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Lui & Lei

La salumiera toscana (Tredicesima parte) Emma


di oralsex
08.03.2019    |    222    |    0 6.0
"Mi inebrio e stò quasi per eiaculare nei pantaloni, ma voglio farle provare piacere con la bocca e continuo fintanto che accarezzandole il buco del culo, lo sento pompare, per cui mi accorgo che..."
Nonostante le poche ore di sonno, questa mattina mi sento riposato. Ripercorro mentalmente i punti salienti della serata appena trascorsa con Stefania, Emma e le loro amiche. Il posto bello, il cibo buono e la compagnia stupenda. Se poi se si considera che ho avuto un incontro molto ravvicinato con Emma, anche se sono rimasto a bocca asciutta, non posso pretendere di meglio. Mentre sto formulando questi pensieri, mi arrivano una serie di messaggi sul cellulare.

Uno della mia compagna che mi dà il buongiorno.

Uno di Maria che come al solito mi porta a conoscenza del suo grado di porcaggine chiedendomi quando ritornerò a Livorno.

Uno di Monica con tanti cuoricini che mi dice che mi pensa sempre.

Uno di Emma che mi ringrazia per la bella serata che ha trascorso e che mi ricorda di passare a prendere l’ aperitivo.

La mattinata passa abbastanza tranquilla. Non pensavo ci fossero così tante cose da fare per dover fare il passaggio delle consegne tra me e il mio predecessore.

Sono le 13,15 ed esco dalla sede. Mi incammino verso il bar di Emma . Busso alla porta del bar e lei viene subito ad aprire. Entrando, noto che ha apparecchiato un tavolo per due. Bacio sulla bocca e le chiedo se sta aspettando qualcuno per pranzo. Lei mi risponde:

- Aspettavo te… Avrei piacere di pranzare insieme. Ti dispiace?-

- No, ma dopo la cena luculliana di ieri sera, avrei preferito stare un po leggero, ma visto e considerato il buon profumino tentatore che sento, non posso fare altro che accettare...-

-Cosa ti preparo come aperitivo? Io mi faccio un Aperol spritz, e tu? -

- Vada per lo spritz..-

Oggi fa particolarmente caldo e lei è abbigliata con un camicione indiano , naturalmente abbastanza trasparente da vedersi che è senza il reggiseno e che indossa un perizoma bianco. Questa donna è uno splendore !!! Essendo io appoggiato al bancone del bar, quando si volta e si inchina per prelevare il ghiaccio dal produttore, il camicione le si infila tra le natiche, mettendo in mostra un culo imperiale. Nonostante la sera prima lo abbia accarezzato, ora mi provoca un erezione immediata.

Appoggia i calici con il long drink sul granito del piano del bancone, esce dal retro banco e mi viene accanto. Sento il suo profumo e la mente va alla sera prima quando la stringevo tra le braccia, e successivamente abbiamo pomiciato insieme. Lei mi sta parlando ma io sono disturbato dai miei pensieri, si accorge della mia disattenzione alle sue parole.

- Alessandro, ma mi stai ascoltando? Mi dà l’ impressione che tu stia pensando ad altro...Se ti stò annoiando con i miei discorsi ,scusami...-

- No ...Scusami tu… La verità è che sentendo il tuo profumo, stavo pensando a ieri sera…-

- Beh, se è per questo, stamattina quando mi sono svegliata avevo il seno turgido e la patata tutta fradicia… Ti faccio una confidenza...Non ho potuto fare a meno di accarezzarmi pensando a te… -

Sentendo queste parole, il mio membro è talmente teso da farmi male. Le appoggio una mano sul fianco e la sento fremere. Mi guardo intorno e noto che le tre vetrine sono oscurate dalle tende veneziane, per cui dall’ esterno non si può vedere all’ interno. La tiro verso di me e la bacio. Ha la bocca freschissima per via del ghiaccio dello spritz. Mi mette la lingua in bocca e mi limona con passione. Le accarezzo i seni turgidi , le abbasso il vestito ,che lungo le braccia le scivola in terra lasciandola con solo il perizoma addosso.

Abbasso la testa e tenendogli i seni tra le mani le succhio avidamente i capezzoli. Lei a sua volta mi stà accarezzando il membro attraverso i calzoni. Le sfilo il perizoma ,

la prendo sotto le ascelle e la siedo sul bancone. Mi carico le sue gambe sulle spalle e mi ritrovo di fronte la sua vulva leggermente pelosa ma curata in un triangolino delizioso.

Le bacio l’ interno delle cosce e la sento gemere. Affondo il viso nel suo inguine e incomincio a leccarla. Dall’ interno della sua vagina esce un liquido vischioso , gustoso e con un intenso profumo ormonale. Mi inebrio e stò quasi per eiaculare nei pantaloni, ma voglio farle provare piacere con la bocca e continuo fintanto che accarezzandole il buco del culo, lo sento pompare, per cui mi accorgo che stà venendo. Continuo ancora per un paio di minuti fino al suo rilassamento. Continua ad accarezzarmi la testa. Mi alzo, e la bacio in bocca. Lei sembra volermi pulire tutti i suoi umori succhiandomi le labbra. Ad un certo punto scivola tra me e il bancone e si inginocchia in terra. Mi slaccia la cintura ,mi sbottona i pantaloni e mi libera il membro intrappolato nelle bermuda. Lo prende in bocca con avidità, al punto che ho l’ impressione di venire immediatamente. Dopo un paio di minuti le allontano la testa altrimenti le inonderei la bocca di sperma. Ma non voglio finire in questo modo.

Il mio cazzo desidera sentire il calore del suo sesso. La prendo la siedo su un tavolino. Le accarezzo un pò l’ imboccatura delle fica con il mio cazzo e poi con un colpo secco lo infilo dentro di lei . Mi muovo con vigore accompagnato dai suoi contraccolpi pelvici. Si contorce come una biscia e dalla sua bocca con i gemiti , escono delle oscenità che mi eccitano all’ inverosimile.

- Dai Ale… Spingi...Rompimi… E’ da tanto tempo che non sento più un cazzo nella pancia… Vieni ...Ti prego… Riempimi… Vengo di nuovo ...Aaaaaah ...Vengo…-

Dalla mia prostata gonfia di seme parte una lama di fuoco che attraversa il mio membro e che si svuota con parecchie contrazioni nella fica della mia amante. Dopo il periodo di rilassamento, la faccio scendere dal tavolo e ci baciamo dolcemente.

- Ale sei fantastico, mi hai fatto godere da pazzi...-

- Non credi che più che per le mie capacità amatorie, tu abbia goduto così, perché come mi hai detto ieri ,è parecchio tempo che non avevi rapporti sessuali completi?-

- Comunque sia , adesso mi hai fatto godere tu… Adesso mangiamo che sento un certo languore-

Si rimette il camicione e va nell’ office , e ritorna con due vassoi ,uno con del culatello, e l’altro con delle porzioni di lasagne. Credevo di non avere molta fame , ma con quel ben di Dio di fronte, mangio con gusto. E la mia amante non è da meno. Prendiamo un caffè e un digestivo e conversiamo amabilmente per altre due ore.

Quando esco dal bar con la promessa che ci saremo sentiti la sera , mi accorgo che nonostante Emma sappia che io sarò il nuovo ispettore generale, non mi ha mai chiesto di intercedere presso la ditta per farla assumere. Dopo che ieri mi ha detto di aver presentato la domanda di assunzione, non mi ha mai chiesto nulla.

Arrivo in hotel, mi faccio una doccia e mi metto a letto. Alle 19.00 mi viene un idea balzana e telefono ad Emma dicendole che se voleva e aveva tempo poteva venire a cena con me. Magari solo per mangiare una pizza. Poi se le faceva piacere poteva restare a dormire da me. Accetta con entusiasmo ricordandomi che lei alle 4.30 doveva svegliarsi per andare ad aprire il bar.

Telefono alla mia compagna che mi mette al corrente dell’ arrivo dei nostri amici da Roma e che sono già alloggiati nella nostra casa di Santa Teresa, e che alle 20,30 sarebbe andata a cena con loro. Bene… mi sento meno in colpa nei suoi confronti. Se solo sapesse… Sicuramente mi darebbe il ben servito.

Alle 20.15 arriva Emma e decidiamo di mangiare qualcosa nel ristorante del’ albergo. Finito saliamo in camera, ci spogliamo e ci sdraiamo sul letto a guardare la televisione. Prima lei e poi io ci addormentiamo come dei ghiri. Alle 4,30 suona la sveglia e lei si veste ed esce stampandomi un bacione sulle labbra.





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