo con la calda bocca della mamma e le seghe spagnole.