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Gay & Bisex

Me lo dicono tutti...


di boysecrets
10.07.2013    |    9.759    |    3 9.5
"Nessuno ha sentito" faccio dentro di me dandomi dello stupido per tutto ciò..."
La scelta di quella spiaggia, nonostante fosse stata ponderata, si rivelò infelice. Me ne accorsi non appena misi piede sulla sabbia già rovente nonostante fossero le prime ore del mattino e combattuto se proseguire verso il bagnasciuga per trovarmi un posto o tornare indietro rimasi impalato per diversi minuti davanti ad una marea umana che evidentemente aveva già ampiamente superato il dilemma che mi teneva bloccato come un vegetale sotto il sole di quel caldo mattino di fine Luglio.

Riflettendo sul fatto che magari tornare indietro, rimettersi in macchina, cercare un'altro posto o tornare a casa si sarebbe potuto rivelare micidiale vista la calura, decisi di avventurami in mezzo a quel trionfo di corpi odorosi di creme e oli solari. Fortunatamente il mio vagare non durò molto, visto che alla mia sinistra proprio a qualche metro dal mare una coppia dai tratti nordici e dalla pelle bianchissima e con figlio al seguito, realizzò che forse non era per loro la giornata ideale per starsene sulla spiaggia così, approfittando di quell'espediente, stesi il mio telo e occupai uno dei tre ipotetici posti lasciati liberi dagli scandinavi, almeno questo pensai che fossero. Dopo qualche minuto misi piede in acqua per il tanto agognato bagno, mi tuffai non appena vidi che l'acqua raggiunse l'altezza ideale per poter dare qualche bracciata e dopo qualche istante mi voltai verso la spiaggia. Non mi stupì per niente il fatto che accanto alla mia tovaglia un ragazzo e una ragazza avevano già occupato lo spazio rimasto libero e il bacio a stampo che si scambiarono prima di stendersi sulle rispettive tovaglie mi fece capire che non erano amici, ma molto di più. Visti a distanza, lei era una bella ragazza, dalle forme perfette nonostante non fosse proprio alta, capelli lunghi e neri e costume a due pezzi dello stesso colore. Ma il mio sguardo, nonostante i trenta metri circa di distanza che ci separavano si posò molto più a lungo su di lui. Di pochissimo più alto di lei, doveva essere uno sportivo viste le gambe abbastanza possenti e il petto ben fatto, tipico di chi pratica nuoto. Curioso di osservarli da vicino cominciai lentamente a tornare a riva e dopo qualche istante mi distesi al mio posto, proprio a qualche centimetro da lui che, ironia della sorte, si era sistemato proprio nel posto accanto al mio. Erano poco più che ventenni, li ascoltavo parlare di una serata passata in allegria con gli amici non senza dispensare critiche al deficiente di turno. D'un tratto sembrò che l'interesse alla discussione per lui andò scemando tanto che si voltò una prima volta verso di me e fu così che mi diede modo di osservarlo attentamente in viso. Occhi neri, sopracciglia che sembravano disegnate a pennello, labbra perfette che accennarono un sorriso provocarono in me dei brividi di freddo nonostante i circa trentacinque gradi. Restò così per qualche istante che a me sembrò interminabile quando la sua lei lo invita a buttarsi in acqua. Lui ovviamente non si fa pregare e si alzò seguito da lei. Era davvero bello e mi sentii svenire quando i miei occhi si posarono sul suo slip bianco che stentava a tenere a bada il suo contenuto. Fui tentato di raggiungerli in acqua e stavo quasi per alzarmi quando una voce dentro di me mi dice: "ma cosa fai?"..."Non vedi che è con la sua ragazza??"
"Lo soooo" risponde l'altra parte di me
"E allora ??"
"E allora cosa??""
"E allora rimani dove sei..."
"Ma io voglio andarci...starle vicino" fa il mio lato pervaso dagli ormoni in subbuglio...
"Sei una troia" mi dice l'altra voce...
"Lo so...me lo dicono tutti" rispondo, cominciando ad avvertire la sensazione di essere osservato come se qualcuno stesse ascoltando il mio dialogo interno.

Mi guardo in giro e subito mi tranquillizzo..."Ok..nessuno ha sentito" faccio dentro di me dandomi dello stupido per tutto ciò.
Riportai il mio sguardo verso l'acqua e li cercai, o meglio, cercai lui. Li vidi qualche secondo dopo, abbracciati, e subito una leggerissima ma significativa punta di gelosia assurdamente mi trafisse. Stringendosi ancora si girarono, ora lei dava le spalle alla spiaggia e lui col mento poggiato sulla sua spalla guardò verso l'arenile. Ebbi la sensazione che stava cercando qualcosa, o qualcuno, per qualche istante guardò a destra e a manca e quasi mi prese un colpo quando fermò il suo sguardo su di me. Sentii che il mio cazzo, sottoposto a quell'ennesima sollecitazione pur se solamente psicologica, cominciò a reagire. Lasciarono l'acqua e si accinsero a tornare a sdraiarsi sotto il sole.
Quello che videro i miei occhi mi provocò alcuni secondi di apnea involontaria. Dal suo slip bianco, ora reso quasi trasparente dall'acqua, intravidi perfettamente il suo bel cazzone e fu li che la mia erezione esplose prepotente costringendomi a girarmi prono, complimentandomi con me stesso per quell'ultima mossa, anche se doverosa, poichè gli permisi di osservare il mio bel culetto. Degli spasmi attraversarono il mio durissimo cazzo mentre immaginavo che i suoi occhi fossero posati sul mio rotondo e sporgente fondoschiena. Furono quasi due ore di sofferenza. I nostri sguardi si incrociarono diverse volte e quando decisero di andarsene i suoi occhi mi parlarono. Proprio mentre si alzava, un repentino movimento verso sotto delle sue palpebre mi lanciarono un messaggio e l'esatta traduzione non poteva che essere: "Seguimi".

Li feci passare avanti giusto un pò per evitare che lei sospettasse qualcosa, mi girai dopo aver tirato fuori dalla borsa i miei bermuda e in un nanosecondo li infilai per nascondere l'erezione che cominciava a provocarmi dolore. Qualche istante dopo fui dietro di loro , a debita distanza li seguii fino al parcheggio sulla strada e dopo aver individuato la loro macchina salii sulla mia e aspettai che passassero avanti.

Le nostre auto viaggiarono speditamente per fortuna. Io carognamente pensai: "Non vede l'ora di mollare a casa quella troia" ma subito l'altra voce dentro di mè tuonò: "Lei troia??? Perchè tu cosa sei?
"Hai ragione, lo sono...ma chi se ne frega"...

Raggiungemmo il posto dove abitava lei e conoscendo la zona decisi di aspettarlo all'inizio della strada: sarebbe dovuto riuscire per forzaa li. Passarono alcuni minuti e vidi la sua auto avvicinarci col mio cuore che cominciò a battere in modo esasperato. Si fermò con l'auto accanto alla mia mi sorrise e disse: "Avevo paura che non avessi capito, poi quando ti ho visto venirmi dietro sono stato contento".
Quelle parole fecero salire la mia eccitazione alle stelle. Accennai un sorriso, ero tesissimo, e con un filo di voce dissi: "Dove andiamo?"
"Hai posto?" replicò lui. "Si, seguimi" feci a mia volta.
Andammo a casa mia. Varcato il portone chiamai l'ascensore. Quando si aprirono le porte ebbi appena il tempo di entrare e premere il tasto raffigurante il numero 9 che la sua mano con un colpo deciso affonda proprio in mezzo al mio culo facendomi trasalire. Man mano che saliamo su, le sue dita affondano sempre con più forza, quasi a cercare di penetrare il mio buco nonostante i bermuda e il costume.
Mentre insiste con forza con l'altra mano mi spinge la schiena appiccicandomi nella parete dell'ascensore, si avvicinò ancora di più e mi sussurò all'orecchio:"Lo sai che hai un bel culo??"
"Siii...me lo dicono tutti" risposi ansimando. Quella situazione dentro l'ascensore stava per farmi uscire di senno...
Entrammo a casa mia e la prima cosa che mi venne spontaneo fare fu di afferrarlo per il suo cazzo che sentivo davvero enorme sotto la mano e lo trascinai cosi di la...lo invitai a stendersi sul letto mentre io, rimasto in piedi cominciai a spogliarmi. Prima la t-shirt poi i bermuda e restai col costume...mi girai col culo verso lui, inarcai la schiena e sfilai lo slip guardandolo fisso negli occhi...
Mi misi ai suoi piedi e cominciai a massaggiarglieli poi mi avvicinai con la bocca e senza togliere lo sguardo dal suo cominciai a leccarli per bene, sopratutto in mezzo alle dita...lui porto la sua mano sul cazzo e cominciò a carezzarlo sempre con più vigore.
Stava per sfilarsi i pantaloncini quando lo bloccai e gli dissi: "Rilassati, faccio io"...cosi molto lentamente lo spogliai tutto...ora era tutto nudo davanti a me, bellissimo, li tutto per me...mi avvicinai lentamente al suo enorme cazzo e diedi una leccata che parti dalle palle e fini, parecchi centimetri dopo, sulla sua poderosa cappella....tremò di piacere, lo senti sotto le mia mani poggiate sul suo scultoreo addome e all'improvviso cominciai a succhiare avidamente, su e giù con la testa vigorosamente, cosi forte che dopo un pò dovette fermarmi...stava per venire...lo feci calmare un pò e poi con la lingua salii verso il suo petto, sui capezzoli diventati rigidissimi.
Poi fu come un fulmine, all'improvviso si solevò quanto basta per arrivare a prendere dalle cosce con le sua braccia e mi trascino invitandomi a sedermi su di lui...lo feci senza esitare, ora avevo il suo cazzo il mezzo alle chiappe e cominciai in un movimento di andirivieni...quindi i suoi occhi voltarsi all'indietro, mi divertivo a farlo godere...
poi le sue braccia possenti mi alzarono, io capii e indirizzai la sua asta verso il mio buco non prima però di averlo leggermente lubrificato...mi lasciai andare, lentamente, e toccai il cielo con un dito quando senti la sua enorme cappella farsi strada dentro di me...ci misi qualche minuto ad adagiarmi completamente impalato sopra di lui. Faceva male, ma la goduria era più forte e sinuosamente cominciai a muovermi su di lui. Accelerai il movimento sempre di piu, ora avanti e indietro ora su e giù, lui sembrò stesse per perdre il controllo, mi mollò due schiaffoni sui fianchi e con voce decisa mi disse di alzarmi...lo feci sfilandomi lentissimamente il suo cazzo dalle viscere e non appena fui completamente fuori mi prese, mi voltò e senza parlare, ansimando, mi fece mettere a pecora. Lui si alzo, piego le gambe senza poggiarle sul letto e con un colpo secco mi perforò facendomi ululare sia di dolore che di piacere...usci di nuovo, lentamente, e ripete nuovamente l'operazione....fece cosi una decina di volte...poi senza fare uscire il cazzo mi tiro verso il bordo del letto, lui scese in piedi ed io rimasi sul letto sempre messo a pecorina...lentamente cominciò ad andare avanti e indietro poi comincio a darmi degli schiaffoni e aumentò la velocità. Mi sbattè con forza cosi per dieci minuti buoni senza fermarsi...io davanti a lui godevo come una cagna...emettendo rantoli di piacere...il mio piacere esplose dopo poco, diversi fiotti inondarono le lenzuola...stavo per cadere sfinito quando mi sentii afferrare per i capelli e tirare indietro...capii che stava per esplodere anche lui, mi obbligò, con mio piacere, a mettermi in ginocchio davanti a lui e dopo qualche secondo la mia faccia fu riempita dalla sua sborra, densa e caldissima...il tutto accompagnato dai suoi rantoli di piacere che emetteva che ogni fiotto che usciva fuori...non pago di tutto ciò mi invito ad aprire la bocca e tirare fuori la lingua...con la cappella ancora dura raccolse tutta la sborra dalla mia faccia indirizzandomela verso la bocca...ne ricordo ancora l'ottimo sapore...

Alla fine, io ancora in ginocchio e lui meraviglioso davanti a me, mi avvicino e poggio la testa sul suo addome ...lui mi accarezza dolcemente la testa, poi mi afferra per i capelli facendomi voltare su verso la sua faccia...sorride...Dio com'è bello...poi mi fa "Sei una la regina delle troie lo sai??"
"Si"...rispondo io..."Me lo dicono tutti".
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