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Lui & Lei

Bacio per caso !


di avvapatissimo
30.05.2018    |    9.502    |    4 8.0
"Non tocca mai il cazzo con le mani, mi bacia l'inguine, ogni tanto lo prende in bocca ma poi immediatamente giù, di nuovo a giocare tra buco del culo e palle..."
Vi è mai capitato di salutare un'amica con il classico bacio sulle guance e per caso, per puro caso, nell'incertezza del movimento ne esce fuori uno a stampo sulle labbra ?
A me si e per la precisione tre volte.
Ci pensavo proprio in questi giorni e mi sono reso conto che quello che all'apparenza sembrava il frutto di un'errore forse, anche inconsciamente, nascondeva tutt'altro.
Mi è capitato qualche anno fa con la cameriera di studio con cui spesso prendo il caffè la mattina quando i colleghi ancora praticamente dormono.
Una donna, forse di qualche anno più giovane di me, che non mi aveva mai destato alcun interesse o guardato con occhio allupato, certo qualche volta nel mentre era intenta a fare le pulizie l'occhio mi è caduto sul grande tatuaggio che ha nella zona lombare, ma nulla di più o di particolare.
Ma un giorno,al ritorno dalle ferie estive, ci incontriamo per caso sulle scale che portano all'ascensore e nel salutarci con i famosi due baci sulle guance, cosa mai fatta prima nella maniera più assoluta, nell'incertezza del movimento ne esce fuori uno a stampo sulle labbra.
Uno di quelli dove ti rendi conto della loro morbidezza del loro calore e del buon sapore che hanno.
Entriamo in ascensore e come se nulla fosse stato scambiamo le classiche e convenzionali frasi di circostanza di come abbiamo trascorso le ferie e una volta in studio lei in giro a fare le pulizie e io chiuso in stanza.
Questa volta però quando va via passa a salutarmi, bussa alla porta entra mi dice che ha finito e nell'andare passa dietro la scrivania ed entrambi siamo a cercare le labbra con un'altro stampo, questa volta voluto e molto più lungo di quello della mattina.
I giorni passano e per una serie di circostanze, tra cui il trasferimento di studio anche solo al piano inferiore dell'edificio, non ci incontriamo se non di sfuggita e alla presenza di altri colleghi per cui nulla di più che un cenno con la mano e un buongiorno.
Finito il trasloco per qualche giorno rimango in possesso ancora delle chiavi del vecchio studio dove ho ancora alcuni faldoni e un po di sciocchezze che avrei potuto tranquillamente buttare, ma erano ormai giorni che pensavo a quei due baci a stampo e che forse forse .... Diciamo che le fantasie da adolescenti sono difficili da abbandonare anche se si è superata la quarantina.
Comunque quella mattina di settembre benché non fossero ancora le 9.00 faceva un caldo insopportabile, io già' in stanza quando sento il rumore della porta d'ingresso, era lei.
Capelli neri con una lunghissima coda di cavallo, abbronzatissima, gonna di jeans sopra al ginocchio, mi saluta con un cenno e va a prepararmi il caffè.
Nel mentre parliamo la fantasia comincia correre e cerco qualsiasi pretesto per carpire se è il caso di tirare i remi in barca oppure si possono spiegare le vele, ero alla ricerca di un'dea.
Cazzo, lo studio vecchio !!!
Nel mentre parliamo le chiedo se può accompagnarmi sopra a prendere quelle quattro cose rimaste, lei di tutta risposta mi dice che deve finire le pulizie e che forse dopo mi avrebbe raggiunto per aiutarmi.
Salgo sopra, accosto la porta di ingresso e comincio a girovagare un quelle stanze ormai completamente vuote in attesa che lei salisse.
Finalmente dopo una decina di minuti e due sigarette fumate nervosamente viene su, entra e comincia a girare per le stanze chiedendomi dove fossero le cose da prendere nel mentre io faccio finta di mettere apposto carte e controllare cose.
Non posso negare l'evidenza per cui gli dico che alla fine non vale la pena neanche di prenderle, e di andare via.
Lei mi anticipa lungo il corridoio e per ringraziarla le poggio, da dietro, le mani sulle spalle facendola girare verso di me e in un'attimo senza dire nulla ci baciamo con le lingue che si intrecciano vorticosamente e le mani sui suoi seni cingendola da dietro.
La giro completamente faccio per abbassarla e lei è già' giù ad aiutarmi a sbottonare il pantalone e ecco il calore della sua bocca lungo il mio cazzo duro e bagnato come non mai.
Lo succhia o meglio lo tiene in bocca e sento la lingua che gli gira intorno lo alza mi bacia le palle lo tiene stretto tra le mani e con le labbra va su e giù fino a quando nell'ingoiarlo nuovamente le vengo in bocca.
Pochi minuti ma fatti veramente bene, un pompino strepitoso.
Mi ricompongo e ci salutiamo.
Ora chi è rimasto intento a leggere sino ad ora potrebbe dire " bhè tutto qua, tremila parole e poi un pompino, magari fatto bene ma solo un pompino".
In verità' no.
Quello che io pensavo essere il miglior pompino mai avuto fino a quel momento nei giorni successivi ho scoperto che non era altro che un pompino appena sufficiente.
Dopo un paio di giorni, io sempre mattiniero, ci rincontriamo ma questa volta le cose cambiano.
Viene in stanza ci beviamo il caffè, ci fumiamo una sigaretta e appena spenta senza grossi giri di parole mi avvicino mi sbottono la patta e le ficco nuovamente il cazzo in bocca.
E' brava e si dedica per lungo tempo alle palle, le lecca le succhia le bacia le annusa, mi piace è eccitante e rilassante allo stesso tempo.
Mi seggo sulla scrivania, mi abbasso completamente i pantaloni, non posso toglierli nel caso in cui dovesse venire qualche rompi coglione di collega, la faccio infilare tra le mie gambe che poggiano sullo schienale della sua sedia.
Da questo momento inizia l'estasi.
Le piace succhiare le palle ne sembra innamorata , e io a gambe sempre più aperte mentre lei comincia scendere sempre di più lungo tutta l'asta del pene fino a quando non arriva all'ano.
La punta della sua lingua prima ci gira intorno poi prova ad affondare, poi lo succhia e poi risale lungo le palle con labbra che sembra ventose e io una troia a gambe divaricate ormai completamente disteso sulla scrivania.
Non tocca mai il cazzo con le mani, mi bacia l'inguine, ogni tanto lo prende in bocca ma poi immediatamente giù, di nuovo a giocare tra buco del culo e palle.
Il pompino più lungo e meraviglioso della mia vita.
Mi tocco e arrivo sul ventre la sborra scorre lungo il cazzo e le palle, e lei ancora lì a leccare, con delicatezza e pulire tutto quanto c'è da pulire.
Mi tolgo da quella posizione da contorsionista e corro in bagno, sono completamente bagnato di saliva e sborra.
Torno in stanza, lei si prende una sigaretta e va via.
Ormai sono almeno 5 anni che quel bacio per caso si è trasformato, almeno una volta a settimana, nei pompini più eccitanti e rilassanti che abbia mai desiderato.






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