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Lui & Lei

Il primo incontro seconda parte


di Membro VIP di Annunci69.it LaGiovaneAmante
16.05.2025    |    1.829    |    10 9.9
"La mia vita mondana era da troppi mesi ridotta al lumicino e l'unico svago che avevo era dettato dalla mia fervida fantasia..."
Le giornate passavano lente tra un esame e le ultime lezioni del semestre. Il tepore che attraversava la finestra della mia camera mi sussurrava che l'estate stava per sorprenderci ancora ed io non vedevo l'ora arrivasse. Sognavo i tramonti al mare e qualche calice ghiacciato col quale accompagnare le mie serate estive ma, ahimè, non era ancora il momento. La mia vita mondana era da troppi mesi ridotta al lumicino e l'unico svago che avevo era dettato dalla mia fervida fantasia. Avevo ripensato più volte, tra un libro e l'altro, a quell'uomo, alla sua voce ed alle sue movenze così sensuali. Avevo cercato in qualche modo di immaginare il suo nome, il suo mestiere, quali bar frequentasse, sperando di poterlo un giorno rivedere ma mi rendevo conto di quanto fosse difficile poiché le mie conoscenze in città erano davvero ridotte e le volte che uscivo di casa lo facevo giusto il tempo di una commissione veloce, io sempre con la testa tra il bianco delle nuvole ed il giallo fluo degli evidenziatori.
Quel giorno però lo ricordo perfettamente:
Sarei dovuta tornare a casa dai miei ma la mattina, dopo una nottata a studiare, mi svegliai più tardi del solito e perciò chiamai mia madre comunicandole che sarei andata a trovarla un'altra volta. Era un sabato che non mi aspettavo, talmente lento e silenzioso da farmi piacere. Preparai il pranzo e sistemai la casa con l'intento di riprendere lo studio nel pomeriggio ma venni rapita ancora dal sonno e dalla pigrizia. Decisi di godermi quella pace ma verso le 18:00 la noia ed un pizzico di ansia si impadronirono del mio corpo.
Andavo avanti e indietro per la stanza senza saper che fare, mi feci una doccia calda, misi una maglietta larga che arrivava a metà della coscia e mi guardai allo specchio: non mi riconoscevo più! Dov'è finita la Rossana solare? Dove sono quelle labbra carnose dai tratti decisi, quegli occhi sempre pieni di curiosità e doppi sensi nascosti, quei capelli che il vento muoveva facendo sprigionare un dolce profumo di albicocca?
"Hey Ross, stasera sarai bellissima, preparati come tu sai fare ed esci da queste mura!"
Così iniziai a prepararmi senza sapere cosa avrei fatto e soprattutto con chi sarei uscita, ma avevo una voglia matta di sentirmi bella, di sentirmi me!
Con un po' di imbarazzo scrissi un messaggio nel gruppo delle colleghe di facoltà: "Ciao ragazzi, c'è qualcosa di carino stasera in giro? Qualcuno ha voglia di uscire"?
Non so perché ma non mi aspettavo che qualcuno mi rispondesse, ma dopo pochissimi secondi diverse colleghe scrissero: "Ciao Ross, c'è una serata in piazza ed io vado con Fede, vuoi venire con noi?" In poco tempo risposero anche altre colleghe e colleghi e ci trovammo poco prima di cena per un aperitivo. Ero un pochino imbarazzata, non ero abituata ad uscire con persone estranee alla mia cerchia di amiche strette, ma ero anche felice ed eccitata di farlo. La serata passava davvero piacevole e spensierata e ad un certo punto Andrea, uno dei miei pochissimi colleghi maschi il quale aveva accettato l'invito ad uscire con noi, ci propose di incamminarci vero la piazza. Era strapieno di gente ed io ero davvero felice di essere uscita. Andrea si spostò un attimo e torno con un altro ragazzo e una decina di birre tra le mani: "ma come cavolo fate a non farle cadere"? Iniziammo a bere e non pensavo che potesse piacermi la birra ma ad una serata così forse mi sarebbe piaciuto di tutto! Il mio corpo iniziava a sciogliersi e a muoversi al ritmo di musica, tra una birra e l'altra. Federica ad un certo punto mi chiese di accompagnarla al bagno e ne approfittai ma, arrivati al bar, ci accorgemmo della fila interminabile e dopo qualche minuto Fede mi prese la mano e mi trascinò via: "Ross io non ce la faccio a resistere, andiamo in fondo alla via, me la sto facendo addosso". Tra una risata e l'altra arrivammo in una via lunga con tante auto parcheggiate a spina di pesce e lei non ci pensò due volte, si intrufolò tra le auto e si abbassò i pantaloni. "Aspettami e controlla non si avvicini nessuno" Quel tempo sembrava infinito finché finalmente non si rialzò e mi disse: " E tu? non vorrai trattenerti tutta la sera"? Se non fosse stato per la birra non l'avrei mai fatto, ma mi feci coraggio e mi abbassai le mutandine. Fu una liberazione mista a godimento e, mentre mi risollevavo le mutande mi alzai in piedi e vidi uscire da una macchina vicina un uomo. "Che vergogna" pensai mentre mi giravo piano cercando di non farmi notare. Feci il giro dell'auto e mi ritrovai quell'uomo davanti, il quale aveva capito tutto e forse era più imbarazzato di me e con grande signorilità fece finta di nulla accennando un sorrido. Quel sorriso mi raggelò il sangue: dopo aver cercato di sfuggire al suo sguardo per imbarazzo, focalizzai meglio i suoi lineamenti e lo riconobbi, l'uomo del bar, era proprio lui! Per qualche secondo un senso di vergogna mi pervase la mente ma dopo qualche istante quel sentimento di imbarazzo fu sostituito da una strana eccitazione: io a gambe aperte tra due auto mentre lui mi guardava. "Chissà cosa avrà pensato in quel momento, si sarà eccitato"?
Per un attimo pensai di essere pazza e mi sgridai in silenzio "Smettila Ross, ma che ci sarà mai di così eccitante per un uomo distinto nel vedere una stupida ragazzina far la pipì tra due auto parcheggiate"?
Federica si accorse del mio iniziale imbarazzo ed esclamo: " Ma dai Ross, che sarà mai? avrà fatto la pipì in strada mezza piazza, stai serena"
Dopo aver annuito col capo, ricambiai il sorriso, presi Federica per la mano e accelerammo il passo, superando quell'uomo misterioso che proseguiva la sua marcia dall'altra parte della strada. Ero felice di aver superato anche questa e, con un pizzico di malizia pensai tra me e me: "Ross, quanto sei zoccola!"
....To Be Continued....
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