Lui & Lei
Il primo incontro


11.05.2025 |
5.238 |
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"Mi diedi una sistemata, sospirai e uscì dal bagno ma lui non c'era più..."
Una giornata tra le tante ad aspettare un weekend che non arrivava mai. Ero sveglia da presto per preparare l'ennesimo esame quando una cara amica mi scrisse un messaggio: "Ciao Ross, che stai facendo? È tutto il giorno che studio e non ci sto capendo più niente. Che ne dici se andiamo a bere qualcosa? Ho bisogno di staccare!"Era Marta, una delle mie migliori amiche, anch'essa giovane studentessa universitaria, bella quanto diligente nello studio e per questo difficile da incontrare anche per due chiacchere. Ero combattuta perché avevo l'esame a breve ma mi mancavano ancora un sacco di capitoli.....ma cavolo avevo davvero bisogno di evadere, e così:
"Dammi il tempo di una doccia, giuro stavolta di fare in fretta"
Sono sempre un po' lenta nel prepararmi, per me è un vero e proprio rito: specchiarmi, spogliarmi, sentire l'acqua scorrere calda sulla pelle e decidere minuziosamente quale intimo indossare. Poi aprire la trousse e scegliere il rossetto....stenderlo delicatamente sulle labbra stando attenta a non farlo sbavare, una sensazione che mi piace e quasi mi eccita fino a farmi percorrere la schiena da un brivido leggero.
Outfit semplice e ci sono, delle calze nere, un tacco basso, dei pantaloncini aderenti e una maglia di pizzo che adoro.
Ero, come al solito, qualche minuto in ritardo e Marta era già lì ad aspettarmi, lei sempre cosi precisa. Iniziamo a passeggiare,.il sole calava rapidamente ma ancora lam giornata emanava un calore quasi inaspettato per essere Marzo.
"Rossana, ma che dici se andiamo a bere un bicchiere di vino bianco freddo? Oggi ho un caldo!"
In realtà non avevo granché voglia ma non potevo dire no a Marta, lei sempre così brava al limite dell'astemio!
"Ci sto, andiamo in quel bar là in fondo!"
Ci sediamo, ordiniamo e iniziamo a parlare di università, esami e tutto ciò che ci turbava. Con lei i discorsi finivano sempre in cose serie, non ricordo mai avesse parlato di un suo ex o di qualche nuova fiamma. Il vino scendeva veloce e setoso tra la mia lingua assetata e le gocce che bagnavano il calice cadevano sino alle mie dita che leggere accarezzavano il bicchiere. Anche Marta stranamente beveva veloce e questo mi faceva sorridere. Mi accorsi, con stupore, che dopo solo un'ora stavamo già ordinando il terzo calice e dissi "basta", non sono una che regge l'alcool e avrei dovuto continuare a studiare. Sollevai leggermente il mio viso solcato da un sorriso spontaneo e davanti a me vidi lui, che passeggiava avanti e indietro mentre discuteva al telefono. Una camicia celeste, nel polso un bellissimo orologio che controllava di tanto in tanto e nell'altra mano il telefono. Parlava con aria sicura e decisa, sicuramente di lavoro. Rassicurava il suo interlocutore ed allo stesso tempo però lo redarguiva con eleganza, lo lasciava parlare e di colpo lo bloccava quasi a sgridarlo velatamente. Sarà stato il vino, ma il mio sguardo non si staccava da lui....da quelle mani, da quella voce profonda, da quello sguardo che avrei voluto captare da dietro agli occhiali da sole. Marta si accorse che non la stessi più ascoltando e mi tirò per i pantaloncini:
"Hey, ci sei"?
"Si, scusami, penso che il vino mi abbia un po' dato alla testa"
Continuammo un po' a parlare ma io non riuscivo a non pensare a lui, a cosa avrebbero potuto fare quelle mani così sicure sopra di me, quella voce nel dirmi cosa fare....
Cercai di trattenermi e pensare ad altro ma non riuscivo.
Finalmente chiuse il telefono e si diresse dentro il bar. Si appoggiò al bancone e ordinò da bere, non so cosa fosse ma afferrò un bicchiere basso con un cubetto di ghiaccio e iniziò a rotearlo ed annusarlo con una sicurezza disarmante, come se conoscesse quei gesti a memoria. Marta, forse un po' scocciata dalla mia assenza, esclamò: "Dai Ross, chiediamo il conto, devo tornare a studiare e si è già fatto tardissimo!"
"Ok ora andiamo, fammi solo entrare un attimo in bagno".
Era la mia unica possibilità di avere un contatto, osservarlo da vicino, sentire il suo profumo.
Mi alzai dalla sedia, mi aggiustai i pantaloncini e mi diressi verso l'interno del locale. Sull'uscio c'erano diverse persone e dovetti fare uno slalom finché, ad un certo punto, mi trovai catapultata vicino al bancone e mi ritrovai lui a pochi passi davanti a me.....mi fermai e lo osservai finché non si accorse di me. Rimasi ferma per qualche istante, immobile senza sapere cosa fare. Mi guardó e mi sorrise pensando fossi la solita ragazzina spaesata dopo un bicchiere di troppo....diventai più seria e ripresi a camminare! Gli passai vicino più che potessi e la mia coscia sfiorò le sue ginocchia che cadevano dallo sgabello. Tolse gli occhiali e incrociò il mio sguardo fino a farmi gelare il sangue. Attorno a lui si sprigionava un odore buonissimo di cuoio, sandalo, un profumo profondo di uomo
Accelerai il passo e raggiunsi il bagno, accorgendomi di avere il rossetto sbavato. Mi diedi una sistemata, sospirai e uscì dal bagno ma lui non c'era più. Uscii fuori, mi avvicinai ancora sconvolta da Marta e facemmo un pezzo di strada assieme, pensando per tutto il tragitto a quell'uomo, sperando follemente di rincontrarlo in qualunque modo.......
....to be continued....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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