Nel box della doccia, sufficientemente capiente per permettere ad entrambi di muoverci liberamente, Stephanie mi assunse sembianze divine. Le punte dei suoi capelli bagnati, lunghi e biondi, quando qualche ciocca era libera di danzare sul suo seno, giocavano con i capezzoli ;il viso offerto verso l'alto all'effluvio dell'acqua, faceva assumere a questa il profilo fluido dei tratti gentili e quando per un attimo apriva gli occhi azzurrissimi per guardarmi, mi sentivo come inondato da un oceano. Con le energie che non so da dove ancora mi provenissero, la trassi a me con immutato desiderio del suo corpo e per dare pace all'ennesima erezione, lo strofinai tra le cosce e nella sua intimità. Sotto la doccia,ad afrodisiaco si sommava afrodisiaco, un
effluvio irresistibile che rilassa ed eccita allo stesso tempo e con la stessa intensità di due forze contrarie che paradossalmente diventano complementari nella loro complicità. Atti sessuali dolci, lenti, ma che improvvisi prendono forma e velocità sfuggendo al controllo dei nostri stessi corpi e delle nostre stesse volontà. Attimi brevi ma intensi, troppo brevi per non andare oltre. Adesso,di Stephanie,non mi bastava più ciò che vedevo in superfice. Un desiderio irresistibile era diventato impaziente di sentire ciò che le scorreva dentro. Ma come dirglielo? Non ce ne fu quasi bisogno. La mia mano scivolò giù ad impossessarmi con il palmo della sua fighetta e mi lesse negli occhi che si socchiudevano mentre, con la testa chinata in segno di assenso implorante, la invitavo a fare ciò che però non le chiedevo esplicitamente. Anche lei non disse una parola, ma i suoi occhi erano espliciti quanto i miei, desiderosi di accontentarmi ma nello stesso tempo increduli ed imbarazzati davanti a qualcosa che ella stessa, poi mi confessò, non aver mai fatto e nemmeno pensato mai di fare come del resto anche a me non era mai accaduto. La vidi increspare gli occhi nel segno di un piccolo sforzo,più psicologico che fisico, e subito avvertii il cambiamento di temperatura sulla mano rispetto a quella dell'acqua. La sua pipì era più calda; un leggero odore di ammoniaca salì dal basso mescolato al profumo del bagno-schiuma. Ne fui letteralmente inebriato e senza vergognarmene, sarei stato probabilmente in quel momento, capace di berne. Ma la cosa non finì qui. Con gli stessi miei gesti, Stephanie fece scivolare la sua mano sino ad impossessarsi del mio scroto con delle carezze e poi con l'altra riservò lo stesso trattamento al pene. Ne scoprì il glande, si abbassò per baciarlo e poi, risalendo, mi guardò negli occhi con dentro scritto: "adesso è il mio turno". Non me lo aspettavo ed ebbi qualche resistenza, ma fu una gioia infinita vederla sorridere nell'essere riuscita anche lei nel suo improvvisato intento.

Almeno i più accorti, nella lettura di questo interessante post, dovrebbero farsi un esamino di coscienza. Personalmente me lo sono fatto e a parte un pò di voyeurismo (trovo eccitante quale preliminare, e sottolineo preliminare, assistere allo spettacolo con il quale una coppia si offre all'altrui sguardo o al modo di masturbarsi di una singola -esibizionista?- davanti ai miei occhi) credo di essere indenne da vera e propri parafilia. Ad ogni modo mi sorge una domanda: perché mai in un forum come questo un' apprezzabile consulente sessuale si è sentita nella condizione di dover affrontare l'argomento?

Non credo che la sculacciata abbia un intento dominante o, se vogliamo, correttivo/punitivo come si faceva un tempo da parte dei genitori con i bimbi disobbedienti. Nella pratica sessuale, verosimilmente con la partner a pecorina, ritrovarsi davanti due belle chiappe tonde e sode fa venire voglia di accarezzarle, pizzicottarle, sculacciarle con la dovuta delicatezza, ovvero con l'impeto che il rispettivo gradimento può suggerire. Quella "sculacciata" ha il senso di una sorta d'incitamento a intensificare i movimenti di entrambi e, con essi, il raggiungimento dell'apoteosi alla quale è piegato ogni rapporto di tipo carnale. Pasquale Festa Campanile, negli anni '70, ne fece un film commedia dall'omologo titolo, facendo della sculacciata, il paradigma di tutte le pratiche sessuali volte a ripristinare l'intesa sessuale di una coppia sposata.

Quotato da Profilo_di_Coppia,

Quotato da oltreconfine,

Cosa c'è di più eccitante del cumshot? Nulla assomiglia di più a quello schizzo improvviso, annunciato dai grugniti di lui e dagli intimi lamenti di lei. Nulla eguaglia il desiderio del piacere d'inondare un viso e uno sguardo di do [...]

..che poeta! Mi verrebbe da intotolare il tuo post "ODE AL CUMSHOT"

"Orazio" ringrazia 🙂

Cosa c'è di più eccitante del cumshot? Nulla assomiglia di più a quello schizzo improvviso, annunciato dai grugniti di lui e dagli intimi lamenti di lei. Nulla eguaglia il desiderio del piacere d'inondare un viso e uno sguardo di donna che vale persino più del possederne il corpo. E nulla è più appagante nel vederla sorridere soddisfatta del suo intento, mentre raccoglie quanto resta sul volto, per offrirlo alle nostre bocche attraverso le dita. Effettivamente nulla è più eccitante del cumshot, quando piega ai suoi voleri l'insaziabile desiderio che ho di lei e del suo volto, ancora ricamato dal mio piacere.

Ho letto qui pareri discordi circa il gradimento o meno del film: "50 sfumature di grigio". Personalmente mi è molto piaciuto per l'intensità psicologica, prima ancora che per le pratiche sessuali messe in atto, tra i due protagonisti. E' chiaro l'intento della trama di "comporre" l'asimmetria motivazionale che regna tra i due(tanto per semplificare basti pensare al "meeting di lavoro" per negoziare il contratto). Tuttavia nonostante i tentativi dell'una e dell'altro di trovare un compromesso nei rispettivi ruoli di slave e dominante, quest'ultimo appare a lei animato soprattutto da intenti sadici. Le 50 sfumature di grigio diventano nelle stesse parole di Mr.Gray 50 sfumature di perversione che si realizzano nelle violente 6 cinghiate sul sederino di Anastasia. A ripensarlo oggi quel film, l'accostamento con terrazza paradiso a Milano dei giorni nostri, non lo trovo affatto peregrino.

Cosa c'è di più eccitante del cumshot? Nulla assomiglia di più a quello schizzo improvviso, annunciato dai grugniti di lui e dagli intimi lamenti di lei. Nulla eguaglia il desiderio del piacere d'inondare un viso e uno sguardo di donna che vale persino più del possederne il corpo. E nulla è più appagante nel vederla sorridere soddisfatta del suo intento, mentre raccoglie quanto resta sul volto, per offrirlo alle nostre bocche attraverso le dita. Effettivamente nulla è più eccitante del cumshot, quando piega ai suoi voleri l'insaziabile desiderio che ho di lei e del suo volto, ancora ricamato dal mio piacere.

La seduzione. Nulla è più erotico ed eccitante della trama di un film incentrata sul far "capitolare" una donna. Una donna fedele, tutta d'un pezzo, con la testa sulle spalle ma che anch'ella ha la sua vulnerabilità nel desiderio nascosto di una, fosse anche una sola, trasgressione nella vita. Un film dai risvolti psicologici tutti da sondare e scoprire, nello specchio riflesso di come sondare e scoprire il corpo e la mente, all'apparenza inavvicinabili, di una donna. Non sarà un film hard nel senso più plateale del termine, ma penso sia il film più seducente per i palati più raffinati.

Non entro nel merito del colore delle unghie femminili. Mi limito a dire che una mano femminile curata, dalle unghie lunghe ed affilate, mi evoca l'immagine piacevole di sentire ques'ultime affondate nella schiena quasi fossero stiletti. Gli archetipi fanno miracoli d'immaginazione.

Avrò avuto 13, forse 14 anni. Salivo le scale per entrare a scuola e sulla rampa, poco più sopra, davanti a me, si parò uno spettacolo senza precedenti. Due ragazze, con una gonnellina corta, lasciavano vedere i due laccetti posteriori del reggicalze che reggevano, appunto, le calze. Erano un comunissimo reggicalze e calze velate color carne, eppure quella visione non mi ha più abbandonato per tutti gli anni a seguire. Erano, quelli, gli anni del vedi/non vedi e per un adolescente potevano significare soltanto tanta immaginazione ad accompagnare le solitarie masturbazioni. Di lì a poco sarebbe diventato d'uso comune il collant e poi le autoreggenti, ma il reggicalze resta un cult negli occhi di ogni uomo. 😋

Quotato da ssbbw69,

Quotato da coppiaveneta3,

trovarlo un ginecologo che trasformi la visita in....

per fortuna quei pochi finiscono in galera e radiati dall'ordine

L'unico commento sensato che ho letto

Quotato da romanticobastardo84,

Il rough sex non è necessariamente sinonimo di parolacce, ma a volte aiuta.

Personalmente non le amo, ma mi è capitato che mi si chiedesse in modo esplicito.

Ormai si parla di 5/6 anni fa con una coppia cuckold marchigiana. Dopo i primi dolci [...]

Effettivamente ci sono parole che nella mente di una donna, più ancora che in quella di un uomo, hanno il potere di decuplicare l'eccitazione. Ricordo che una mia amica amava moltissimo frasi con l'uso del verbo fottere... era di Napoli. Le piaceva molto sentirsi dire che la stavo fottendo. Ovviamente però dopo essere subentrata tra noi una certa intima confidenza.

Non credo che un linguaggio volgare, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, sia una modalità di eccitazione gradita nei primi approcci. Se è vero come penso sia vero che la sessualità rappresenti un modo, intimo di conoscersi, con chi non si conosce ancora bene come si può adottare il parlare sporco? Adottare il dirty talking è un pò come avvicinarsi ai gusti del modo di fare sesso del partner di turno e soltanto l'arte di percepire i suoi gradimenti ne può autorizzare o meno fraseologie e modalità di pronunciarle, che restano pur sempre di dubbio gusto in chi non si conosce.

Mi unisco al plauso per l'articolo pubblicato che temo, però, non sia sufficiente a colmare il gap culturale di coloro i quali verosimilmente l'articolo non lo leggono nemmeno o fanno difficoltà a comprenderne il senso. Già soffriamo di un deficit nella comunicazione verbale e scritta, figuriamoci in quella on-line. In ogni caso repetita juvant e i consigli sono sempre ben accetti.

Quotato da ssbbw69,

Quotato da AbbiamoVogliaDi,

che cosa a lei più di me??

magari una H...

H o non H, che peraltro conoscendo le qualità del loro modo di scrivere, il loro commento con la domanda femminile finale, chiude egregiamente il loop del mio pensiero.

Anch'io in quanto uomo potrei rispondere che la femminilità è nella grazia dei gesti; nell'armonia dei movimenti; nel modo d'indossare un abito o di essere travolti da uno sguardo. Tutte osservazioni pertinenti ma viziate nella loro oggettività dagli occhi di un uomo. Credo per questo che la valutazione sulla femminilità di una donna possa essere rimessa nella sua quint'essenza soltanto al parere di un'altra donna.

Assolutamente eccitante guardare e riguardare quanto accade riflesso nello specchio. Le prospettive mutano, parti nascoste si svelano, la coscienza di sé si arricchisce. Ma uno specchio, in certe occasioni, ha anche proprietà magiche. Magiche, perché ha anche la proprietà di riflettere la presenza immaginaria di uno sconosciuto che discretamente, ma sempre più eccitato, assiste all'intimo spettacolo, insolitamente offerto all'altrui sguardo, sebbene sia soltanto quello di un fantasma. La splendida Lei ad esempio, mentre si offre al suo Lui, è solo allora che sempre più insistentemente, sia pure timidamente, si sente attratta dall' "oscenità" dei gesti masturbatori dell'intruso, tanto che adesso, rotti gli indugi, finalmente la sua bocca e le sue mani se ne vorrebbero rendere complici. Il suo sguardo lascivo vale persino più del possesso del suo corpo e affascina l'estraneo per la sensualità capace di trasmettere. Basta un solo cenno degli occhi di Lei, fattisi adesso imploranti, affinché di quel "fantasma" ne sia evocata la presenza, con l'invito ad avvicinarsi. Intime, orali carezze della sua lingua, fanno spegnere sulla bocca di Lei l'eccitazione di un attimo che vale quanto l'eternità del momento più intenso.
Fantasia delle fantasie femminili quando, per la protagonista tra due uomini, sembrano divorati i tabù di sempre, sino a far scoprire territori inesplorati del piacere.

Segui i saggi consigli di XHunerXP e magari reinvesti sul tuo rapporto di coppia con lei adottando la trasparenza che s'impone... per renderlo solido e a prova di giochi. Solo allora potrai riformulare la domanda.

Quei pochi o tanti commenti ricevuti ai miei racconti sono sempre stati lusinghieri. Se qualcuno dovesse farmi notare dei difetti mi farebbe soltanto cosa gradita. Vorrebbe dire quanto meno che lo ha letto con attenzione.

Quotato da Salsafargo,

Quotato da oltreconfine,

Il pissing, sotto la doccia insieme ad esempio, dovrebbe costituire un reciproco piacere. I gesti sessuali dolci, lenti, ma che improvvisi prendono forma e velocità finiscono con lo sfuggire al controllo dei nostri stessi corpi e delle nostre stesse [...]

Quotato da oltreconfine,

Il pissing, sotto la doccia insieme ad esempio, dovrebbe costituire un reciproco piacere. I gesti sessuali dolci, lenti, ma che improvvisi prendono forma e velocità finiscono con lo sfuggire al controllo dei nostri stessi corpi e delle nostre stesse [...]

Complimenti per il tuo vero e proprio racconto. Anche per me e Marco è stato così. Proprio così…

Me ne compiaccio che sia stato proprio così. Grazie!