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Lui & Lei

Quella volta che sono stato riconosciuto.


di Membro VIP di Annunci69.it hargo
16.08.2023    |    5.248    |    3 9.5
"I suoi tremori e spasmi aumentavano all'aumentare del movimento delle mie dita sul suo clitoride fino a farla giungere ad un esplosivo orgasmo da lasciarla..."
Salve, era qualche settimana che ero iscritto su A69 quando successe quello che sto per narrarvi.

Era un periodo lavorativo molto difficile vari problemi con il mio caporeparto e con il direttore dovute a riduzioni di personale e a colleghi in malattia.

Una mattina riunione speciale sul da farsi, con imputato me e un probabile licenziamento.

Inizia la riunione e poco dopo noto una splendida donna che non smetteva di guardarmi cercando di non farsi notare, cosa impossibile dato la sua bellezza, un corpo da modella uno splendido viso acqua e sapone due occhi in cui potevi vedere la profondità della sua anima, un seno non grande da classico coppa di Champagne e un armonioso lato b. Ma torniamo alla riunione come intuito ero io che venivo messo alla gogna con tanto di accuse per coprire la mediocrità della direzione e della loro politica di riduzione del personale.

Ormai messo alle strette mi alzai e senza mezzi termini cominciai a parlare a voce alta che non sarebbe finita con il mio licenziamento ma che sarebbe proseguita con denunce da parte mia e dei sindacati e che sarei andato fino in fondo. Ma alle mie minacce la direzione sorridendo rispose che non avrei fatto nulla del genere perché non avevo le palle di fare ciò, e fu in quel momento che la donna che in silenzio ascoltava tutto e che continuava a guardarmi intervenne dicendo:

signori mi dispiace dirlo ma il signore qui presente le palle le ha e ve lo posso assicurare.

Terminata la riunione senza giungere a una soluzione e per il momento il mio posto di lavoro salvo, mi avvicinai alla donna per ringraziarla di aver preso le mie difese e lei guardandomi negli occhi mi rispose con un semplice di nulla Hargo, la sua risposta mi prese completamente di contropiede, riuscii semplicemente a rispondere che non capivo cosa intendesse, e lei aggiunse, A69 piacere luna79.

Ormai era chiaro che lei in qualche modo si era imbattuta nel mio profilo e mi aveva riconosciuto, quindi, alzai le mani in segno di resa e sorridendo dissi ok mi arrendo, mi hai scoperto, fai di me tutto quello che vuoi, e lei con un sorriso malizioso rispose, non qui Hargo e poi devo pensarci a cosa fare di te, si girò e salutando tutti andò via.

La sera cercai il suo profilo e lo lessi tutto, guardai le sue splendide foto e con il cuore che batteva a mille le inviai un messaggio.

Per giorni non ricevetti nessuna risposta. Ormai ci avevo rinunciato e messo una pietra sopra quando un pomeriggio all'improvviso, mi scrisse.

Aveva deciso cosa fare di me.

Ciao Hargo come va' con quello stupido del tuo capo? Visto che in quella riunione hai saputo tener testa a lui e alla direzione vediamo se riesci a tenere testa anche a me, mi piacerebbe che tu riuscissi ad organizzare una giornata di relax e giochi in una splendida location, vediamo se ci riesci.

Una grande sfida, per fortuna anni di lavoro nel settore turistico aveva fruttato una marea di conoscenze e di favori da riscuotere e così fu.

Riservai una splendida suite con tanto di sauna bagno turco e jacuzzi in un Palace di una nota località sciistica in cui avevo lavorato per anni.

Lei arrivò in Hotel, bussò alla porta della suite, andai ad aprire con indosso un soffice accappatoio bianco, entrò e mi salutò con un affettuoso bacio sulla guancia.

Era vestita con un semplice Tailleur nero con stupende scarpe tacco 12, una gonna cortissima da cui si intravedevano delle autoreggenti nero fumé, giacca abbottonata e una camicetta bianca da cui si potevano intravedere i capezzoli turgidi dei suoi piccoli seni.

La feci accomodare sul divano e le offri delle bollicine in una flûte dal gambo lungo, due chiacchiere per rompere il ghiaccio con luci soffuse e la musica di sottofondo che si mixava al tintinnio della pioggia e lo scoppiettio del camino creando un sound di totale relax.

Mentre conversavamo lei notò il lettino per massaggi davanti al camino acceso, mi guardò e con uno sguardo malizioso mi disse: adesso basta chiacchiere.

Con lei stesa sul lettino a pancia in giù cominciai il mio massaggio tra il profumo di oli e incenso, le mie calde mani scorrevano sulla sua pelle vellutata dalle sue spalle scivolando sulla sua schiena fino ai suoi fianchi proseguendo verso le sue cosce fino a scendere sulle sue lunghe gambe affusolate soffermandomi sui suoi piedi (una mia leggera passione fetish) per risalire verso il suo splendido lato b e soffermandomi nel interno cosce, cominciai a sentire i suoi gemiti di piacere che aumentavano con l'aumentare del mio massaggio.

A un certo punto lei si voltò a guardarmi come a sfidarmi ad osare di più in quel massaggio sensuale.

La feci mettere con le sue spalle appoggiate al mio petto e cominciai a massaggiarle i suoi seni sentendo sempre di più l'intensificarsi della sua eccitazione, lentamente scivolai con le mani verso il suo addome proseguendo verso il suo interno cosce arrivando alle grandi labbra della sua piccola orchidea ormai già bagnatissima, cominciando a stimolare il suo clitoride.

I suoi tremori e spasmi aumentavano all'aumentare del movimento delle mie dita sul suo clitoride fino a farla giungere ad un esplosivo orgasmo da lasciarla senza fiato.

Ancora tremante dall'orgasmo mi prese per un braccio e mi trascinò in camera da letto.

Passammo una notte stupenda di passione prendendoci cura l'uno dell'altra, e all'alba ormai sfiniti ci addormentammo, l'uno nelle braccia dell'altra.

Al mattino lei mi chiese se avrei dovuto lavorare, le risposi che ero di riposo e aggiunsi oggi quello stupido del mio capo non lo vedo, e lei sorridendomi mi disse:

hai proprio ragione mio marito è vero stupido e si riaddormentò tra le mie braccia.

P.S.

Racconto di pura fantasia, magari con un pizzico di verità. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

Hargo.
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