Lara dolce fighetta

Entrata in auto dopo i saluti e le presentazioni decidemmo di andare a casa mia per prenderci tutto il tempo necessario senza fretta,
finalmente ti avevo conosciuto Lara, bellissima come una dea greca.
Arrivati ti offrii qualcosa, mentre sorseggiavamo un po' di vino rosso
iniziammo un gioco di sguardi,
sentivo il mio cazzo premere sulla patta e iniziava a dolermi,
mi avvicinai ti sfiorai una mano salii lungo il braccio ti scostai i capelli,
un dolce profumo mi inebriò,
ti baciai sul collo
con l’altra mano palpai un seno era sodo abbondante
vedevo già i capezzoli duri dritti nell’attesa avevi già pregustato ciò che stava per accadere,
ci baciammo
sganciai il reggiseno liberando due seni torniti perfettamente,
alzasti la maglietta offrendomeli
iniziai a baciarli piccoli baci a palparli dolcemente poi a leccarli a ciucciarli,
la mia lingua roteava intorni ai capezzoli ti sentivo gemere Lara,
iniziai a soffiare delicatamente sui capezzoli umidi
un brivido ti percorse lungo la schiena la inarcasti,
una mia mano scese lungo il ventre
poi sulle mutandine erano bagnate
intrufolai la mano, con il pollice sgrillettavo delicatamente il clitoride e introdussi il medio dentro la figa bagnata,
il tuo respiro era affannato
con le mani sulla mia testa mi sospingesti verso la tua figa,
iniziai lunghe leccate poi intorno al clitoride a ciucciarlo le mie dita frenetiche ti possedevano,
ti sentivo scioglierti dal piacere
non riuscivo più a sopportare l’erezione che premeva,
liberai il mio cazzo e
iniziai a giocherellarci con la tua perla del piacere che gocciolava
apri le tue fresche cosce e
ti penetrai con un colpo secco, gemesti di piacere
iniziai a sbatterti con forza poi rallentai,
capisti la mie intenzioni
ti girasti ti mettesti a pecorina e iniziai a leccarti la figa da dietro
avevo la lingua imbrattata dal tuo dolce nettare,
mentre mi smanettavo,
avevo il cazzo duro come il marmo ti penetrai da dietro,
il cazzo avvolto dalla tua figa fradicia di umori
mi incitavi a dartelo tutto,
mentre ti sbattevo con foga sculacciavo il tuo culo sodo,
esausto e soddisfatto di sentirti godere
estrassi il mio cazzo gonfio
ed esplosi in un getto abbondante di caldo sperma sulla tua schiena.
Accoccolati contemplavo il tuo splendido corpo...







Entrata in auto dopo i saluti e le presentazioni decidemmo di andare a casa mia per prenderci tutto il tempo necessario senza fretta,
finalmente ti avevo conosciuto Lara, bellissima come una dea greca.
Arrivati ti offrii qualcosa, mentre sorseggiavamo un po' di vino rosso
iniziammo un gioco di sguardi,
sentivo il mio cazzo premere sulla patta e iniziava a dolermi,
mi avvicinai ti sfiorai una mano salii lungo il braccio ti scostai i capelli,
un dolce profumo mi inebriò,
ti baciai sul collo
con l’altra mano palpai un seno era sodo abbondante
vedevo già i capezzoli duri dritti nell’attesa avevi già pregustato ciò che stava per accadere,
ci baciammo
sganciai il reggiseno liberando due seni torniti perfettamente,
alzasti la maglietta offrendomeli
iniziai a baciarli piccoli baci a palparli dolcemente poi a leccarli a ciucciarli,
la mia lingua roteava intorni ai capezzoli ti sentivo gemere Lara,
iniziai a soffiare delicatamente sui capezzoli umidi
un brivido ti percorse lungo la schiena la inarcasti,
una mia mano scese lungo il ventre
poi sulle mutandine erano bagnate
intrufolai la mano, con il pollice sgrillettavo delicatamente il clitoride e introdussi il medio dentro la figa bagnata,
il tuo respiro era affannato
con le mani sulla mia testa mi sospingesti verso la tua figa,
iniziai lunghe leccate poi intorno al clitoride a ciucciarlo le mie dita frenetiche ti possedevano,
la sentivo sciogliersi dal piacere
non riuscivo più a sopportare l’erezione che premeva,
liberai il mio cazzo e
iniziai a giocherellarci con la tua perla del piacere che gocciolava
ti penetrai con un colpo secco, gemesti di piacere
iniziai a sbatterti con forza poi rallentai,
capisti la mie intenzioni
ti girasti ti mettesti a pecorina e iniziai a leccarti la figa da dietro
avevo la lingua imbrattata dal tuo dolce nettare,
mentre mi smanettavo,
avevo il cazzo duro come il marmo ti penetrai da dietro,
il cazzo avvolto dalla tua figa fradicia di umori
mi incitavi a dartelo tutto,
mentre ti sbattevo con foga sculacciavo il tuo culo sodo,
esausto e soddisfatto di sentirti godere
estrassi il mio cazzo gonfio
ed esplosi in un getto abbondante di caldo sperma sulla tua schiena.
Accoccolati contemplavo il tuo splendido corpo...