incesto
La nipotina


06.07.2018 |
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"Il volto della zia cambiava espressione, se ne stava un poco ad occhi aperti, un poco ad occhi chiusi..."
Sai quest’anno abbiamo deciso di anticipare le nostre vacanze estive alla fine di giugno, lo zio Piero ha trovato una villetta sul lungomare con un magnifico giardino. Nella prima settimana, lo zio continuerà a lavorare, io sarò sola, ti va di venire a farmi un po’ di compagnia?Osservai negli occhi la zia Lisa, ero sempre stata attratta da lei, dal suo modo di fare, dalla sua sensualità, dal suo grande seno. Ci pensai un poco ed accettai.
Trascorremmo i primi giorni di vacanza in assoluto relax, lo zio usciva presto per andare a lavoro, io e la zia ce ne andavamo al mare. Vista la poca gente presente in quel periodo, ci allontanavamo molto dalla zona più affollata e spesso ci mettevamo a prendere il sole completamente nude.
La sera sentivo gli zii che… Mi alzavo in silenzio, cercando di non far rumore, uscivo sul balcone che rendeva comunicanti le nostre camere e spiavo le loro effusioni amorose. Sistematicamente la mia mano scivolava tra le mie gambe e mi toccavo. Avrei voluto infilarmi nel loro letto, farmi toccare, leccare, sbattere da entrambi. Avevo visto lo zio Piero toccare la fica della zia Lisa in un modo stranissimo che non avevo nemmeno mai immaginato. Il volto della zia cambiava espressione, se ne stava un poco ad occhi aperti, un poco ad occhi chiusi. Doveva provare un gran piacere, i muscoli delle sue gambe si tendevano, muoveva il bacino per adattarsi meglio alle dita dello zio. Cercavano di far piano sapendo che la casa era abitata anche da me. Qualche volta, a causa del piacere che provava perdeva completamente il controllo e si lasciava sfuggire delle grida da ossessa. Doveva esser qualcosa tra il piacere ed il supplizio. Ero quasi ipnotizzata nel vedere le sue mani che stringevano le lenzuola o il cazzo dello zio. Quando lo zio si accorgeva che lei stava per venire si fermava quasi come a darle tregua, dopo poco riprendeva. Una sera sentii la zia dire: - sei un bastardo, cazzo mi fai morire!!! Veder venire la zia Lisa era un’esperienza indescrivibile, stringeva forte le gambe dopo averle reclinate su un fianco. Rimaneva li immobile ad ansimare, completamente sconvolta per un tempo lunghissimo, quasi fosse in trance.Per paura di esser scoperta me ne tornavo in camera mia. Mi sdraiavo sul letto e tentavo di fare la stessa cosa che faceva lo zio senza mai raggiungere quel piacere sconvolgente che avevo visto sul volto della zia. Finivo così per toccarmi come avevo sempre fatto.
Durante il giorno in spiaggia avrei voluto domandare alla zia come fosse quel movimento. Tra l’imbarazzo e la vergogna evitavo sempre di chiedere. Sdraiate nude in spiaggia osservavo la forma della fica della zia stando bene attenta a celare i miei sguardi. Ogni giorno che passava il desiderio di infilarle la mia lingua dentro cresceva sempre di più. MI scoprivo sempre completamente bagnata.
La mia settimana stava quasi per finire, il venerdì mattina la zia mi disse che non stava molto bene e che non sarebbe venuta al mare. Io decisi di andare, adoravo troppo starmene al sole. Dopo un po’ che stavo sola in spiaggia, molestata da due strani tipi, decisi di rientrare.
Entrai in casa senza dir nulla, mi diressi verso il bagno, quando dallo specchio del corridoio vidi la zia che, a gambe aperte sul letto, stava giocando con un dildo nero. Vedevo la sua fica che gocciolava. Mi feci coraggio. Mi diressi verso il suo letto. Senza dir nulla le tolsi la mano dal suo giocattolo, presi a muoverlo e a leccarla.
Finalmente potevo morderle le labbra, sentire il suo clitoride eretto, teso. Ero sconvolta priva di qualsiasi inibizione, scoprivo per la prima volta in vita mia cosa volesse dire sentirsi tutto volto bagnato dal piacere di un’altra donna. Aveva un buonissimo sapore. L’idea dell’incesto, seppur non razionalizzato al momento, rendeva tutto sconvolgente. Non so dire per quanto tempo rimanemmo su quel letto e neppure quanti orgasmi ci procurammo.
Quel pomeriggio lo zio Piero rientro prima del previsto. Rimanemmo tutti sul balcone a prendere il sole. Verso sera io e la zia andammo in cucina a preparare la cena. Decidemmo di pranzare in terrazzo. Mi offrii per fare la cameriera. Mentre stavo servendo delle pietanze rovesciai di proposito, ma come se fosse una disgrazia, un po’ di cibo sui pantaloni dello zio Piero. -Oh.. scusami, accidenti come sono maldestra! Lo zio si alzò e disse: -non fa nulla tranquilla sono cose che succedono!! Fammi vedere, mi inginocchiai guardando da vicino il disastro che avevo procurato. Con le mani cercavo di pulire quello che gli era rimasto attaccato ai pantaloni. Osservai che qualcosa stava prendendo consistenza. Sentivo forti contrazioni dentro la pancia. La zia se ne accorse. Si avvicino a noi e disse: -aspetta che ti aiuto!! Aveva un tono decisamente invitante. Abbassò la cerniera dello zio e, devo dire con molta abilità, tirò fuori il suo magnifico cazzo. Poggiò delicatamente una mano sulla mia testa e con voce maliziosa disse:
- Sai Piero… abbiamo una nipotina tanto monella!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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