Lui & Lei
501 - Il primo incontro

18.10.2023 |
2.494 |
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"Sei a pecora sul letto con le tue ginocchia sulla moquette del pavimento..."
Appuntamento in hotel - tu arrivavi 10 minuti prima - in reception ritiri le chiavi della camera a nome Bastion e sali su. Camera 501.Io arrivo subito dopo. Chiedo alla reception se fossi già arrivata e annuendo mi indicano la camera.
Entro in ascensore. Intanto che sale mi guardo allo specchio, sento già il cuore battermi in petto. Arrivo al quinto piano e mi accingo a trovare il corridoio, trovo la camera. Busso.
Una manciata di secondi mi fanno fremere guardando nervosamente a destra e a sinistra in direzione dei lunghi corridoi con tappeti di moquette blu. Finalmente sento ruotare la maniglia, lasci la porta accostata e rientri in camera.
Entrando si vede solo la parete dell'appendiabiti che non lascia intravedere null'altro.
Lascio lì le mie cose in fretta e mi accingo a superare quell'unico muro che ci divide quando ti vedo lì davanti a me. Mi sei venuta incontro.
Uno sguardo bramoso e un sorriso di piacere segnano i nostri volti, l'uno davanti all'altro, quasi a sfiorarsi. Ti bacio e ti avvolgo in un abbraccio morbido ma insolente.
Tocco il tuo corpo per sentirne le forme e la consistenza, infilo una mano in mezzo alle tue cosce e sento la tua figa calda fra le mie mani, velata dallo strato di stoffa che la separa dalla nostra reciproca pelle.
Ci spostiamo ai piedi del letto, inizio a sbottonarti la camicetta e mi fermo a metà - noto che avevi già tolto il reggipetto - tiro fuori i tuoi seni caldi e morbidi, li bacio e lecco i capezzoli assaporandone l’odore.
Ti siedi sul letto - io di fronte a te - inizi a palparmi il pacco che vedi rigonfio. Mi slacci la cintura e mi abbassi i pantaloni.
Tocchi ancora il mio cazzo, la cappella guizza fuori dagli slip.
Cominci a baciarla ma non resisti e lo tiri fuori infilandolo in bocca con foga. Vuoi subito sentirti appagata dal sentirlo in bocca.
Mentre mi pompi seduta sul letto con le tette fuori dalla camicetta, mi guardi con espressione perversa che sembra dirmi: “... oggi sarò la tua troia”.
Ti incoraggio a infilarlo tutto in gola spingendo leggermente la tua testa verso di me. Ti fai strada pian piano e lo affondi in gola due tre volte. L’eccitazione è massima.
Dopo poco ti scosto per non venirti subito in gola, ti appoggio di schiena sul letto, ti slaccio i pantaloni e li sfilo dai tuoi morbidi fianchi fino a toglierli.
Sei lì, sdraiata sul letto, sfilo anche i tuoi slip già intrisi del tuo succo.
Ti afferro dai fianchi e sistemo il tuo culo al bordo del letto, ti apro le gambe e le sollevo in aria tenendole dall’incavo del ginocchio.
La tua figa mi guarda già lucida. Mi inginocchio e comincio a leccarla gustandomi il suo umore. Affondo la lingua dentro e la lecco voracemente per qualche minuto.
Ti giro a pancia in giù, tolgo di dosso quello che mi è rimasto e rimango nudo.
Ti afferro le chiappe e le spalanco per far luce sulla tua rosellina, mi inginocchio e comincio a leccarla per bene.
Sei a pecora sul letto con le tue ginocchia sulla moquette del pavimento.
Gioco con il tuo buco del culo alternando lingua e dita fino a farlo rilassare e aprire come un fiore burroso che sboccia. Sei bagnatissima e vogliosa, porti le tue mani verso le tue chiappe allargandole e dici: “Inculami subito!”
Il mio cazzo è pronto già da un po’, turgido come una zucchina appena colta.
Sputo sul glande e lo appoggio sul tuo buco del culo caldo. Inizio a infilare la cappella dentro e fuori, tre, quattro volte. Vado pian piano sempre più affondo ma vedo che il tuo bacino si muove verso di me come a voler inghiottire subito il mio cazzo, per cui obbedisco e vado giù, tutto dentro.
Un grido di piacere fa vibrare le tue corde vocali con un “si…” finale.
Due, tre movimenti e il cazzo si fa strada dentro le tue mucose, morbide calde e accoglienti. Il tuo buco del culo si è abbandonato al mio cazzo che adesso continua a pompare rendendolo sempre più morbido come burro intiepidito.
Si sente solamente il suono dell’umida penetrazione del mio cazzo dentro il tuo culo, che esce completamente per poi rientrare dentro fino alla fine.
I palmi delle tue mani sono adesso rivolti in basso sulle lenzuola. Appoggiando il mio petto sulla tua schiena, ti afferro dai polsi e li sposto portandoli più in là della tua testa.
Continuo a pomparti in culo mentre ti bacio dietro al collo e alle orecchie per poi esplorare con la bocca la tua schiena i cui muscoli si contraggono al ritmo dei miei baci e degli affondi del cazzo.
“Lo voglio ancora in bocca” mi dici dopo un po’…, così mi stacco, ti rigiro e facciamo un bel 69 con te di schiena sul letto.
Il mio cazzo nella tua bocca e io che gusto gli umori della tua figa bagnata mentre gioco con il tuo clitoride teso e irrorato di sangue. Lo lecco con amore alternando fasi di lentezza a fasi di vigore della lingua per stimolarlo a dovere.
Il mio viso è intriso dell’odore del tuo nettare che gusto con piacere mentre con indice, medio e anulare mi occupo di tenere ben dilatato il tuo buco del culo infilandoli dentro.
Da lì a poco anche il quarto dito si insinua. Tu stai ansimando come una scrofa e per questo spingi il mio cazzo sempre più dentro la tua gola accogliente per sentire, ad ogni affondo, le mie palle schiacciarsi sulla tua faccia fin quando te ne sei saziata.
Ci sganciamo, ti rimetto di schiena sul bordo del letto a gambe in aria e punto il mio cazzo nella tua figa entrando senza bussare, talmente è ormai zuppa.
Mentre ti scopo afferro le tue tette e le palpo assaporandone la morbidezza. Le tue mani mi afferrano le chiappe e assecondano il ritmo sbattendomi forte contro di te per favorire gli affondi.
Intanto ti guardo in faccia perché amo vedere la tua espressione da troia infoiata.
Mentre mi guardi, dopo un po’ mi dici: “Sto venendo maiale! Fottimi! Fottimi forte!”.
Ancora sei, sette colpi ben assestati e vieni contorcendoti e ansimando mentre il mio pollice sgrilletta il tuo clitoride.
Stacco il cazzo e mettendomi sopra di te, lo porto all’altezza della tua bocca. Tu mi guardi con la faccia piena di piacere e, con la bocca spalancata, tiri fuori la lingua aspettando me che immediatamente schizzo sulla tua lingua e sul tuo viso. Non ho ancora finito del tutto che lo prendi in bocca per assaporarlo per bene. Il tuo viso adesso è rilassato. Sei appagata e felice.
Quando hai finito ci sdraiamo sfiniti sul letto. Ti giri sul fianco sinistro rannicchiandoti. Mi avvicino a te da dietro appoggiando il cazzo sulle tue chiappe calde e ti do qualche bacio sulla nuca dicendoti: “Piacere di averti conosciuta”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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