Pene robot

Una protesi robotica controllabile attraverso il pensiero potrebbe ridare speranza a tutti coloro che hanno subito una penectomia per problemi di salute (carcinoma), ma potrebbe anche rappresentare il futuro della chirurgia estetica genitale.

Tre ricercatori dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Sant'Anna di Pisa hanno messo a punto il progetto nell'ambito di un corso sperimentale finanziato dalla regione Toscana. L'idea è nata per gioco, quasi per provocazione; in realtà, al di là delle possibili implicazioni mediche, il pene robot è davvero un progetto rivoluzionarlo. A renderlo speciale è soprattutto la possibilità di controllare l'erezione attraverso gli stimoli nervosi che partono direttamente dal cervello, in modo che l'erezione possa crescere in maniera naturale. Inoltre il prototipo, ancora in costruzione, verrà realizzato con materiali bio-compatibili dotati di un sistema di sensorizzazione che potrebbe rendere possibile addirittura il recupero della sensibilità del membro.

Una falloplastica potenziata che, oltre la meccanica del sesso, rispetta il desiderio. Per questo il progetto - in cerca ora di finanziamenti per la realizzazione del prototipo entro il 2106 - potrebbe rappresentare la svolta anche per coloro che hanno intrapreso un percorso di transizione di genere.