incesto
La piccola Angela

22.08.2019 |
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"Angela non aveva mai osato tanto e questo le provoco un’orgasmo pazzesco, ormai era disposta a tutto per riavere quel piacere..."
Angela era nata in un piccolo paesino isolato geograficamente da valli e montagne dopo i primi anni di scuola si era dedicata all’attività di famiglia che consisteva nell’allevare pecore. Durante l’estate il gregge veniva spostato e visto che il fratello era occupato nella raccolta delle mele Angela fu incaricata di portare il gregge verso monte insieme allo zio Livio fratello della mamma .Lo zio Livio era una persona alta e massiccia, di poche parole non era mai stato sposato e da sempre aiutava nella gestione del gregge. Era già da tempo che Zio Livio insegnava ad Angela come gestire gli animali in modo particolare come mungerli. Per mungere la pecora si sedeva su una panca facendo sedere Angela tra le sue gambe e insieme mungevano l’animale, Angela sentiva spesso alle sue spalle qualcosa di duro che pian piano cresceva facendo cambiare il respiro dello zio , la cosa le dava piacere anche perchè erano ormai mesi che al calar della sera Angela passava del tempo nel suo lettino a esplorare il suo corpo, tutto era iniziato quando massaggiandosi le piccole ma sode tette un brivido aveva percorso l’intero corpo fino a farle sentire la patatina umida. Iniziò pian piano ad accarezzarla passando con delicatezza i polpastrelli tra le labbra già carnose , soffermandosi in quel punto dove aumentando la pressione la portava in paradiso rimanendo poi in uno stato di appagamento unico.
Di buon mattino partirono per raggiungere la baita in alta montagna, arrivarono in tarda serata, aprirono la baita cenarono un pasto frugale scambiando qualche parola.
A fine cena Livio dopo aver bevuto qualche bicchiere di rosso disse alla ragazza di sistemare la cucina mentre lui usciva a fumare. Angela iniziò dopo aver finito si affacciò sull’uscio e non vedendo lo zio si avviò verso la stalla, appena raggiunto l’ingresso si fermo, Livio era appoggiato alla stagionata con gli occhi chiusi e in mano aveva il suo cazzo enorme e gonfio, mentre faceva scorrere la sua mano sulla grossa asta farfugliava un nome che inizialmente la ragazza non percepi, Angela si nascose accovacciandosi senza distogliere lo sguardo dal cazzone di Livio si accorse subito che la sua fighetta era un lago istintivamente inizio a massaggiare la rada peluria già bagnata, allargò le labbra gonfie e due dita entrarono nel buchino inviolato dandole un piacere enorme, nello stesso momento Livio urlando il suo nome inizio a eruttare un fiume di liquido. Appagata ritorno velocemente in casa e si addormentò.
Al mattino di buon ora ritornò alla stalla dove trovò Livio già al lavoro, ingenuamente chiese allo zio di darle una mano nella mungitura e accomodandosi davanti a lui come spesso accadeva si alzo la gonna appoggiando il suo culetto tra le gambe dell’uomo.
Quasi subito senti il contatto di qualcosa di grosso e duro e portando la manina dietro il suo culetto prese attraverso il pantalone l’asta, al contatto divenne ancora più grossa tanto da non poterla agguantare. Girando il suo dolce visiono verso l’uomo chiese cosa avesse in tasca di cosi duro, Livio gli disse che in serata gli avrebbe fatto vedere il suo segreto.
La giornata volse al temine si ritrovarono nella penombra del camino e Livio aveva già bevuto il suo vino, chiese ad Angela di raggiungerlo sulle sue ginocchia, lei lo fece ubbidiente Zio Livio iniziando ad accarezzare il suo interno coscia le disse che le avrebbe fatto vedere il suo segreto ma volle che Angela giurasse di tenere questo segreto con tutti, lei acconsenti.
La mano di Livio si sposto tra le gambe della ragazza dove spostando la mutandine trovo la fighetta già bagnata, la rude mano inizio a massaggiarla un dito si fece spazio tra la rada peluria entrando pian piano nella giovane fighetta. Angela non aveva mai osato tanto e questo le provoco un’orgasmo pazzesco, ormai era disposta a tutto per riavere quel piacere.
Livio fece scendere la ragazza, si alzo si abbasso lentamente la cerniera tirando fuori l’enorme cazzo, prese le manine della ragazza avvolgendole al fallo ormai teso e duro le fece scorrere fino in fondo mettendo in evidenza una cappella gonfia e con già umida.
Prese per mano Angela che lo segui docilmente verso il giaciglio la spoglio e lui fece altrettanto, la fece distendere e mentre iniziava a penetrarla con il suo ditone inizio a leccarle le aureole scure . Angela ebbe subito un altro orgasmo , lui la guardo dritta negli occhi e sentendo la figa bagnata le chiese se aveva voglia di scopare, la ragazza ormai in preda all’eccitazione e non sapendo esattamente cosa significasse acconsenti.
Livio inizio a leccarle la figa facendole ingrossare il clitoride e dandole ancora un orgasmo, poi riemerse tra le sue gambe e dicendole che ormai sarebbe stata la sua puttanella avvicino la punta del cazzone alle labbra della figa di Angela, inizio a muoverlo poi punto il buchino e introdusse la cappella . Angela senti un dolore acuto rimase ferma pian piano passo e solo allora Livio la penetrò fino in fondo.
Angela sentiva la mazza dentro di lei, gli orgasmi si susseguivano fin quando Livio chiamandola piccola troia le riempi la figa, rimase un poco su di lei, tirò fuori il suo cazzo ancora ciondolante di sborra e guardandola negli occhi le disse che questo era l’inizio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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