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Lui & Lei

Appartamento al buio


di Sacrofuoco
12.10.2016    |    2.948    |    0 8.0
"Tirai le sue gambe sulle mie spalle e la scopai per diversi minuti..."
Salve,
è il primo che scrivo e so che è piuttosto lungo, quindi se vi interessa più "erotico" che "racconto" passate direttamente alla parte 2 ;)
Spero vi piaccia.
Sacrofuoco.

Parte 1

Era un venerdì pomeriggio di metà Ottobre, le nuvole grigiastre sostavano sulla città sfogando a tratti una leggera pioggia. Ero annoiato e stavo passando il tempo al pc con la solita routine di siti, mail e news quando un nuovo messaggio arrivò sul mio profilo Facebook.
Frequentavo Luz da qualche mese. L'avevo conosciuta grazie ad uno di quei siti il cui scopo dichiarato sarebbe fare nuove conoscenze. Nei mesi precedenti avevo avuto appuntamenti con alcune ragazze, tutte intorno ai vent'anni, ma per qualche motivo nessuno era mai decollato. Ero un pò deluso, cercavo una ragazza con una mentalità aperta e che vivesse il sesso liberamente. Non sono una persona che ama il sesso "troppo" occasionale o la botta e via, ma neanche mi piace starci troppo a pensare.
Luz, dalle sue foto e dal primo impatto che avevo avuto, mi pareva il genere di ragazzina ancora un pò immatura, che sognava storie d'amore e principi azzurri. Ma quando, deciso a non perdere altro tempo, le dichiarai i miei piani non la prese per niente male e anzi mi stupì.
Originaria del sud America, Luz a un primo sguardo non si poteva certo dire una latina tutta curve trasudante erotismo. Dall'aria sempre allegra e sbarazzina, usava pochissimo trucchi e profumi. Era piuttosto anonima, alta 1,60 circa, con un fisico che non presentava forme particolarmente prosperose ma neanche una sterile magrezza. Capelli neri tagliati alle spalle, occhi piccoli ma scuri e profondi, belle labbra e un sorriso che affiorava frequentemente, pelle liscia color della sabbia bagnata, seni piccoli ma ben fatti, capezzoli scuri e molto reattivi, qualche chilo in più su pancia e fianchi la rendevano morbida al punto giusto, un culo tondo, generoso ma proporzionato, cosce ben tornite e piedini curati. Al nostro primo appuntamento si era presentata dopo la palestra, scarpe da tennis, leggins, maglia oversize e i suoi grandi occhiali da vista. Non era stato facile fantasticare su di lei e non ero troppo entusiasta una volta tornato a casa...ma per fortuna scopri che aveva molto potenziale. Sembrava che il sesso fosse una cosa lontana da lei, invece probabilmente non aveva mai trovato qualcuno in grando di tirar fuori la sua libido e la sua sensualità.
Dopo esserci salutati e scambiati qualche domanda lanciò la sua proposta : aveva ottenuto le chiavi di un appartamento.
Dopo aver cenato ed essermi preparato con cura uscì di casa e passai a prenderla al solito posto vicino casa sua. Dopo aver parcheggiato ci incamminammo nella viuzza in cerca del numero civico. Dopo diversi tentativi aprimmo il portone e iniziammo a salire, la casa stava all'ultimo piano. Il suo bel culo mi ondeggiava davanti, racchiuso nei pantaloni aderenti. Sentivo già il suo odore e mille idee si facevano largo nella mia mente.
L'appartamento era in via di trasloco, lo stavano svuotando e avevano già staccato l'elettricità. Aperta la porta, dalla luce che entrava dalle finestre senza tende, si intravedevano oggetti e modibilio sparsi un pò ovunque, un divano pieno di scatoloni, la cucina in disordine e un paio di camere semivuote. Optammo per una cameretta che aveva quantomeno un materasso a terra e ci preparammo. Mise il lenzuolo e un piccolo cuscino che aveva portato e lo sistemammo sotto una finestra per avere luce. Io tirai fuori i miei accessori e accesi alcune candele.

Parte 2

Ormai avevamo raggiunto una discreta empatia, lo avevamo fatto almeno una decina di volte e vi era una buona complicità. Iniziammo a baciarci e toccarci rotolandoci sul materasso. Mi piaceva assaporare le sue labbra e la sua pelle, indagare il suo corpo. In breve i nostri corpi seminudi erano incastrati alla luce della luna che filtrava dal vetro sopra di noi e a quella vibrante delle candele. Il mio cazzo già si faceva notare nei boxer e la mia mano sentiva il calore umido sotto le sue mutandine. Eravamo eccitati. Mi staccai da lei e le dissi di aspettare. Girai per la casa finchè tra i molti oggetti trovai un bastone abbastanza lungo. Mi avvicinai da dietro e sollevandole la testa lo misi parallello alle sue braccia. Con delle fascette che avevo portato fissai con cura i suoi polsi alle estremità del bastone. Era mia, crocifissa e in preda al desiderio, attendeva le mie prossime mosse.
Mi misi sopra di lei, strusciandomi contro il suo ventre la baciai lentamente, alternando le labbra, il collo, i lobi delle orecchie, il petto, i seni per poi concentrarmi sui tuoi capezzoli. Li senti irrigidirsi a turno tra le mie labbra finchè potei mordicchiarli. Poi mi sollevai e prendendoli entrambi tra le dita tirai, dolcemente e poi forte, osservandola contrarre il volto, stringere le labbra per quel leggero dolore che però la infuocava di eccitazione. Con le mani accarezzavo e palpavo tutto il suo corpo, dai seni alle cosce passando per i fianchi. Tornai su di lei per stimolarle ancora i capezzoli, ora più sensibili che mai. Il percorso delle mie labbra passò tra le tette e scese con piccoli baci fin quasi all'ombelico. Poi sul suo costato e con piccoli morsi, alla morbida carne sui fianchi. Ero ormai vicino alle sue mutandine rosa. Fremeva, ma era inerte, non poteva impedirmi di stuzzicarla e attuare la mia dolce tortura. La feci attendere ancora, ma quando non potevo più resistere le sfilai lentamente l'ultima stoffa che la copriva. in ginocchio tra le sue gambe ricominciai il lavoro dall'interno coscia, baci e piccoli morsi, osservando ogni suo fremito e movimento. Sapeva cosa stavo per fare e lo attendeva. Finalmente mi decisi ad arrivare lì, dove tutto il mio lavoro aveva dato i suoi frutti. Calda e bagnata, schiusa e desiderosa. Con la lingua assaporai tutto. Stimolai a lungo il suo clitoride prominente e turgido. I suoi respiri si trasformavano in gemiti e salivano di volume e intensità. Il suo corpo ondulava davanti ai miei occhi nella penombra e le sue gambe si stringevano intorno ai miei fianchi. Mi allungai su di lei, e cercò i miei baci, bagnati e profondi. Mi liberai dei boxer e misi il preservativo. Di nuovo tra le sue gambe, entrai dentro di lei lentamente. Era sempre più eccitata, muoveva la testa da una parte all'altra, le spalle e le braccia erano tese, ma non poteva liberarsi. Aumentai pian piano il ritmo, il mio cazzo scorreva dentro di lei, affondava e si allontanava. Tirai le sue gambe sulle mie spalle e la scopai per diversi minuti.
Eravamo letteralmente in una trance di passione. Si dimenava sempre più. Decisi di liberarla. Con le forbici tagliai le fascette e sfilai il bastone. Mi abbracciò, il suo corpo era rovente, febbricitante. Ci baciammo ancora e ci scambiammo alcune effusioni. Dovevamo raggiungere il culmine. Mi alzai e la tirai con me, prendendola per i fianchi la girai verso il muro e d'impulso le assestai un paio di sonore sculacciate. Poi carezze, poi sculacciate. La mia mano scese tra le sue gambe e di nuovo la sentii fradicia, indagai per alcuni istanti il suo sesso. Mi posizionai e da dietro avvicinai la mano alle sue labbra. Le socchiuse e succhiò subito, desiderosa di assaporarsi. Lanciò un gemito di apprezzamento e d'istinto spinse il sedere verso di me. Fu come essere attraversato da una scarica...Affondai di nuovo in lei e tenendola per i fianchi ricominciai a scoparla, stavolta meno dolcemente. Con una mano si reggeva al muro e con l'altra si toccava in cerca del piacere. Non saprei dire quanto durò, ma fu molto intenso. I nostri respiri diventavano più profondi e frequenti, i gemiti si rincorrevano. Le strizzavo i seni e la sentivo fremere, finchè capii che era sul punto di sciogliersi. Il mio cazzo esplose di lì a poco, un ondata di calore mi attraversò, la vista era annebbiata, la testa girava...Per un attimo dovetti sorreggere me e lei appoggiandomi al muro. Il culmine era raggiunto, la pace dei sensi si insinuava. Uscii piano dalla sua fica. Ci abbracciamo e insieme finimmo sdraiati sul materasso.
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