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Lui & Lei

Gioco a tre


di Membro VIP di Annunci69.it Vrbl
24.08.2021    |    5.262    |    1 8.0
"Una mano (lui) si appoggia a quella della donna e la guida verso la prosecuzione dell'atto, lentamente e con gentilezza, precisione, perizia..."
Una cena, un aperitivo o simile.
Un uomo e una donna in un locale.
Ad un certo punto la donna si alza e va alla toilette.
L'uomo invia un messaggio.
La donna, oramai in cabina, lo legge.
Si volta verso la porta di accesso e si spoglia. Solo calze, scarpe e un reggiseno leggerissimo. Sblocca la serratura.
Un altro messaggio.
La donna avvia una videochiamata e inizia a toccarsi i seni.
Un altro messaggio e inizia a toccarsi il pube.
Poi un messaggio la sorprende, da un numero sconosciuto: "è bello quello che vedo e sento".
Dal locale due uomini: il "lui" di coppia e un altro, si dirigono verso la toilette.
La donna all'interno della cabina è in piedi sui tacchi (alti ma non vertiginosi) titubante. Una mano ancora su di un seno, mentre l'altra con le dita "appoggiate" alle labbra pubiche.
Il respiro è accelerato.
Un altro messaggio: "Apri la porta".
La donna esegue il compito e spalanca la porta della cabina. Lo specchio nel vano antistante sopra i lavabo la inquadra quasi nella sua pienezza: un capezzolo fa capolino dal reggiseno e il rosa cupo delle labbra vaginali spicca nella piccolissima area rimasta non rasata.
Si guarda e la punta della lingua spunta tra le labbra ad accarezzarle e detergerle. La osserva nello specchio e ripete il movimento, ampliandolo e rallentandolo.
La porta di ingresso della toilette si apre ed entrano i due uomini.
Un leggerissimo moto di incertezza si forma nei suoi occhi, persiste. Gli uomini la guardano con insistenza. Si muovono verso la cabina. La donna fa un passo indietro. Entrano.
La porta rimane aperta.
Uno degli uomini le scosta la coppa che "nascondeva" ancora un seno, le sfiora i capezzoli, ora entrambi esposti e turgidi. E' il lui di "coppia". L'altro osserva. Entrambi hanno un erezione, evidente anche attraverso i pantaloni.
L'altro le sfiora le braccia, i fianchi, i seni. Le tolgono il reggiseno, insieme.
Lo appendono con l'abito, alla parete della cabina (le mutandine non facevano parte della "mise" della donna nemmeno inizialmente).
Il lui dice, appena udibile, "tirali fuori, comincia dal mio".
La donna armeggia con cinture e bottoni e, dopo pochi secondi, le sue dita accarezzano il membro dell'uomo ormai allo scoperto. Poi, guarda l'altro uomo e lentamente fa lo stesso.
Lui: "masturbaci".
Il movimento inizia, lento, ritmico.
I tre si guardano, i respiri si incrociano e si fanno pesanti.
Si sente la porta di accesso al locale aprirsi e dei passi entrano nella toilette.
La donna ha una esitazione. Rallenta, quasi fino a bloccarsi.
Il "lui", estremamente eccitato, guarda verso l'esterno della cabina. "L'altro", quasi altrettanto eccitato, sembra titubante.
Una mano (lui) si appoggia a quella della donna e la guida verso la prosecuzione dell'atto, lentamente e con gentilezza, precisione, perizia.
All'esterno della cabina non si vede ancora nessuno, ma i passi continuano. Poi, un uomo, di lato, si sta voltando verso i lavabo. Davanti a lui, lo specchio. Guarda nel medesimo. I tre lo scorgono: sui quaranta forse cinquanta, ben vestito, tranquillo. L'uomo esita. Si blocca. Guarda nello specchio, sbatte le palpebre.
La donna rallenta ancora l'atto masturbatorio. E' nuda, in scarpe e calze, elegantissime, in una cabina di toilette, con due membri maschili, in piena erezione, nelle sue mani, o meglio, tra le sue dita.
Lui, la mano ancora appoggiata alla sua, fa continuare il movimento, un ritmo più lento, smorzato che non si interrompe.
Le sussurra qualcosa all'orecchio.
L'altro li guarda, eccitato ma titubante.
L'uomo allo specchio è fermo e guarda davanti a sè, all'altezza degli occhi. Poi, gradatamente, osserva la scena nel suo "complesso" e ... abbassa lo sguardo all'altezza del bacino, della donna e degli uomini.
Lui, sussurra ancora qualcosa.
E' allora che la donna muta nel suo fare: muove le dita in modo armonico, ma non ritmato come fino ad un attimo prima, non un moto scomposto, ma diverso, più articolato. Entrambe le mani sono impegnate con il nuovo approccio.
L'altro sembra sorpreso e abbassa lo sguardo al suo ventre e poi ancora all'uomo allo specchio, ora concentrato ad osservare fissamente la "metà" delle figure dietro a lui, riflesse nello specchio. Non accenna a voltarsi, quasi rapito dall'immagine. I suoi occhi sembrano balzare, senza fermarsi, tra il pube della donna, le sue mani e i membri dei due uomini.
Le dita di quest'ultima rivelano, ora, la finalità del loro armeggiare: il glande del pene viene scoperto, con sapienza, prima a "lui" poi all'altro. Quest'ultimo socchiude gli occhi e sembra rilasciarsi quando succede. Li riapre e, come colto da un dolce, intenso, rilassamento, torna a guardare il proprio membro, in una sorta di instupidimento, che sembra concentrare tutte le sue sensazioni "lì" in quel glande rosso violaceo e umido che la donna ora accarezza, scivolando con la punta delle sue dita sul medesimo. Entrambi i membri sono soggetti allo stesso trattamento, il ritmo riprende ora, ma è quello delle dita, delle loro sommità a muoversi delicate ed impertinenti sul glande di entrambi. Gli occhi della donna balzano dall'uno all'altro, ormai ignorando l'uomo allo specchio.
Poi "lui" sussurra ancora qualcosa. La donna lo guarda negli occhi. Una mano si appoggia delicatamente sulla sua spalla sinistra. Il movimento delle dita continua, ma diventa più ripetitivo, meno "complesso", rallenta mentre la donna si inginocchia tra i due uomini.
Ora lei guarda ancora, per un attimo, l'uomo davanti, il quale, di spalle, osserva ancora la scena nello specchio.
Ancora qualche parola sussurrata e la donna rallenta il suo lavorio. I due uomini si avvicinano a lei. Entrambi osservano il suo viso e il loro membro. Questo pulsa, per ciascuno dei due, il glande di un colore più cupo, la superficie più umida, la contrazione massima, l'irrorazione evidente.
La donna si ferma e, con una esitazione lunghissima, prima lo sguardo negli occhi di lui, poi verso il membro dello stesso, avvicina il viso e schiude le labbra. Ancora un attimo di attesa. Poi lo tocca con le labbra che lo accolgono. L'uomo sussurra ancora qualcosa e la donna lo accoglie nella sua bocca, con pienezza. La sua mano appare sul capo di lei, ad accompagnare il movimento, gentilemente. Il rapporto orale, si sviluppa nella sua pienezza. Continua, accelelera leggermente, poi la mano guida verso un rallentamento, il capo si ferma. La donna, con la lingua avvolge, accarezza il membro mentre fuoriesce dalla sua bocca. Il suo capo, allora, si volta verso l'altro e ripete quanto già fatto. L'altro uomo la osserva intensamente ed ha una contrazione, naturale, non controllabile. La donna rallenta, si toglie il pene dalla bocca e guarda l'uomo negli occhi. La contrazione è massima, intervallata da pulsazioni brevi e intense. Dopo qualche istante, l'uomo sembra rilasciarsi leggerissimamente.
E' allora che l'uomo allo specchio si volta e guarda i tre direttamente. Prima la bocca della donna, i due membri, poi gli occhi di lei, ricambiato. E' accaldato.
"Lui" sussurra ancora alcune parole. L'uomo al difuori della cabina lo guarda negli occhi, ora, poi torna sul viso della donna e sui suoi occhi.
Il capo della dama si volta verso il pene dell'altro, la sua bocca lo accoglie, con una pienezza maggiore di prima, il ritmo del movimento non è veloce ma non si rilascia a pause. L'espressione del viso dell'uomo conosce una concentrazione assoluta, fino a che sembra volersi ritrarre, il bacino si muove leggermente all'indietro, mentre la donna continua. Una contrazione forte, ora. Nessun moto all'indietro. Gli occhi dell'uomo, il più giovane dei tre, hanno come un velo al di sopra. La contrazione continua, alcune più forti pulsazioni la riempiono. L'uomo appoggia una mano sulla spalla destra della donna ed emette un sospiro affannato, un gemito. La donna rallenta e si ferma. Con una mano, delicatamente, guida il pene fuori dalla sua bocca. L'organo comincia a rilasciarsi, dal glande, estremamente umido, bagnato, cola un rivolo viscoso, chiaramente visibile, grigiastro, semitrasparente e, una goccia biancastra appare sulla fessura alla sommità. La donna guarda l'uomo davanti a sè, all'esterno della cabina, si ferma, si volta leggermente dall'altro lato. La punta della lingua fa capolino fra le labbra, torna all'interno. La donna guarda ancora l'uomo, esitante ed eccitato, titubante ora. Un attimo sospeso e poi, uno sguardo morbido nei suoi occhi, la donna, lentamente, in modo appena percettibile, deglutisce.
Dopo una breve pausa, lei accoglie l'altro membro tra le labbra e all'interno della bocca. Inizia il movimento ritmico e ampio. Procede, senza soluzione di continuità. Poi le prime contrazioni, seguite da una più forte, le pulsazioni a terminarla. L'uomo (lui) sembra annaspare, cercare "aria", allarga la bocca, non emette un suono. Gode.
Alla fine, dalle labbra della donna cola un rivolo biancastro, quasi lucente nella luce artificiale. Ancora un'esitazione, rilassata, quasi "programmata", un assestamento e la donna deglutisce. Schiude le labbra, muove la lingua, all'esterno, poi all'interno. Deglutisce nuovamente.
Gli uomini sbattono le palpebre, come disorientati, i corpi con una postura stanca, leggermente asimmetrica. Respirano.
La dama si alza, guarda ancora l'uomo all'esterno, come ipnotizzato, immobile.
Si riveste.
Non l'intimo: mette il reggiseno nella microscopica borsetta.
Poi fa un leggerissimo sorriso verso "l'ospite" e guarda verso i due uomini al suo fianco.
Questi si ricompongono rapidamente, un pò goffamente. L'espressione del viso ancora assente, almeno in parte.
La donna esce dalla cabina, tacchettando agilmente, ma non velocemente. Gli uomini la seguono.
I tre escono dalla toilette.
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