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Gola Profonda, come nasce un mito


cinema 22.07.2005 2   |   Canali: gola profonda cinema porno

Gola Profonda, come nasce un mito
Ma perché nella storia del porno tutti hanno sentito parlare di Gola Profonda? Perché Gola Profonda ha cambiato il mondo. Ha cambiato il modo di vedere i film pornografici perché ha cambiato la pornografia, ha cambiato la gente perché ha portato la gente a vedere i film porno, e ha cambiato il mercato del porno perché ha conquistato al porno il concetto di popolare. Gola Profonda è un film che non ha nessun merito artistico, sebbene sia stato definito il primo porno d’autore per via dello stile inconfondibile di Gerard Damiano, non ha introdotto nessuna novità a livello tecnico nella storia del cinema, più che un film, quello di Damiano, è una trovata a metà tra il kitsch e il geniale, eppure lo hanno visto milioni di persone, e tutti ne hanno sentito parlare. Gola Profonda è stato semplicemente il film giusto al momento giusto, la sua importanza nella storia dei costumi sessuali, della mentalità e della pornografia è squisitamente accidentale. Ma i fatti e le cifre danno ragione di questo incredibile successo in maniera irrefutabile.

La deregulation della pornografia, iniziata negli anni ’60 e ‘70 in America (Sturman, Damiano) e in Europa (Lasse Braun, Rasmussen), ha prodotto numerosi effetti sulla vita sociale e culturale occidentale, effetti di portata indiscutibile, come indiscutibile è il giro di boa segnato nel 1972 in America, proprio grazie al film di Gerard Damiano. Vediamo di dare ragione della portata di quest’ultimo a partire dai fatti certi, ovvero dal punto di vista degli atti giuridici e delle cifre. Nel 1972 i film pornografici sono ancora fortemente censurati, il corpo nudo si può vedere solo nei peepshow di Sturman, oppure nei documentari sui campi nudisti, i cosiddetti nudies. Ma le cose stanno lentamente cambiando. In Europa Lasse Braun sta facendo crescere la domanda di pornografia fornendo con ogni mezzo, legale e illegale, materiale per soli adulti. In Danimarca nel 1966 il parlamento danese autorizza, per la prima volta, la pubblicazione di scritti pornografici (ma non di immagini), mentre nel 1969 a Copenaghen si svolge la prima fiera del sesso (con relativo documentario: Censorship in Denmark). Intanto in America il sotterfugio dei nudies viene a poco a poco scavalcato da film sempre più audaci, come The immoral Mr. Teas di Russ Meyer che introduce per la prima volta, nel 1959, il senso dell’umorismo e del grottesco in un film pornografico. Il mercato dei film pornografici è ancora relegato ai confini dell’industria cinematografica, nella periferia dello zero budget. I film porno sono artigianali, girati in condizioni precarie, con una distribuzione altrettanto limitata, ma con un discreto ritorno economico, ovvero rispondono ad una domanda che è sempre più in crescita. Basti pensare che nel 1971, anche il re del cinema a costo zero, Ed Wood, gira un sex-horror: Necromania. Intanto, anche le regole di vigilanza del codice etico dei film subiscono una flessione e si mostrano più comprensive nei confronti del nuovo clima sociale. Nel 1952 i film rientrano finalmente nell’articolo della costituzione (il Primo Emendamento) che protegge la libertà di parola e d’espressione, mentre nel 1968 la MPAA (la commissione di vigilanza per la censura) chiude con il vecchio codice Hays, e introduce la classificazione in base al rating, cioè all’età dello spettatore. I tempi sono maturi per il grande salto, la pornografia è pronta a confrontarsi a viso aperto con il grande pubblico, la borghesia americana è pronta a farsi il primo spinello a base di porno sotto i riflettori delle grandi serate mondane. Gola Profonda esce al New World Theater, ed è un successo assoluto di pubblico, in poche settimane incassa, solo a New York, più di un milione di dollari. Ma soprattutto è un grande successo giuridico per tutta la pornografia (e non solo nello stato di New York). Definito osceno dal giudice (questa è una gola che merita di essere tagliata), i proprietari del New World Theater sono trascinati in processo e condannati per oscenità. Ma in appello la nuova giuria assolve Gola Profonda, ed è la vittoria della svolta. Il film viene proiettato liberamente e rimarrà in cartellone fino al 1980 (per ben otto anni), incassando in tutto il mondo 100 milioni di dollari (ma qualcuno dice addirittura 600 milioni3), cifra che lo colloca a pieno titolo nella classifica dei dieci migliori incassi di tutti i tempi assieme a Titanic, E.T. e Biancaneve e i sette nani, per non parlare delle 500.000 videocassette vendute solo negli Stati Uniti. Non male per un film che era costato 23.000 dollari e sei giorni di riprese tra Fort Lauderdale e New York.

Ma se queste sono le cifre del fenomeno Gola Profonda, i suoi effetti sono ben più profondi e ramificati. Jack Nicolson, Warren Beatty e altre eminenti personalità del mondo dello spettacolo si schierano senza indugi dalla parte del cinema pornografico (arrivando addirittura a pagare l’avvocato più costoso d’America per difendere Harry Reems dall’accusa di possesso illegale di materiale pornografico), il New York Times conia l’etichetta di porno-chic, mentre il Washington Post soprannomina Gola Profonda l’informatore del caso Watergate, ma soprattutto le sale che proiettano il film di Damiano sono prese d’assalto per la prima volta da ogni genere di spettatore: manager, gruppi di amici, coppie borghesi, signore e signorine. Gola Profonda da specchio di un certo clima sociale e culturale, quello della liberazione sessuale della fine degli anni ’60, si trasforma a sua volta in un catalizzatore di atteggiamenti e mentalità. Gola Profonda diventa l’argomento più in delle serate mondane, i suoi protagonisti vengono invitati a tenere conferenze nelle più prestigiose università americane, l’immaginario e la terminologia del film di Gerard Damiano penetrano in ambiti seri come la politica e la teoria cinematografica, ma soprattutto Gola Profonda è capace di valicare i confini ristretti del film culto per farsi simbolo dello spirito di un’intera epoca.

Ma come è nato questo film?
La storia è presto detta. Tutto cominciò nel 1972, quando Chuck e Linda Traynor ebbero l’idea di farsi immortalare in un loop, uno di quei filmetti per soli adulti che giravano, allora clandestinamente, gli States attraverso i peepshow o il sistema di vendita per corrispondenza. Chuck Traynor era il gestore di un topless bar, il marito di Linda, e il grande sostenitore della tecnica della deep throat. Linda era una ragazza qualunque, completamente assoggettata al marito, mero strumento di esibizione della deep throat. La deep throat non era niente altro che una tecnica (più atletica che erotica) importata in occidente dalle prostitute giapponesi (da cui Traynor l’aveva scoperta), che consisteva in una fellatio in cui la testa della donna ingoiava fin nell’esofago il membro maschile. L’aspirante coppia a luci rosse finisce così nell’ufficio di New York di un certo Gerard Damiano. Gerard Damiano era un ex parrucchiere del Queens, uno che si era reinventato regista di film hard alla fine degli anni ‘60 (per arrotondare le entrate, su suggerimento del proprio commercialista), e nel 1972 non era ancora nessuno. Ma i tempi andavano maturando un profondo cambiamento. Un cambiamento che non coinvolgerà solo Linda, Damiano e il popolo dei raincoat crowd (ovvero gli abituali frequentatori dei cinema a luci rosse). Un cambiamento che, con intensità e durata diverse, sconvolgerà un’idea di nazione, uno stile di vita, un modo di pensare. La voglia di cambiare nasce e prende forza nella cultura underground dell’epoca che cresce e prospera all’ombra dell’élite americana e del sogno che ne alimenta il fascino e il limite insieme, ed è fatta di fuorilegge (The Godfather), di frustrazione (Taxi Driver), di sacrifici (Vietnam) e di voglia di fuggire (Easy Rider). Proprio questa grande voglia di libertà (sessuale, sociale e politica) avrà attraverso la pornografia un mezzo di manifestazione forte e un dialogo privilegiato con la borghesia americana, almeno fino a quando la pornografia sarà capace di farsi espressione entusiastica e sincera di un mondo autonomo, prima, cioè, di rinnegare i propri artisti, di trasformarsi in mercato, e di vivere dei successi d'una moda che, si sa, dura solo una stagione. Quella stagione iniziò una gelida mattina d’inverno del 1972, a New York.

Nel suo ufficio di New York, Gerard Damiano è talmente colpito dalla performance di Linda, da decidere di scriverci sopra un film. Linda Traynor, ribattezzata Linda Lovelace, sarà la star femminile. Chuck Traynor (gelosissimo della moglie) si accontenta di diventare il factotum di Damiano. Mentre il film si intitolerà Deep Throat, ovvero Gola Profonda (in Italia uscirà nel 1977 con il titolo de La vera gola profonda, per distinguerlo dal sequel uscito nel 1973), e sarà tutto incentrato sulle avventure della sua protagonista alla ricerca disperata dell’orgasmo, e ovviamente, sulla tecnica della deep throat. Il film esce il 15 novembre del 1972 al New World Theater di New York ed è un enorme successo di pubblico, critica e libertà d’espressione.

di Massimiliano Troni

La versione completa di questo articolo è qui:
http://www.spietati.it/speciali/proibiti/gola_profonda.htm


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