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LA NASCITA DI UNA PASSIONE (pt. 3)

05.01.2023 |
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"Luisa mi osserva con uno sguardo misto di libidine e soddisfazione e mi accarezza il pisello “sei stato veramente bravo, non ti sei lamentato neanche una..."
È passato più di un anno dalla mia ‘iniziazione’ alla sodomizzazione a casa di Giovanna, periodo durante il quale ho spesso goduto, con mio sommo piacere, delle sue attenzioni, sia casa mia che a casa sua e che sono consistite nel ricevere infinite variazioni di clisteri più o meno copiosi e con i liquidi più disparati, supposte, massaggi prostatici, penetrazioni e dilatazioni anali, masturbazioni, e fellatio mentre a me era permesso solamente accarezzarla o baciarle seni e bocca. Finché, una mattina di Settembre, mi sussurra “ormai hai sedici anni, ed è giunto il momento di fare un ulteriore passo avanti nella tua educazione sessuale, ti aspetto domani pomeriggio alle quattordici a casa mia che ho una bella sorpresa per te”. Come sempre, l’invito di Giovanna mi getta in una stato di grande eccitazione, accentuato dall’affermazione di una sorpresa, finalmente il tempo è trascorso e sto suonando il suo campanello, come scatta la serratura, faccio di volata le scale e mi fermo davanti alla porta del suo appartamento. Quasi non faccio tempo a suonare che si apre e Giovanna mi accoglie, ovviamente ha già indossato il camice e le calze bianche d’ordinanza, mi stampa un profondo bacio sulla bocca e mi fa accomodare in salotto dove mi fermo interdetto perché sul sofà è seduta una bella donna sorridente, sulla cinquantina, abbigliata con una camicetta aderente sotto la quale si intravede il reggiseno trasparente ed una gonna con un abbondante spacco sul fianco da cui spunta il pizzo delle calze, Giovanna, vista la mia perplessità, scoppia in una profonda risata e mi spiega “finora la tua educazione ti ha visto solo ricevere le mie cure, ormai è giunto il momento che tu impari ad effettuarle a tua volta e quindi ho chiesto a Luisa, una mia cara amica che condivide le nostre stesse passioni, se era disponibile a sottoporsi alle tue cure e farti da maestra e lei ha prontamente accettato, fate conoscenza mentre vado a prendervi qualcosa da bere”. L’idea mi intriga parecchio e quindi faccio un entusiasta cenno affermativo e, al gesto di Luisa, vado a sedermi accanto a lei che, per stemperare il mio imbarazzo, mi abbraccia e mi da un lungo bacio sulla bocca al termine del quale, accarezzandomi l’inguine, dice “sono lieta di conoscere un estimatore delle pratiche medical-fetish, raccontami un po’ come hai cominciato e cosa ti piace di più”. Non mi faccio pregare e le racconto come, oltre due anni fa, Giovanna mi abbia introdotto a tali pratiche, aprendomi un nuovo mondo sconosciuto, proseguo dicendo che non esiste una cosa che mi piaccia in modo particolare, lei, accentuando la carezza e posizionandosi una mia mano sul seno mi esorta “e su!!! Sii più preciso, ad esempio ti piace essere sodomizzato? Oppure preferisci i clisteri? A me, per esempio, il clistere eccita da morire, tanto quello praticato con la peretta che quello fatto con l’enteroclisma, poi mi piace essere dilatata, sia davanti che dietro, con lo speculum e poi adoro essere baciata sulla vagina” a quel punto abbandono ogni vergogna e le confesso che anche a me piacciono moltissimo i clisteri così come apprezzo i massaggi prostatici, pur affermando categoricamente di non essere gay. Lei assente col capo e si sporge nuovamente verso di me per baciarmi a lungo, intanto Giovanna è tornata con le bevande e vedendoci così impegnati esclama “bene, direi che il ghiaccio è rotto ed avete fatto conoscenza, Luisa, cosa ne pensi di Franco?” l’interpellata si stacca con un sospiro “cara la mia Giovanna, dalle poche parole che Franco ed io abbiamo scambiato, devo farti i complimenti, hai fatto un magnifico lavoro, sei riuscita ad educare splendidamente l’allievo, sono sicura che ci divertiremo molto a lungo tutti e tre”, passiamo ancora qualche minuto sorseggiando le bibite e confrontando le nostre esperienze in campo medical-fetish finché Giovanna decreta che è giunta l’ora di cominciare e ci spedisce in bagno, dove, per dovere di cavalleria, ordina a Luisa di fare pipì e raggiungerla per farsi lavare per prima. Senza alcun imbarazzo, lei si spoglia rimanendo in reggiseno e calze autoreggenti e si siede sulla tazza, per poi raggiungere Giovanna che nel frattempo ha riempito il bidè ed insaponato una spugna non appena inizia a lavare Luisa lei chiude gli occhi e con un sospiro di soddisfazione afferma “mmmhhh! Hai la mano fatata, mi stai già facendo eccitare”, Giovanna le scocca un sorriso impertinente e si china a baciarla golosamente sulla bocca, intanto anch’io mi sono spogliato, con lo guardo calamitato sulle due donne: lo spettacolo offerto ha eccitato anche me, tant’è che ho dei seri problemi a fare pipì tanto ho il pisello eretto, le due donne se ne accorgono e scoppiano a ridere, Luisa mi si avvicina, mi fa una dolce carezza al pisello commentando “vista questa bella erezione, si direbbe che lo spettacolo sia stato di tuo gradimento! E pensa che questo è niente, vedrai che le cose si faranno ancora più eccitanti, per adesso vieni che voglio lavarti io”. Giovanna passa la spugna a Luisa che si mette immediatamente all’opera, il suo tocco è sensuale quanto quello di Giovanna, addirittura, approfittando della mia posizione, mi infila la punta insaponata del medio nell’ano strappandomi un leggero sussulto, con un sorrisetto lascivo chiede se mi ha fatto male ed al mio diniego, accentua il movimento commentando “bravo ragazzo, sento che il muscolo rettale è abbastanza elastico, segno evidente che Giovanna ti ha allenato bene” e mi bacia a lungo sulla bocca, l’interpellata conferma “in effetti è così, ogni volta che era possibile, lo sottoponevo ad una dilatazione sempre maggiore, però adesso sbrighiamoci che abbiamo molte cose da fare”, a malincuore Luisa sfila il dito, provvede a sciacquarmi ed asciugarmi poi mi fa cenno di alzarmi e tutt’e tre ci spostiamo nello studio. Luisa si toglie anche il reggiseno e si posiziona subito sul lettino, appoggiando le gambe sui sostegni dicendo con voce roca e sensuale “eccomi a disposizione del mio nuovo medico” io entro subito nella parte e con voce il più possibile professionale, nonostante l’eccitante spettacolo offertomi, annuncio “per prima cosa occorre misurare la febbre, ovviamente per via rettale, perché così è più precisa” e inizio a lubrificarle per bene l’ano, introducendovi anche il medio per tutta la sua lunghezza, strappandole un sospiro di soddisfazione, quindi scelgo il termometro più grosso e con delicatezza lo introduco e lo muovo come faceva Giovanna con me, facendola gemere ancora di più mentre il mio sguardo è incollato alla sua vagina spalancata e pulsante, in effetti è la prima volta che guardo da vicino i genitali femminili e lo spettacolo mi affascina, Giovanna ci osserva un momento con gli occhi carichi di lussuria poi va a prendere l’acqua calda e camomilla. Sospirando di piacere Luisa commenta “sei proprio bravo, l’introduzione del dito mi è piaciuta da morire, e stai movendo il termometro in modo divino”, timidamente appoggio il pollice dell’altra mano sul suo clitoride ben esposto e lo massaggio dolcemente stappandole una serie di mugugni di piacere, intanto Giovanna è rientrata e dopo aver posato il recipiente fumante sul carrello si china su Luisa e le succhia golosamente un capezzolo mormorando “allora, il mio allievo è bravo?” Lei, con voce arrochita dal piacere conferma “assolutamente sì, mi sta eccitando da morire!” intanto sono passati i tre minuti di prammatica per cui sfilo il termometro, osservando affascinato l’ano pulsare richiudendosi, per poi affermare “bene, non c’è febbre, però mi pare che tu sia un po’ ingombra, per cui devo somministrati una bella peretta”. Subito Giovanna apre le ante dell’armadietto e prende due perette, una piccola da circa 250 cc, una da 850, la sonda grossa e quella più sottile ma altrettanto lunga e appoggia il tutto sul carrello annunciando “per decidere quale usare, vorrei dare anch’io una controllata” io mi posto mentre lei tuffa l’indice ed il medio nel vasetto di crema per infilargliele subito nel buchino mentre io osservo eccitatissimo le dita muoversi in tutti i sensi mentre Luisa inizia a sospirare di piacere, quando Giovanna è soddisfatta, sfila le dita ed annuncia “purtroppo sei mooooolto ingombra, temo che dovremo somministrati entrambe le perette”, Luisa simula un’espressione da bambina spaventata e con voce flebile prega “nooo per favooooreeeee, le perette nooooo, ho paura mi farete male, non vogliooooo!” Giovanna inizia a consolarla mormorando “fai la brava, non ti faremo male, è per il tuo bene, vedrai che dopo ti sentirai meglio” intanto le carezza la vagina facendomi cenno di aiutarla ed io prendo a succhiarle un capezzolo accarezzando e pizzicando leggermente l’altro, poco a poco la ben simulata paura scompare, sostituita da ansiti di piacere finché Giovanna annuncia “bene adesso che sei più tranquilla, iniziamo, la peretta piccola te la faccio io, poi Franco ti farà quella grossa” quindi inserisce la sonda più fine sulla peretta, la spreme e ne tuffa la punta nel recipiente del liquido, quando è completamente piena, prende la seconda pera e riempie anche quella, quindi lubrifica accuratamente le due sonde e mi fa cenno di avvicinami ad osservare poi, presa una generosa dose di crema, lubrifica il buchino di Luisa introducendo prima un dito poi un secondo. “ecco adesso siamo pronti, tu Franco osserva bene con quale inclinazione inserisco la sonda, perché dopo dovrai farlo tu” e rivolta a Luisa “la peretta piccola serve a prepararti per quella più grossa, te la somministrerò molto molto lentamente per non stimolarti troppo, poi, mentre Franco ti farà la seconda, ti aiuterò ad alleviare gli eventuali crampi massaggiandoti il ventre e… altri posti”, Luisa inizia a fare dei respiri profondi mentre Giovanna svuota pian piano la pera, al termine, la sfila facendo attenzione a non risucchiare l’acqua. “Finito! Adesso Franco tocca a te, sii molto delicato e svuota la pera lentamente una prima volta, poi risucchia l’acqua e svuotala nuovamente, aumentando ogni volta la pressione per tre o quattro volte, l’ultima volta usa tutta la tua forza” Giovanna si sbottona il camice, sotto il quale non indossa né mutandine né reggiseno e si porta di fianco a Luisa dove inizia a massaggiarle il ventre, intanto mi accingo all’operazione con le mani che tremano leggermente per l’emozione, bene o male introduco la sonda mentre Luisa sospira “ooohhhh che belloooo mi piace come hai infilato la sonda, sei stato bravissimo adesso svuota la pera”. Giovanna continua a massaggiarle il ventre, facendole occasionalmente dei leggeri massaggi ai capezzoli ed al clitoride mentre io comprimo lentamente la pera strappandole dei sospiri di piacere “mmmmhhhh sento l’acqua riempirmi ed è una sensazione fantastica, poi i massaggi di Giovanna sono magnifici, non ho alcun crampo, anzi, mi sto eccitando sempre di piùùùùù! Uuuhh la pressione sta diminuendo, no, adesso sta di nuovo aumentando, mio dio! È stupendoooo, continua così” poi allunga una mano ed attira Giovanna vero la sua bocca, lei non si fa pregare e la bacia a lungo, intanto io proseguo a svuotare e riempire la pera mentre Giovanna pone una mano sulle mie e mi guida a muovere la pera in tutte le direzioni, facendo gemere ancora di più Luisa. Terminato il terzo risucchio, impugno saldamente la pera a due mani e la comprimo con tutta la mia forza facendo inarcare Luisa “ohhh mamma! Questa volta ho sentito bene lo schizzo, è bellissimooooo muovi ancora un po’ la sonda sì sì sì sììì!” faccio come mi ha detto poi lentamente la sfilo. Osservo affascinato la sua vagina che palpita e, timidamente, infilo il medio, subito ringraziato dai suoi ulteriori ansiti, continuo così finché lei si alza e corre in bagno, Giovanna viene ad abbracciami e baciarmi, accarezzandomi il pisello dolorosamente duro “sei stato veramente bravo, sono sicura che Luisa abbia apprezzato il tutto, almeno quanto mi sono divertita io”. Intanto Luisa, uscita dal bagno, viene ad abbracciarmi con un enorme sorriso e anche lei mi bacia ed accarezza il pisello e rivolgendosi ad entrambi con voce sognante “mamma mia! fra tutti e due mi avete portata al settimo cielo, se continuavate ancora per un po’ avrei avuto un orgasmo pazzesco! Conoscevo già l’abilità di Giovanna ma anche tu, Franco non sei stato da meno, hai usato mani e bocca in maniera superba e lo svuotamento finale della pera è stato qualcosa di sublime, pensavo addirittura che lo schizzo mi uscisse dalla bocca!” Inorgoglito dalle sue parole, millantando una sicurezza che non ho, rispondo “non abbiamo ancora finito, il bello deve ancora venire”, scoppiando in una sonora risata Giovanna esclama “mi sa che l’allievo vuole superare il mastro! Però ha ragione, adesso torna sul lettino nella stessa posizione di prima che dobbiamo controllare il risultato della cura”, con gli occhi pieni di aspettativa ed un sorriso beato, lei si sdraia e poggia le gambe ai supporti, Giovanna si posizione tra le gambe spalancate di Luisa, prende il vasetto della crema, vi tuffa l’indice ed il medio per poi passarlo a me facendomi cenno di fare altrettanto, quindi inizia a descrivere dei piccoli cerchi attorno all’ano di Luisa spingendovi dentro il polpastrello dell’indice e quando è ben rilassato, vi aggiunge anche il medio sprofondandoli totalmente con un gesto deciso facendola sobbalzare, e subito inizia a muovere le dita in tutti i sensi, contemporaneamente con l’altra mano le preme in ventre per poi accarezzarle sensualmente la vagina ed il clitoride strappandole dei sonori brontolii di piacere “mmmhhh mi piace come mi stai visitando, subito mi ha fatto male ma adessooooo è stupendoooo, non fermartiiiii continuaaaaa coooosìììì!” dal canto mio non rimango inoperoso ma mi chino verso di lei a baciarle e succhiarle i capezzoli, subito ricompensato dalla sua mano che si impossessa del mio pisello e lo accarezza con dolcezza. Dopo un po’ Giovanna si ferma e sfila le lentamente le dita strappandole un mugugno di delusione “mi pare che la parte finale dell’intestino sia ben pulita, vorrei però che controlli anche Franco” io non me lo faccio ripetere due volte e prendo il posto di Giovanna che mi istruisce “prima di cominciare la visita, guarda bene come è fatta la vagina - con le dita ne allarga le grandi labbra - vedi sulla parte superiore il clitoride? adesso, visto che lei è già ben lubrificata e dilatata, unisci indice e medio e infilali nell’ano e muovili bene per verificare se ci sono ostruzioni, se vuoi puoi praticare il tuo primo cunnilinguo” questa cosa per me è una novità assoluta e chiedo spiegazioni e mi ci dedico con impegno dardeggiando la lingua e alternando succhiate al clitoride. Subito Luisa spinge il bacino verso di me mormorando “meno male che è la prima volta, hai una bocca e una lingua diviniiiiii! mi stai facendo impazziiiiireeeee, anche le tue dita sono magicheeeeee non fermartiiii, sto per venireeee!” a quelle parole, Giovanna inizia ad alternare baci ai capezzoli e sulla bocca e la carezza su tutto il corpo, mentre Luisa le infila le dita nella vagina. Andiamo avanti così finché Luisa non si irrigidisce e gridando forte raggiunge l’orgasmo inondandomi il viso di umori, ci fermiamo un momento per riprendere fiato. Giovanna riprende il controllo della situazione e, dopo aver chiesto il mio parere circa lo stato di pulizia dell’intestino di Lucia, decreta “per fare un buon lavoro, dobbiamo praticare alla paziente un enteroclisma da almeno due litri nella parte alta dell’intestino, siccome il liquido si è raffreddato, vado a riscaldarlo” e preso il contenitore, torna in cucina. Luisa, tutt’ora sdraiata, mi fa cenno di avvicinarmi e mi sussurra “adoro l’enteroclisma, sentire la pancia riempirsi è una sensazione fantastica, anche perché mentre lo ricevo, penso a dopo, quando sul lettino ci sarai tu e sarà il tuo pancino a gonfiarsi, dimmi, piace anche a te?” senza alcun imbarazzo le confermo che piace moltissimo anche a me, specie sentire la sonda che si fa strada nell’intestino, a questo punto lei mi afferra il pisello, mi fa avvicinare alle sue labbra ed inizia una lenta e sensuale fellatio, massaggiandomi i testicoli, facendomi sospirare di piacere mentre io le pastrugno i seni. Giovanna rientra ed esclama “e bravi i miei porcellini, basta che mi allontani un attimo e voi vi mettete a fare le cosacce, adesso cercate di calmarvi” entrambi le rivolgiamo un sorriso di circostanza e a malincuore interrompiamo le nostre effusioni, lei provvede ad alzare la parte finale del lettino e abbassare i supporti delle gambe, poi chiede a Luisa di girarsi sul fianco sinistro, con la gamba destra piegata verso il petto, quindi riempie il contenitore di vetro con due litri di liquido, collega la sonda da 40 cm al tubo e la lubrifica, tuffa il medio nella crema che mi dice “vieni qui vicino a me e alzale la natica destra, così posso lubrificarle per bene l’ano”, mi affretto ed eseguire ed osservo affascinato il dito di Giovanna descrivere dei lenti cerchi concentrici per poi sparire nell’ano dove si muove in cerchio, mentre Luisa emette dei sonori sospiri di piacere, poi prende la sonda e ne infila pochi centimetri ed apre il rubinetto “senti l’acqua entrare? Ho deciso di usare una temperatura abbastanza elevata perché è più piacevole, inizieremo tenendo il contenitore in basso così l’acqua entra lentamente, poi alzerò il livello, va tutto bene?” Luisa risponde con voce arrochita dal piacere “benissimo! Mmmmhhhh sento l’acqua entrare, è calda ma va bene, mi piace da morireeee”. Dopo che è entrato quasi un quarto d’acqua Giovanna chiude il rubinetto e con un movimento continuo, introduce interamente la sonda mentre Luisa commenta “ooohhh sento la sonda farsi strada, mmmmhhhh che bellooooo! Mi sto eccitando da pazzi”. Al termine dell’introduzione Giovanna mi fa cenno di lasciare la natica e, dopo qualche minuto di attesa riapre il rubinetto, dopo pochi istanti Luisa sospira “aaaahhh sento l’acqua che mi riempie, mi piace il calore che si spande nella parte alta del ventre, è favoloso”, Giovanna si pone di fronte a Luisa ed inizia a massaggiarle il ventre, io, per non essere da meno, mi metto dalla stessa parte e alterno succhiate ai capezzoli, baci sul collo e sulla bocca e leggere carezze sul clitoride, mentre lei non smette di sospirare “mmmmhhh mi sento riempire bene, la sensazione è stupendaaaa oooohhhh sììììì”, Giovanna si ferma un momento poi, con uno sguardo libidinoso afferma “oggi mi sento crudele, quindi, prima di alzare il livello, ho deciso di aggiungere altra acqua, tanto c’è Franco che ti aiuta a distrarti”. Luisa sbarra gli occhi ma ormai è troppo tardi, il contenitore è già di nuovo pieno! In totale Luisa dovrà prendere ben quattro litri, lei comincia a respirare molto profondamente ma non protesta anzi “Sìììì riempimi tantooooo mi piace oooohhhh sento la pressione aumentare, guarda che pancia!”, ancora pochi minuti ed il contenitore è vuoto, Giovanna si china a rovistare nel carrello e le mostra una specie di cono con un gambo più stretto ed una flangia dalla quale esce un tubicino collegato ad una pompetta “questo è un butt-plug gonfiabile, una volta inserito, tramite questo bulbo in gomma, ne posso aumentare la dimensione, senza allargarti troppo l’anello anale così non si può sfilare e ti aiuterà a trattenere il liquido senza perdite, ti faccio vedere” schiaccia più volte il bulbo ed il butt-plug cresce fino a raggiungere il notevole diametro di quasi 10 cm.! Luisa protesta “non vorrai mica gonfiarlo così tanto! Mi distruggerà dentro, ti prometto che riesco a trattenermi anche senza quell’aggeggio, ti pregoooo!” ma lei è irremovibile “tranquilla! Non sono matta, so quando fermarmi, al massimo arriveremo a 6/7 cm., fidati” rassegnata, Luisa fa un cenno di assenso con il capo e Giovanna, sfila lentamente la sonda e appoggia la punta dell’attrezzo infernale, ben lubrificato, e con una spinta abbastanza decisa lo introduce tutto facendo gemere di dolore la povera Lucia, che mi affretto a consolare con baci e carezze, dopo qualche minuto affinché si abitui all’intruso, inizia a comprimere lentamente il bulbo contando “uno, due, tre, ogni pompata il butt-plug aumenta di diametro di circa mezzo cm. quindi devo fare almeno una decina di pompate, lo senti crescere?” “oooohhhh sìììì, mi sento aprire dentro, ma per ora non è fastidioso, anzi mi piaceeee” arrivata alla decima pompata si informa “siamo arrivati a 6 cm. posso gonfiarlo ancor un po’?” Luisa fa dei respiri profondi per rilassarsi “prova, ma non esagerare, se ti dico stop fermati” una pompata, una seconda e Luisa urla “stop, stop, stop adesso fa maleeeee!” Giovanna si ferma e le dice di girarsi sulla schiena. Con cautela, vista l’ingombrante presenza nel retto, si gira e subito Giovanna le massaggia dolcemente il ventre gonfissimo con lenti movimenti circolari in senso antiorario, io, preso da un’improvvisa ispirazione, cerco un vibratore, con una risata Giovanna mi consiglia “sei un bel maialino, ma hai capito tutto, non prendere un vibratore troppo grosso, altrimenti le puoi far male” scelto lo strumento giusto, mi avvicino a Luisa che lascia cadere le gambe ai lati del lettino per agevolare le mie azioni e subito mi chino a leccarle golosamente il clitoride e la vagina facendola mugolare di piacere, non appena inizia a secernere i suoi umori, le infilo delicatamente il vibratore e lo accendo, subito i suoi mugolii di piacere crescono di intensità “oooohhhh sììììì oooohhhh mio diooooo! È troppo belloooooo sto godendo da impazzireeeee non fermateviiiii” ed allunga una mano verso la vagina di Giovanna ove infila due dita, facendo mugolare anche lei. Proseguiamo a lungo, io a succhiarle il clitoride e movendo il vibratore, Giovanna a massaggiarle il ventre e baciandola sui capezzoli e bocca finché lei si irrigidisce e con un grido raggiunge l’orgasmo, poi un crampo particolarmente forte le attanaglia il ventre e ci chiede con urgenza di andare in bagno, Giovanna le da un ultimo forte scrollone al ventre e la aiuta ad alzarsi e lei corre in bagno, quasi piegata in due, sorreggendosi il ventre gonfio, seguita da noi due, non appena è seduta, Giovanna prende la pompetta e apre la valvola di scarico, con un sibilo il butt-plug si sgonfia finché, aiutato dalla pressione dell’acqua non viene espulso, seguito da un scroscio interminabile “aaahhhh adesso va meglio, ero veramente al limite, nonostante i massaggi e le…. distrazioni i crampi erano forti, però sono riuscita lo stesso ad avere un orgasmo fantastico, grazie a tutti e due!”, prima Giovanna poi io ci chiniamo a baciarla complimentandoci per la sua resistenza per poi lasciarla sola a svuotarsi in libertà. Tornati nello studio, interrogo Giovanna “non vorrai mica fare anche a me la stessa cosa vero? quattro litri sono veramente troppi!!!! Non credo di farcela” lei mi abbraccia, solleticandomi il pisello “no stai tranquillo, per arrivare a più di tre litri serve maggiore allenamento, con te useremo i soliti due, se mai ti faremo provare il butt-plug!, vedrai che è divertente”, un po’ più tranquillo interrogo ulteriormente la mia prima maestra “spiegami, tu e Luisa siete amanti ? viene spesso da te?” con una profonda risata mi spiega “assolutamente no, non siamo amanti è che a tutte e due piace fare qualche gioco lesbico, fondamentalmente siamo bisex, ci piacciono tanto le donne quanto gli uomini, e per quanto riguarda le volte che Luisa viene da me, non esiste una cadenza fissa, quando io o lei ne abbiamo voglia, combiniamo”. Finalmente Luisa esce dal bagno con un sorriso beato “Wow! non mi sono mai sentita così libera, non credevo di riuscire a prendere quasi quattro litri d’acqua, mi sembrava di scoppiare, però nello stesso tempo il senso di pienezza era fantastico, una volta devi provare anche tu Giovanna, in più, i fantastici orgasmi che mi avete procurato sono stati di un’intensità incredibile, grazie a tutti e due!” e viene ad abbracciarci e baciarci con trasporto, poi si rivolge a me “adesso tocca a te, non vedo l’ora di ricambiarti le attenzioni, sappi però che oltre che gentile, sarò anche un po’ crudele!!!!”, Giovanna, nel frattempo ha nuovamente abbattuto la parte finale del lettino, sollevato i supporti per le gambe e mi fa cenno di pendere posizione. Luisa esclama “un momento che devo andare a prendere una cosa mooooolto simpatica nella borsa, arrivo subito” e sparisce in salotto, mi sistemo ed attendo con curiosità il ritorno di Luisa, eccola arrivare con un astuccio metallico simile a quello che si usa per contenere i sigari di alta qualità “per controllarti la febbre vorrei usare questo - estrae dal tubo un termometro gigante, dal diametro di un pollice - ho comparto questo termometro in un sexy-shop in Germania, penso che ti piacerà”, Giovanna si avvicina per osservarlo e commenta “interessante! Me ne devo procurare uno anch’io, è bello grosso, ma non credo che Franco abbia problemi a riceverlo, è abituato a dilatazioni anche maggiori, io mi occupo di lubrificare l’area per bene poi tu puoi procedere”. Giovanna si posiziona tra le mie gambe, tuffa indice e medio nel vasetto di lubrificante e, con lo sguardo pieno di libidine, inizia a descrivere dei cerchi concentrici attorno al mio ano spingendo anche con il polpastrello del medio nel buchino, poco a poco aumenta la pressione ed il dito entra, qualche movimento rotatorio e lo sfila, aggiunge altra crema, unisce anche l’indice e sprofonda entrambe le dita in me, mentre con l’altra mano mi accarezza dolcemente testicoli e pisello, mentre Luisa osserva con il respiro ansante ed il mega termometro pronto. Le dita di Giovanna e mi dilatano parecchio, ma tutto sommato non è così doloroso, anche perché lei ha cominciato a muoverle sensualmente, massaggiandomi deliziosamente la prostata, per cui mi muovo andando incontro alla sua mano per aumentare la penetrazione mugolando di piacere “sei proprio un bel porcone, - aumenta il ritmo e l’ampiezza dei movimenti - guarda come te la godi!!! Ti piace proprio essere stimolato analmente!” io le rispondo “ooohhh sììì mi piace da morireeee, hai delle dita fatate, ed hai trovato al volo la prostata” Lei continua per diversi minuti, carezzandomi occasionalmente il pisello sempre più duro, poi cede il posto a Luisa che con un sorriso di soddisfazione, infila il termometro, la sensazione è strana: da una parte la dilatazione e dall’altra il freddo del vetro, sono comunque entrambe molto piacevoli, mentre Luisa muove il termometro, Giovanna mi accarezza dappertutto e mi bacia e succhia i capezzoli, allargando le gambe per facilitare le mie esplorazioni della sua vagina nuovamente bella umida. Trascorsi i tre minuti canonici, sfila il termometro con un colpo secco, facendomi sobbalzare e con tono ironico, chiede scusa, le due donne si consultano poi Luisa suggerisce di somministrarmi due perette nella posizione a quattro gambe, perché cosi mi sarà più agevole prenderle entrambe, Giovanna concorda “hai ragione, in quella posizione è meglio, anche perché è la prima volta che somministro a Franco due perette, mentre vado a scaldare nuovamente l’acqua, tu preparalo per bene”. Mentre lei va in cucina, Luisa mi fa scendere dal lettino, abbassa i supporti per le gambe e mi spiega come devo mettermi, assumo la nuova posizione: in ginocchio a gambe larghe e petto sul lettino, lei subito inizia a lubrificarmi per bene il buchino, infilandovi anche un dito, mentre con l’altra mano accenna una leggera masturbazione, mandandomi al settimo cielo. Quando Giovanna rientra le chiede, come se io non esistessi, “visto che è parecchio che è in erezione, cosa ne pensi di farlo eiaculare al termine della peretta? E’ giovane e mi sembra in forma, quindi dovrebbe farcela a venire una seconda volta, dopo mentre lo sodomizzeremo”. Giovanna ci pensa un momento “si poverino!!! Credo che stia per scoppiare, penso che due orgasmi se li meriti, eventualmente per il secondo, lo aiuteremo noi in tutti i modi”, l’idea di venire due volte mi attira parecchio per cui intervengo anch’io nella discussione “ooohhh sì, mi piace il programma, mi piacerebbe godere due volte!” entrambe le donne annuiscono e Giovanna si affretta ad inserire sulle due pere delle sonde nuove e a riempirle “la prima te la faccio io, poi Luisa ti farà quella più grossa, se non ce la fai a prenderla tutta basta che lo dica, pronto?” non posso essere più pronto di così! Quasi non sento la sonda piccola entrare ma subito un piacevole calore si spande nell’intestino, terminata, Luisa è pronta con la seconda, questa volta sento la sonda entrare ma non è dolorosa, qualche secondo che mi abitui e lei preme mooooolto lentamente la pera ed un nuovo fiotto d’acqua mi invade, sto per fermarla quando la pressione diminuisce per poi aumentare nuovamente, il gioco va avanti diverse volte, ogni riempimento effettuato con maggior forza, finche l’ultimo avviene con una pressione veramente forte, mentre Giovanna mi massaggia dolcemente il ventre sussurrandomi paroline dolci “senti l’acqua che ti riempie? È bella calda vero? Dai che dopo ti facciamo venire per bene, sarà bellissimo, eiaculare con la pancia piena è molto eccitante”. Svuotata la pera, Luisa la sfila e appoggia al buchino una pallottola di scottex e la preme con una mano mentre con l’altra inizia a masturbarmi dolcemente, l’altra donna continua a massaggiami il ventre e a stimolarmi i capezzoli, in effetti, in questa posizione la massa d’acqua che mi gonfia il ventre non mi infastidisce più di tanto, comunque, eccitato come sono, sento che sono vicino all’orgasmo, Luisa aumenta il ritmo della masturbazione stringendomi forte il pisello ed in pochi istanti, con un grido liberatorio emetto un getto enorme di sperma che forma un lago sul lettino. Il tempo di riprendere parzialmente fiato e l’urgenza si fa sentire: aiutato dalle due donne scendo dal lettino e tenendo la pallottola di scottex ben premuta sull’ano, mi precipito in bagno. Terminato di liberarmi, torno nello studio e trovo le due donne che si baciano appassionatamente accarezzandosi a vicenda, con un colpo di tosse discreto, annuncio la mia presenza, loro si separano e si informano se va tutto bene, al mio assenso, mi indicano il lettino, già predisposto: parte finale alzata e senza i supporti per le gambe, Giovanna ordina “sdraiati sul fianco sinistro, con la gamba destra leggermente piegata verso il petto”, mentre assumo la posizione mi raccomando “per favore, usate solo due litri d’acqua, vi prego, non credo di poterne sopportare di più”, Luisa mi tranquillizza con voce dolce “stai tranquillo, non intendiamo superare i due litri, come ti ha spiegato Giovanna, ci vuole parecchio allenamento per prendere tre o più litri ed al momento non sei ancora pronto, in futuro vedrai che ci riuscirai anche tu”, tranquillizzato, mi preparo a ricevere l’enteroclisma. Luisa lubrifica accuratamente la sonda e la porge cerimoniosamente a Giovanna che declina “Grazie, ma lascio a te il compito, so che ti piace occupartene”, lei ringrazia con un sorriso lubrico “in effetti sì, mi eccita moltissimo maneggiare la sonda e vederla sparire in un culetto alla mia mercé è sempre un bello spettacolo”, Giovanna scoppia a ridere scotendo il capo “sei proprio una gran porcona, tutto quello che è connesso alla sottomissione ed al dominio ti attira!”, quindi mi solleva una natica e mi lubrifica ben bene il buchino, infilandovi anche il medio poi “prego, il bersaglio è preparato a dovere, adesso è tutto tuo” lei non si fa pregare e mi introduce i primi centimetri di sonda per aprire subito il rubinetto, un getto parecchio caldo mi invade l’intestino e quando ne è entrato circa un quarto di litro, lei chiude il rubinetto istruendomi “fai dei respiri profondi, movendo anche il ventre, mentre mando su tutta la sonda, poi riaprirò l’acqua e per l’ultimo mezzo litro alzerò al massimo il livello, così la sentirai entrare bene, Giovanna, nel frattempo ti massaggerà il ventre, pronto?” senza darmi tempo di rispondere, spinge con decisione la sonda e la sento farsi strada dentro di me: la sensazione è estremamente piacevole, grazie alle precedenti perette, la sonda non trova ostacoli e percepisco tutte le curve dell’intestino, inoltre il continuo sfregamento contro la prostata mi sta nuovamente eccitando al massimo, pochi istanti e Luisa esclama trionfante “ecco fatto! La sonda è entrata tutta - mi palpa il pisello nuovamente duro - e direi che la cosa ti è piaciuta molto!, adesso apro l’acqua, tu continua a fare dei respiri profondi”. La sento armeggiare con il rubinetto ed ecco che un piacevolissimo calore si spande nella parte alta dell’intestino, in pochi minuti ho preso quasi tutta l’acqua e Luisa alza il livello del contenitore: la pressione dentro di me aumenta di brutto e temo di fare un disastro, fortunatamente un gorgoglio segnala che il contenitore è vuoto, con un gesto secco e continuo, Luisa sfila la sonda, subito sostituita dal butt-plug e da diverse pompate: sono stupito, quasi non lo ho sentito entrare, e sentirlo gonfiarsi è ancor più eccitante, quindi mi fa girare sulla schiena. Con cautela mi giro e guardo la mia pancia oscenamente gonfia. Luisa mi osserva con uno sguardo misto di libidine e soddisfazione e mi accarezza il pisello “sei stato veramente bravo, non ti sei lamentato neanche una volta, anche se ho infilato la sonda parecchio decisa, hai anche preso il butt-plug con facilità, adesso lo gonfio ulteriormente, dimmi quando ti fa male” mentre Giovanna continua instancabile a massaggiarmi il ventre, prende la pompetta ed inizia a comprimerla, sentire qualcosa espandersi dentro di me è molto piacevole “mmmhhh sento il butt-plug crescere, mi piaceeee lo sento contro la prostata, mi sta eccitando da morireeeee” allungo la mano per carezzare la vagina di Giovanna e mi godo le nuove sensazioni finché il dolore si fa sentire e prego Luisa di fermarsi, crudelmente, da ancora un paio di pompate poi preme un pulsante e il butt-plug si mette a vibrare: sono al settimo cielo, la vibrazione si propaga alla prostata ed all’acqua che mi riempie ed arriva dritta al cervello, è una sensazione paradisiaca anche perché Luisa si china a succhiarmi dolcemente il pisello e temo di venire, Luisa se ne accorge e mi stringe dolorosamente i testicoli bloccando l’imminente orgasmo, grazie al butt-plug che mi aiuta ad evitare sgradevoli fuoriuscite di liquido, riesco a resistere molto a lungo, cullato dai massaggi, baci, e carezze delle due donne finché un crampo particolarmente forte mi riscuote e schizzo in bagno; dove senza aiuto di nessuno, sgonfio il butt-plug e si aprono le cataratte. Al mio rientro dopo una lunga seduta, le due donne mi stanno aspettando, entrambe completamente nude, con indosso degli strap-on doppi, ossia oltre alla parte dedicata a me, ce n’è un altro infilato nelle loro vagine, quello di Giovanna è di dimensione abbastanza contenuta, mentre quello di Luisa è decisamente imponente, entrambe mi fanno cenno di rimettermi sul lettino, nuovamente predisposto con i supporti per le gambe sollevati e la parte finale abbattuta, appena mi sono sdraiato, Giovanna mi spiega il programma “vedo che l’erezione è sparita, adesso tutte e due ti aiuteremo a farla tornare poi ti lubrificheremo a fondo il buchino, successivamente prima io ti dilaterò per bene e quando sarai bello aperto, Luisa ti sodomizzerà mentre io ti masturberò fino all’orgasmo” io cerco di obbiettare “mi sembra che il dildo di Luisa sia troppo grande, non so se riesco a prenderlo, ho paura che mi faccia solo male”, Luisa mi blocca “quante storie!!! L’elasticità dell’ano è tale per cui non avrai problemi, forse all’inizio sentirai un po’ di dolore, ma vedrai che passerà subito, inoltre sarò molto delicata, se proprio non ce la fai me lo dici” e subito si china a prendere in bocca il mio pisello molliccio mentre Giovanna è indaffarata a lubrificarmi il buchino, spingendovi delicatamente dentro prima l’indice poi aggiunge il medio e poi anche l’anulare: la dilatazione è parecchio abbondante, ma grazie alle attenzioni di Luisa al pisello, riesco a sopportarla abbastanza bene, in breve tempo ho di nuovo una bella erezione, Giovanna fa cenno a Luisa di spostarsi e prende il suo posto commentando “brava, guarda come è di nuovo bello duro, adesso voglio assaggiarlo anch’io, tu stimolalo da altre parti” il pisello sparisce nella sua bocca mentre Luisa si occupa dei miei capezzoli con baci, morsi e succhiate. Finalmente Giovanna si raddrizza e appoggia la punta del dildo al buchino e lentamente spinge, lo sento entrare, ma non è assolutamente doloroso, anzi è estremamente piacevole, lei inizia a muoversi con un ritmo molto lento, ritraendosi quasi del tutto per poi rientrare fino ad appoggiare il pube contro di me, movendosi anche in senso circolare, accarezzandomi leggera il pisello, nel frattempo ha anche acceso la vibrazione e fantastiche onde di piacere percorrono il mio corpo, sono nuovamente al settimo cielo, contraggo i muscoli pelvici per assaporare appieno il dildo, unendo il mio mugolio al suo, finché Luisa non ci ferma “dai! facciamo cambio, anche perché credo che Franco non resista più molto e ho voglia di prenderlo anch’io”, a malincuore, Giovanna si sfila, prontamente sostituita da Luisa che ha già acceso la vibrazione del suo strap-on, si piazza tra le mie gambe e, osservando attenta spinge la punta del grosso dildo contro al mio ano ancora parzialmente dilato, questa volta comincia a farsi sentire un leggero dolorino, ma sono determinato a farmi impalare dal suo grosso arnese, lei aumenta la pressione e poco a poco sprofonda in me, con un’ultima spinta, mooooolto dolorosa è contro di me, il dildo è entrato tutto, si ferma qualche momento perché mi abitui all’intruso e comincia a muoversi “mmmhhh fantastico, è entro tutto e le vibrazioni mi stanno facendo impazzireeeee, mi piace scopare un uomo, e tu sei bello ricettivo, non dovrei averti fatto troppo male vero?” in effetti, tra le vibrazioni, lo sfregamento contro la prostata ed i suoi movimenti, il piacere si è sostituito al dolore tanto che mi muovo incontro alle sue spinte per assaporarlo meglio, intanto Giovanna si è spostata di fianco a me e mi masturba dolcemente mentre io, afferrato il dildo che le pende tra le gambe, muovo quello che ha dentro, dopo pochi minuti, la stanza risuona degli ansiti e gemiti di tutti e tre, le due donne mi esortano a trattenermi perché sono quasi giunte all’orgasmo, prima una poi l’altra lanciano un grido di liberazione ed anch’io mi lascio andare ed un enorme getto di sperma mi inonda il ventre. Appena riprendiamo fiato, Luisa sfila il dildo con cui mi ha sodomizzato “meraviglioso!!! Non sono mai venuta così in fretta, l’idea che ti stavo sodomizzando mi piaceva da morire, non credo di averti fatto troppo male” io rispondo, con il fiato grosso “per la verità all’inizio un po’ mi ha fatto male, ma è passato in fretta, dopo è stato veramente piacevole, grazie” anche Giovanna commenta “anch’io mi sono divertita molto, vedere Luisa che ti penetrava e masturbarti mentre tu movevi il dildo dentro di me è stata una cosa fantastica, sono venuta a fiume!”. Mentre le due donne spengono i vibratori e si tolgono le imbracature, mi pulisco dalla sperma e dagli eccessi di lubrificante e tutti e tre ci rivestiamo e torniamo in salotto dove ci sediamo, io ovviamente, con una leggera cautela, e ci scambiamo le ultime impressioni poi, visto che si è fatto tardi, torno verso casa. Durante il viaggio, ho l’impressione di camminare con le gambe larghe ma ho un sorriso beato sul volto, pensando alla mia fortuna di aver incontrato una donna come Giovanna e la sua amica Luisa.
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