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Il primo approccio con mia zia


di avvapatissimo
10.01.2013    |    40.802    |    0 8.2
"Non ebbe nessuna reazione continuava a dormire o meglio, a fingere di dormire, così mi feci una sega stringendo la sua mano sul mio cazzo per farle sentire..."
Mi cimento nello scrivere questo racconto tutto di un fiato, per cui non badate ad eventuali errori.
Rammento la mia prima esperienza, forse anche a scopo terapeutico, anche perchè ancora oggi, che ho poco più di 40 anni, la donna che mi intriga e mi eccita di più è la donna matura, quella che magari ha 10/15 anni in più rispetto a me.
In ogni modo tutto ebbe inizio quando io avevo più o meno 13 anni e lei circa 40.
nel pieno delle pulsioni sessuali, quell'età che ti porterebbe a scoparti pure i buchi delle serrature, ed io , che mi portavo anche abbastanza in avanti fisicamente per l'età che avevo, ero lo steriotipo dell'adolescente sempre in tiro.
Comunque veniamo al punto.
Era il periodo estivo ed io per una serie di circostanze, dimostratesi poi favorevoli, mi recai con mia zia ed i miei cugini in vacanza qualche giorno prima rispetto agli altri.
Era dopo cena e dovevamo preparaci per fare due passi in centro e mia zia era in bagno da un po di tempo per docciarsi e truccarsi.
Avevo necessità di andare anche io in bagno e la pregai di lascirlo libero, ma lei di tutta risposta mi disse di entrare tranquillamente perchè certamente non avrebbe badato alla mia presenza.
Entro e mi siedo sulla tazza, inutile dire che avevo già il cazzo in tiro e pertanto tendevo a coprirmi, quando nel silenzio dato dall'imbarazzo mi dice " che ti copri che sei un bimbo".
A questo punto scattò l'ometto ferito nell'orgoglio e balbettando le dissi " ti sembra quello di un bimbo ?" e lei girando lo sguardo e vedendo quel coso paonazzo dall'eccitazione rimase un secondo in silenzio per poi drmi che non si aspettava che potesse essere così grande per l'età che avevo.
Null'altro, quella sera non accadde null'altro se non lo scorrere dellle immagini di quello che era successo stampate nella mia mente e che pensavo e ripensavo quello che avevo fatto e se era giusto o sbagliato o se magari avesse raccontato l'episodio ai miei mettendomi così alla berlina.
Ma veniamo al giorno dopo.
Mare, spiaggia una giornata di vacanza normale.
La sera ci preparavamo per andare a letto e noi eravamo in 4, lei con i suoi due figli ed io, mentre in casa c'era solo un lettino singolo ed uno matrimoniale.
Tra noi cugini c'era lotta per chi potesse dormire nel singolo, nessuno voleva dormire nel matrimoniale ed io che ci avevo dormito la sera prima ero, un po per fortuna e un po volutamente per l'accaduto del giorno prima, fuori dai giochi per quella sera.
Per cui nel lettone eravamo io, mia zia e mio cugino.
Io naturalmente non batto ciglio quando kmio cugino mi dice che non avrebbe mai dormito in mezzo per cui mi misi io al centro ed avevo mia zia sulla destra.
Si spengono le luci e fatte due chiacchiere pian piano prendono sonno tutti tranne me.
Avevo il cuore in gola, le pulsazioni le sentivo in testa era emozionato, eccitato, le bocca secca, non ci potevo credere ero nel letto con mia zia, a stretto contatto con il fianco a lei, sentivo il suo profumo, il suo corpo.
Incredibile.
Lascio trascorrere un po di tempo, non so se erano solo secondi o ore, ma prendo coraggio e muovo la mia mano alla ricerca del suo corpo.
Movimenti lenti fatti un maniera come se fosse un contatto casuale e dettato dal fatto che lo spazio quello era.
Ci sono, le tocco il finco prima con il dorso della mano sinistra, poi piano piano aumento il contatto e giro la mano sino amettere il palmo sul suo ventre, e comincio ad accerezzarlo delicatamente.
I miei cugini dormono, e forse anche lei, e più passa il tempo, più accarezzo, più accarezzo e più prendo coraggio.
Mi giro sul fianco sinistro, così ho la mano destra libera, e ricomincio cercando di scendere sempre di più fino a lambire il pelo della fica
Ho il cazzo duro, in fiamme e provo a spingerlo verso di lei per fargli sentire l'eccitazione.
Nulla. lei non si muove di un millimetro.
Desisto, ho il fiatone dall'eccitazione, ritorno pancia all'aria.
Mi alzo vado in bagno un po per respirare un po perchè volevo farmi una sega, ma mentre sono in bagno, sento dalla camera da letto la sua voce che a tono basso per non svegliare gli altri mi chedeva se andasse tutto beno o avevo problemi.
Le risposi che stavo bene, e tornai a letto.
Feci trascorrere ancora un po di tempo e cominciai prima a palparla e poi mi decisi di prendere la sua mano e mettermela sul cazzo.
Non ebbe nessuna reazione continuava a dormire o meglio, a fingere di dormire, così mi feci una sega stringendo la sua mano sul mio cazzo per farle sentire prima tutto il calore della carne e poi quello della sborrata più fluida e calda della mia vita.
Il giorno dopo, tutto normale, come se non fosse successo niente di niente.
Ci raggiunsero i miei genitori, mio zio, ed ognuno a casa propria per trascorrere le vacanze.
Con il tempo anche io comincia a credere che forse era stato solo un sogno.


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