Lui & Lei
Io, te e lei

14.02.2015 |
1.867 |
0
"Il profumo dolce e selvatico di Chiara mi inebriava, il tocco delicato e sapiente delle sue mani, il contatto con la sua pelle nuda era troppo eccitante..."
Qualche anno fa avevo iniziato una relazione con Laura una ragazza di 23 anni, io allora ne avevo 22, ma non avevamo mai fatto all’amore ogni volta arrivati al dunque si tirava indietro e cio’ aveva accresciuto il mio desiderio all’eccesso. Nonostante fosse passato quasi un mese non avevo mai voluto calmare i miei bollori con l’autoerotismo. Ogni volta che pensavo a lei, che sentivo il suo odore, che mi guardava negli occhi, che mi sfiorava, che mi baciava, che mi toccava la reazione fisica era automatica avevo erezioni granitiche quasi dolorose e io stesso portavo la situazione al parossismo sicuro che al dunque sarebbe stato estasiante. Un venerdì sera dopo aver passato una serata tra amici a mangiare e chiacchierare a casa di uno di noi, verso le 23.00 Laura volle andarsene e Chiara, una bellissima ragazza amica di Laura fin dall’infanzia che anch’io conoscevo da anni, ne approfittò chiedendomi un passaggio visto che eravamo di strada, Laura mi fece cenno che non era un problema.
Durante il tragitto mentre le due ragazze continuavano una discussione iniziata durante la serata io ero rapito dal buon profumo di Chiara guardavo la strada ma avevo davanti gli occhi il suo bellissimo ovale ben definito e delicato, una bocca sensuale con labbra carnose e invitanti, occhi verdi con venature di azzurro ma il colore stranamente cambiava in base al suo umore, capelli corti castani, la silhouette minuta, un seno piccolino ma sodo e due capezzoli prominenti che spesso si intuivano sotto le magliette. Fui destato dalle risate delle due, mi girai e vidi il perfetto sorriso di Chiara mi sembrava di essere sull’Olimpo a fianco di una dea, mi scossi, nel frattempo eravamo arrivati davanti la villetta di Chiara. Era sola, i suoi genitori erano partiti per andare a trovare la nonna paterna e ci aveva invitati ad entrare, nel frattempo era scesa per aprire il cancello.
Laura mi disse: “Hai sentito cosa vorrebbe Chiara, stasera?”
“No. Ero assorto in miei pensieri”
“Sempre il solito, scendi sulla terra!”
Sorrisi “Dai! A me interessa cosa vuoi tu.”
Lei sorrise maliziosa: “Potrebbe coincidere con quello che vuole Chiara.”
Chiara rientrò in macchina “Allora scendete?”
Laura rispose prontamente: “Si. Carlo è un po’assonato meglio che si sciacqui la faccia.”
Io ero perfettamente vigile la guardai stupito e lei ricambio’ con uno sguardo ironico come per dire il solito imbranato. Dissi :“Va bene.”
Ci offrì un caffè, ma risposi che preferivo di no perché altrimenti avrei passato la notte in bianco.
Laura mi diede un calcetto e disse: “ Stasera sarai impegnato, non avrai tempo per dormire.” E sorrise.
Preso il caffè mi alzai, ringraziai Chiara e feci per andarcene, ma Laura mi convinse a restare un altro po’ e parlò rivolgendosi principalmente a me: “ Chiara stasera è sola, è un mese che quello stronzo l’ha lasciata e io non voglio lasciarla sola… Poi mi ha confidato che ha mancanza di un buon sesso e l’altro giorno ha fatto apprezzamenti su di te.” Tacque e poi riprese: “Mi piacerebbe guardarvi. E se vuoi veramente farmi felice…”
Rimasi sbalordito con la bocca aperta non risposi subito. Quando inizio una relazione cerco sempre di evolvere insieme alla mia compagna di condividere i miei desideri e di far condividere i suoi, ma non mi aspettavo proprio questa proposta, visto che era un suo desiderio per me la cosa era fattibile. Ripresomi guardai Chiara che ricambiò sorridendomi, in fondo sono sempre stato attratto da lei. Mi rivolsi a Laura guardandola come se fosse stata la prima volta era una bella ragazza mora, sopracciglia folte, sguardo deciso, occhi castano scuro, capelli neri lunghi, seni prosperosi ma non ingombranti, un sedere sodo e gambe da gazzella. Balbettati: “ ma… sono il tuo ragazzo”
Lei si alzò, mi baciò e guardandomi negli occhi disse: “Appunto!” , abbassò una mano tastando le mie parti intime ormai prominenti, “ vedo che non ti dispiace” si staccò da me e suadentemente mi disse: “Vai con lei! Se ne avrò voglia interverrò.”
Ero eccitatissimo, ci spostammo in camera da letto. Chiara inizio’ a baciarmi mente Laura si era seduta su una poltroncina in un angolo e ci guardava impassibile con le braccia sui braccioli della poltroncina, la cosa iniziava a coinvolgere tutti i miei sensi mentre ci spogliavamo. Il profumo dolce e selvatico di Chiara mi inebriava, il tocco delicato e sapiente delle sue mani, il contatto con la sua pelle nuda era troppo eccitante. Vuoi per la lunga astinenza, la trasgressione, la bellezza di Chiara, eiaculai non appena Chiara sfiorò con una mano la mia asta svettante granitica e il glande gonfio e pulsante, fu un’ esplosione abbondante che ricoprì la sua pancia e il suo petto. Mi vergognai mi girai verso Laura che rise ironicamente come per farmi capire che ero un incapace .
Andai in bagno a ripulirmi e nel frattempo giunse Chiara anch’essa per ripulirsi, la vidi nuda davanti a me e arrossii, mi si avvicinò e disse: “Ehi, può capitare, mi sento lusingata se ti faccio questo effetto. Sei un bravo ragazzo, mi piaci”, mi mise una mano sulla spalla un’altra sul torace, aveva mani piccole con dita affusolate e curate erano fresche, ma mi sentii marchiato a fuoco dal suo tocco, mi guardò negli occhi fui rapito, sentii un intenso calore nel basso ventre. Si staccò da me e mentre usciva si fermò davanti lo stipite della porta mi fece l’occhiolino e disse: “Ti aspetto.”
Mi guardai allo specchio ero frastornato, ma pronto a godermi la nottata.
Entrato in camera da letto Chiara era seduta sul letto e parlava con Laura, la quale era completamente vestita e impassibile sempre col suo sguardo ironico rivolto nei miei confronti. Chiara vistomi si alzò mi venne incontro e iniziammo a baciarci, le sue labbra carnose erano dolci come il miele, le nostre lingue avide saettavano voracemente ma con delicatezza, le nostre mani si intrecciavano in un vortice di lussuria.
Eravamo un fascio di muscoli tesi come corde che vibravano sotto il tocco delle nostre mani e delle nostre labbra mi sentivo al tempo stesso un direttore d’orchestra e uno strumento guidato dalle reazioni e azioni di questa ninfa d’amore. I suoi mugolii e urletti di piaceri erano canti che mi ingalluzzivano, quando fummo una cosa sola fu meraviglioso, eravamo due onde che si infrangevano e si amalgamavano producendo una spuma frizzante che ossigenava la stanza e sembrava di respirare aria eterea che ci faceva sentire vivi ,tutti i sensi erano vigili in una sinestesia inebriante. L’acme fu bellissima e sconquassante continuammo a respirare affannosamente con un sorriso ebete sul volto e restammo abbracciati per qualche minuto completamente dimentichi di Laura. […]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Io, te e lei:
