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Lui & Lei

Ho una proposta da farti.


di Voglioeccitarmi1
15.05.2023    |    8.959    |    11 10.0
"Mi alzò il viso verso di lui e mi baciò..."
Giugno 2022.
Ero in piena sessione, avevo un esame alle porte e stavo studiando tutto il giorno, tutti i giorni.
Una settimana prima dell'esame, perdo del tutto la concentrazione. Non riesco a non pensare al sesso. Non mi era mai successo.
Il mio corpo fremeva di eccitazione in ogni momento.
Non riuscivo a leggere due righe senza pensare a quel calore che avevo tra le gambe.
Ancora oggi, rileggendo i messaggi di quella chat, mi si risvegliano quelle sensazioni.
I brividi sul corpo, una morsa allo stomaco, un formicolio lì in basso e i capezzoli turgidi.
In quel periodo c'era questo ragazzo che mi stava dietro da anni che mi aveva ricominciato a scrivere.
Qualche giorno prima ero andata a fare shopping dalle sue parti e lui ne approfittò per scrivermi, mentre parlavamo mi chiese cosa avessi comprato. Io sono sempre onesta, non riesco neanche ad omettere alcune verità.. così, tra le tante cose che avevo comprato inclusi anche l'intimo, di cui ero stra innamorata. Quella collezione di Tezenis è stata una delle mie preferite, colori super primaverili, che raramente avevano adottato.
E fu lì che iniziò il delirio.

"Che mi farai vedere".

Mi sono sentita un po' in colpa dopo. Non gli ho chiesto se si frequentasse con qualcuna, ma per scrivermi ho dato per scontato che non fosse così... E invece! Sento di averlo usato, ma dovevo trovare un modo per riprendermi e dare quell'esame!

Così, ne ho approfittato, e qualche giorno dopo gli ho scritto.
"Ho una proposta da farti".
Io la ragazza super timida, che non prende mai l'iniziativa, gli avevo scritto quel messaggio. L'adrenalina che mi scorreva nelle vene, quel senso di potere.
"Vuoi vedere quelle mutandine?"

Inutile dire che la risposta fu positiva, altrimenti non sarei qui oggi a scriverne.

Mi iniziai a preparare e verso le 22 passò a prendermi.
Ci appartammo in un posto isolato e poi iniziammo a parlare del più e del meno, cercando di smorzare un po' l'imbarazzo. Più suo che mio, stranamente. Mi aggiornò un po' sulla sua vita e io sulla mia e di punto in bianco, mi baciò.

Non ricordo come, ci trovammo sui sedili posteriori. Io su di lui, le sue mani sui miei fianchi e la sua bocca sui miei seni. Io che mi muovevo sul suo pacco gonfio. Gemiti e sospiri. Baci sul collo.

Poi mi misi di lato, non ce la faceva più, doveva liberarsi dei boxer.
Mi prese la mano e la mise intorno al suo cazzo, guidandola su e giù finché non raggiunse la velocità che voleva. Continuammo così per un po', lui attaccato alle mie labbra..morsi e lingue che si muovono e la mia mano ad avvolgerlo.

Ad un certo punto, mi mise una mano alla testa e guardandomi negli occhi mi chiese: "Ti va di.." abbassando lo sguardo verso il basso. Non me lo feci ripetere due volte, avvicinai il mio viso al suo membro e prima lasciai un bacio morbido, alzando lo sguardo verso di lui. Poi, iniziai a muovere la lingua sulla sua cappella, con lenti movimenti circolari. Mi fermai sul frenulo e lo fissai per un po' negli occhi. Mi sentivo potente in quel momento. La sua faccia era un misto fra godimento e pena, non riusciva più a trattenersi.
Avvolsi le mie labbra sulla punta e iniziai a succhiare, alternando movimenti con la lingua.
Molto lentamente, iniziai a scendere sempre più giù.
Continuai così per un po', ripetendo questi movimenti in una sorta di ciclo, di rituale.
Poi iniziai a metterci un po' più di vigore, aggiungendo anche la mano.

Lui di tutta risposta, mi bloccò la testa. Mi alzò il viso verso di lui e mi baciò. "Calmati un po', mi stai facendo impazzire".
Non aspettavo che quelle parole. Non si respirava che foga in quell'auto. I finestrini tutti appannati. Respiri affannati.
Non so, mi sentivo super appagata nel sapere di avere questo "potere" su un'altra persona.

Mi fece rimettere su di lui e mentre mi baciava, giocava con l'elastico del mio perizoma. Alla fine non ci fece caso più di tanto. :(
Me lo sfilò e mi fece spostare di nuovo di lato, facendomi alzare le gambe sui sedili.
Abbassò la testa fra le mie gambe ed istintivamente portai una mano tra i suoi capelli.
La schiena inarcata, la bocca aperta e gemiti che mai avrei pensato potessero uscire dalla mia bocca.
Mai mi sarei vista protagonista di una scena così sensuale.
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