Il giornalista, la Dottoressa e la mazza da golf

Curiosando nella rassegna stampa internazionale ci siamo imbattutti in un articolo che sta suscitando scalpore tra gli internauti e  che vogliamo condividere con voi. E' la storia dello straordinario successo di una particolare mazza da golf, il putter, una di quelle che si utilizza nei tiri finali per imbucare la pallina, e della persona che la ha inventata, Essay Anne Vanderbilt o Dottoressa V.

Il prodotto è unico nel suo genere, in quanto contravviene a tutti i principi di forma e usabilità che caratterizzano i putter e, dopo essere stato recensito da uno dei massimi esperti della disciplina, è diventato una sorta di must have per i golfisti americani. Un giornalista, Caleb Hannan, si appassiona alla storia della mazza, scoprendo dei curiosi retroscena nella vita del suo inventore. Per prima cosa, vista la scarsità delle informazioni reperibili in rete, cerca un contatto diretto con la Dottoressa V., una fisica aeronautica laureata al MIT, che non aveva mai avuto nulla a che fare con il mondo del golf professionistico. Quando si incontrarono per un'intervista, il giornalista rimase estremamente colpito dalla donna, una rossa dai capelli cotonati alta almeno 1.80, originaria della Pennsylvania e trapiantata a Washington per collaborare con il Dipartimento della Difesa su progetti secretati come quelli sui velivoli invisibili ai radar.

Insieme discussero delle caratteristiche della mazza, della straordinaria intuizione alla base della sua invenzione e dell'imprevedibile successo di mercato. La Dottoressa V. pregò Hannan di limitarsi a rendere pubbliche solo le informazioni sul putter e di tralasciare il più possibile i dettagli sulla sua vita privata. Tanta premura insospettisce il giornalista che inizia una ricerca più approfondita sulla Dottoressa V. La donna sembra non essere esistita prima del 2000, non c'è traccia di lei negli archivi di nessuna delle scuole che sostiene di avere frequentato e tantomeno nei registri della Difesa. Gli unici documenti sono degli atti relativi ad una causa per molestie sessuali ai suoi danni, quando risultava essere un'impiegata comunale. Il giornalista vuole vederci chiaro, va più a fondo e scopre che la dottoressa Essay Anne Vanderbilt era in realtà nata uomo con il nome di Stephen Krol.

Dopo un acceso scambio di opinioni tra i due protagonisti della vicenda, l'articolo viene dato in pasto alla stampa, ricco di dettagli sulla storia della Dottoressa Trans che ha inventato la mazza del secolo e che è riuscita ad 'ingannare' persino i propri datori di lavoro, all'oscuro del suo percorso di transizione da uomo a donna.

Pochi giorni dopo la pubblicazione, Essay Anne Vanderbilt si suicida e l'opinione pubblica si scatena contro il giornalista accusandolo di aver contribuito al suicidio della donna per aver violato il segreto gelosamente custodito per anni. La testata si scusa pubblicamente, ribadendo l'assoluta buona fede del suo staff e riconoscendo un atteggiamento forse troppo superficiale. Fatto sta che la Dottoressa V. è morta perchè qualcuno ha fatto outing al suo posto ...

Vi abbiamo voluto raccontare questa storia, nonostante lontana dai contenuti che proponiamo di solito, per sapere cosa ne pensate. La cronaca è infarcita di storie di omofobia, di episodi di violenza più o meno esplicita perpetrata ai danni di omosessuali e transgender; le discriminazioni sono all'ordine del giorno, nel privato e nel pubblico; persino il diritto all'assistenza sanitaria e l'accesso alla professione sono spesso messi in discussione, costringendo alla menzogna o alla latitanza.
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