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incesto

Infermiere


di Lutero57
03.09.2019    |    2.593    |    0 9.4
"Come è la mia fichetta? -dai, bella veramente bella, giuro -Grazie te la sei vista da vicino per una settimana, - e allora che vorresti dire -Vorrei dire che mi hai scopata ed io non..."
Mia madre lavorava come infermiera nell'Ospedale della nostra città, ora passata caposala, quando avevo 16 anni mi insegnò a fare le iniezioni, cosa che feci con passione visto anche che ben presto, io e mia madre diventammo a tutti gli effetti le persone che facevano le iniezioni non solo a tutta la nostra famiglia , ma anche al parentado. Soprattutto quest'ultimo era il mio preferito perché mi procurava un sacco di mance che per quell'età erano molto ma molto utili.

Ora che ho 24 anni, studente universitario, questa cosa comincia a starmi sulle palle, in quanto i culi delle zie e nonne sono sempre più vecchi e i soldi sempre gli stessi, che spesso rifiuto, quindi mi concedo sempre meno con il disappunto della mamma.

Quando mia sorellina prese la mononucleosi, l' ultima settimana doveva fare due punture al giorno dopo i pasti e mia madre mi ordinò senza alternativa di fare quella del dopo pranzo, anche perché sia lei che mio padre non erano in casa, mentre a lei spettava quella della sera.

Proprio quella sera, dalla camera della mia sorellina sento grida e urla isteriche sia di lei che di mia madre.

-la prossima volta glielo conficco in gola l'ago a quella bestia, non ridere domani tocca a te, poi rido io.

Non andai nemmeno in camera di Kicca, non volevo sentire ulteriori lamentele già avevo i miei problemi sia di studio che sentimentali, era piu di sei mesi che mi ero lasciato con Giada e non battevo più un chiodo.

-Ho senti non fare come quell'assassina della mamma se no vi mando tutti a quel paese

Così Kicca mi diede il benvenuto il giorno dopo.

-dai che facciamo presto e vedrai che non sentirai niente

-Lo spero per te

Si volto e le sue mani si aggrapparono ai calzoncino del pigiama tenendo stretto il bordo e scoprendo la chiappetta.

-No cosi' no, per forza mamma ti ha fatto male, sei tesa come una corda di violino

- Ale ieri sera ho sentito un male boia,

-Ti fidi di me? Fidati , ora mettiti due cuscini sotto cosi, poi metti le braccia stese, no non unire le mani stese parallele, brava e rilassati.

Le tirai giu il bordo dei calzoncini in modo da scoprire la chiappetta e comincia a massaggiarla col cotone intriso di alcool

-Mica te l'avrà attaccata quello sfigato che ogni tanto viene in casa a fare i compiti con te?

-Chi Arturo? Quello se si avvicina un po piu' del dovuto gli ammollo un cazzottone...

- ne sono sicuro, no lui è uno sfigato ma io ti ho vista con un altro, capello con cresta alla moda dovrebbe essere uno o due anni più vecchio di te, un fighetto di sicuro

-ma che dici? Non fare lo scemo

-Guarda che non dico niente alla mamma e nemmeno al vecchio lui si che è geloso

-Ale ma vuoi fare i cazzi tuoi....

-Ok ma il resto me lo racconti domani, perché la puntura te l'ho già fatta

-Già fatta ma tu sei un grande

- Come la pubblicità, già fatta .

Ero stato bravo ma per premio mi tocco fare anche quella della sera perché mia sorellina non voleva saperne della mano di mia madre, sbuffai come un rinoceronte dopo che me l'ordinarono di nuovo.

Verso metà settimana, avevo una cena con i miei amici di Università e soprattutto amiche, tra cui un paio notevoli.

-Kicca veloce che devo uscire sono già in ritardo fatti trovare pronta

presi l'occorrente come al solito preparai velocemente il tutto

-Dai muoviti ancora non sei pronta

-adesso, adesso un po di calma

Kicca si scopri da sola il culetto, non so se per la foga ma si calò i calzoncini del pigiama da sola scoprendo un pezzo di passerotto.

Le due labbra erano visibili, io prima mi voltai per imbarazzo poi le fissai, ma non mi veniva di coprirle.

-aih , va be che vai di fretta ma stasera mi hai fatto male, cristo meno della mamma ma come stasera non ci fare più.

Per tutta la sera, nonostante mangiammo e bevemmo a profusione, e le due ragazze fossero come me le immaginavo, belle ma che dico “Bone”, un po stupide ma il tutto non guastava, ma per tutta la sera appunto, mi tornava in mente quel mezzo passerrotto di mia sorella. Fino a quella sera non pensavo nemmeno che ce l'avesse.

Kicca aveva 16 anni ed io 8 di più, per me era sempre stata la mia sorellina, un essere asessuato, eppure durante tutta la sera non riuscivo a togliermi dalla mente quella piccola fessura, come se Kicca non fosse più lei un altra persona.

L'indomani quando tornai per fare l'iniezione aspettai che fosse lei a tirarsi giù i calzoncini, ma questa volta scopri solo la chiappetta e fra le domande di lei che voleva sapere tutto della sera passata e l'iniezione tutto passo naturale ed io ci pensai molto meno, in fondo mia sorella per piccola che sia stata era ora che la considerassi una ragazza se non una piccola donna.

Tutto tornava normale? si fino alla sera, quando entrai in camera sua lei era già pronta ma stavolta i calzoncini le scoprivano ancora un po il passerotto, chiamarla fica ancora non mi veniva, inutile dire che la fissai di continuo e mi vergognavo che la cosa mi stesse piacendo, ma nella testa mi veniva un dubbio” lo stava facendo apposta?

Cosi' il giorno dopo non vedevo l'ora di entrare nella sua cameretta per vedere come si sarebbe comportata, e per tutte e due le volte si scopri il passerotto, anzi no la fica, ed io ero li a pochi centimetri ne percepivo anche l'odore o volevo percepirlo, oramai non era più la mia sorellina ma una ragazza che era li a fica semi-scoperta. Volevo assolutamente sapere se lo faceva apposta, volevo che quell'impasse finisse, ma non sapevo come il passo era troppo lungo, immaginare e facile ma agire è un altra cosa e cominciavo ad immaginare parecchio, purtroppo.

Alla terzultima puntura ero quasi disperato, finché li per li mi venne un idea.

-Oh cazzo Kicca ti ho mollato tutta. Scusami

lasciai cadere dell'alcool apposta sui calzoncini

-Niente Ale solo che non sopporto l'odore dell'alcool mi sa tanto di Ospedale e gli Ospedali mi fanno senso, io come la mamma non ci diventerò mai.

Cosiì dicendo si tolse i pantaloncini e rimase nuda, si rimise in posa ed io mi trovai davanti tutta la sua fica, bella, fresca.

Scoprii cosi' che se la depilava pure, tutte la fessura era sempiaperta, dalla posizione che aveva assunto, continuavo a strisciare il cotone ma non riuscivo a togliere lo sguardo da quel paradiso.

Lei appena l'ago entro fece un sussulto ma non si lamento'

-Ti ho fatto male ?

-No ,no oramai sono abituata

-dai che ce ne sono rimaste solo due

-peccato mi ero abituato alle tue cazzate ai tuoi racconti, cazzate pure quelle......

Che dire ero sconcertato, una sensazione mista a perversione, proibito, voglia di trasgredire, mi invadeva la mente, mi segai spesso quel periodo, ma era come se avessi sempre voglia, voglia di fica, non sono scemo ne falso voglia della fica di mia sorella.

La sera della penultima puntura lei era come al solito, cioè con i calzoncini tirati giu', la fichetta scoperta ancora di più, che oramai conoscevo a memoria, volevo allungare le mani ma non ci riuscivo, l'unica cosa fu di strusciare il cotone un po più vicino all'interno della coscia ma niente di più.

-hai poi detto a mamma che mi hai visto con Luca?

-Luca chi?

-Ma non ti ricordi, quello con la cresta?

-aaahh, no no non glielo direi mai

-Guarda fai pure, tanto loro pensano che sia una bambina addirittura ancora vergine, che coglioni

Che mi avrà voluto dire con quella frase? Che aveva scopato, certo cretino, che lo aveva preso e che forse lo voleva da me?

Si queste cose le pensai ma quando ero per strada, sempre tardi ci arrivavo e domani dopo pranzo sarebbe stata l' ultima puntura.

-Kicca pronta?

-Si ma mi è successo una cosa, ho il pigiama sporco e non so dove la mamma mi ha messo il cambio, comunque per me non fa nulla.

Cosi' facendo si posizionò sopra i due cuscini nuda per metà.

Stavolta aveva le gambe semiaperte e la fica era ancora piu' visibile, mi sembrava che aveva inarcato di più il bacino, insomma la vedevo meglio decisamente meglio, mi avvicinai con il cotone e comincia a strofinare, ma la mano mi tremava, ero li a pochi centimetri ma stavolta con un eccitazione poco spontanea ma molto provocata,

-Aspetta devo fare una cosa

-fai pure tanto abbiamo tutto il tempo

Ero in piedi davanti a lei che non faceva che assestarsi il bacino sui cuscini, slacciai i pantaloni, li abbassai, insieme alle mutante lo tirai fuori inutile dire, era bello duro, mi avvicinai a lei mi posizionai tra le sue gambe che scostai senza che lei dicesse nulla, poi poggiai la mia cappella sulla sua fica, ebbe solo un piccolo sussulto, ma non disse nulla, allora struscia il mio cazzo per tutta la lunghezza della sua fessura che si apriva come burro ad ogni mia passata, non so se per un gioco erotico o perché ancora avevo qualche remora, ma affondai il cazzo in quel paradiso solo, quando senti la sua voce flebile ed ansimante dire semplicemente

-daii

entrai tutto dentro stavolta lei sobbalzo tirandosi piu' su col bacino, avevo paura di avergli fatto male ma un altro “daii” piu incisivo mi diete il via e cominciai a pomparla come si deve come sapevo fare, ero eccitatissimo, di solito sono uno che dura parecchio, ma quella volta no, e quando la sentii gemere con un “Dai” piu' lungo e liberatorio dopo alcuni colpi aggiuntivi, lo tolsi e gli sborrai tutto sulla schiena.

Era stato incredibilmente intenso.

-Aspetta che ti pulisco

Presi l'ovatta e la pulii poi andai in bagno e mi riassettai.

Quando tornai in camera sua era seduta sul letto ma ancora seminuda.

-Kicca sei una provocatrice

Queste erano le stupide ed uniche parole che mi vennero in mente

-Chi Io?

-Si proprio tu

-Senti Ale pensi che io sia stupida? Guarda che la tua tecnica di farmi parlare mentre mi fai l'iniezione l' ho capita subito non sono scema

-E che centra

- centra centra, quella sera che dovevi andare via di fretta, quella sera della cena, mi ero accorta che forse avevo tirato giù i pantaloncini un po troppo

-Forse?

- si giuro non volevo, ma quella sera li non hai fiatato, non parlavi proprio, ti ricordi?

- Si, si, ma poi dopo

-Si dopo ho giocato anche io lo ammetto, il giorno dopo hai riparlato come sempre poi ho voluto vedere se era quello che avevo fra le gambe che ti faceva ammutolire, ed infatti appena ho abbassato il pigiama un po più tu hai ricominciato ad ammutolirti, da li ho capito che era la mia fica che te lo faceva fare,

- si va bene ma tra il dire e il fare...

- a proposito l' alcool a versarmelo lo hai fatto apposta? Dimmelo

-un po e un po

-un po e un po un cazzo, non ti decidevi mai a fare una mossa, mi sono offerta spudoratamente a te stasera si il cambio ho dovuto inventarmelo, come se non sapessi dove quella meticolosa di mia madre mette la roba...

-Quindi vedi che eri tu che provocavi?

-Ale avevo voglia di farlo tutto qui, si l'ho fatto qualche volta ma sempre in macchina, sempre alla svelta, sempre veloce insomma niente di divertente

-beh anche stasera non è durato molto di solito duro molto di piu'

- ma per me è un record quello di stasera, che vuol dire di solito? Allora ammettilo sono eccitante anche io, come dite voi adulti, sono una bella scopata?

-Ma smettila

-No non la smetto, chissà che penserà la mamma?

-ma sei scema non glielo racconterai mica?

.Noooo, tranquillo, mica voglio suicidarmi, pero ammettilo

-Cosa?

.Come è la mia fichetta?

-dai, bella veramente bella, giuro

-Grazie te la sei vista da vicino per una settimana,

- e allora che vorresti dire

-Vorrei dire che mi hai scopata ed io non ho visto il tuo cazzo mai,solo sentito, Ale dai fammelo vedere per favore

-Ma sei scema

-No sono tua sorella e voglio vedere quello che tu hai visto da vicino, adesso certo ne ho ancora voglia

e cosi dicendo alza le gambe e le allarga facendomela vedere di nuovo

-Ale daiiiiii.....

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